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Lettera di Genevičve de Gaulle, deportata a Ravensbrück

    Questa lettera č della signorina Genevičve de Gaulle, nipote del generale francese Carlo de Gaulle e figlia del Console General signor De Gaulle, residente a Ginevra (Svizzera).

    Essa fu internata nel campo di concentramento per donne di Ravensbrück e, dopo la sua liberazione, intraprese un giro di conferenze attraverso la svizzera.

    Parlando alla Convention Hall, Casa delle Arti a Zurigo, esse ebbe a dire fra altro: "Le studiose della Bibbia tedesche furono le prime ad essere rinchiuse colą; in numero sempre crescente queste donne imprigionate hanno prosciugato degli acquitrini, spianato delle dune ed hanno costruito delle baracche e dei muri, " ecc. 

    L'ufficio della filiale della Watch Tower di Berna le chiese un intervista, oppure una dichiarazione scritta sull'impressione avuta durante i suoi contatti con le testimoni di Geova. Ecco la traduzione dal francese della sua lettera:


8 Agosto 1945,

Signori

    Sono felice di potervi dare la mia testimonianza sulle studiose della Bibbia (Bibelforscherrinnen) che ho incontrato nel campo di Ravensbrück.

    Ho infatti per loro una vera ammirazione. Esse appartengono a diverse nazionalitą: tedesche, polacche, russe o ceche ed hanno subito per le loro credenze della grandi sofferenze.

    I primi arresti avevano avuto luogo 10 anni prima e la maggior parte di quelle che erano state condotte al campo allora erano morte a causa del maltrattamenti che avevano dovuto subire, o erano state giustiziate.

    Ho tuttavia conosciuto alcune superstiti di quell'epoca ed altre prigioniere arrivate pił di recente; tutte davano prova di un grande coraggio e la loro attitudine suscitava talora persino il rispetto delle stesse S.S. Avrebbero potute essere liberte subito se avessero rinunziato alla loro fede. Al contrario, non cessavano di resistere, riuscendo perfino ad introdurre dei libri e dei trattati che hanno valso per alcune di esse l'impiccagione.

    Nel mio blocco ho conosciuto assai bene tre studiose della Bibbia di nazionalitą ceca. E' loro accaduto parecchie volte,  con altre loro correligionarie, di rifiutare, per protesta, di andare agli appelli. Ho assistito io stessa a delle scene molto penose, nelle quali le ho viste percosse e morse dai cani, sena che per questo esse rinunciassero alle loro decisioni.

    Inoltre, per rimanere fedeli alle loro credenze, la maggior parte ha sempre rifiutato di partecipare alle industrie di guerra, ciņ che č loro valso maltrattamenti ed anche la morte.

    Sono spiacente di non potervi dare tutti questi particolari a viva voce, come me lo avete chiesto, essendo ora veramente costretta a soggiornare per un po' di tempo in montagna a causa della mia salute; spero che questi particolari vi bastino e rispondano a quello che volete sapere.

    Credete, Signori, ai miei migliori sentimenti.    

                                        (firmato) G. de Gaulle

 Fonte : 'I Testimoni nel Crogiuolo.'  (Pubblicato da  Watch Tower Bible & Tract Society, Milano. 1946)

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