- Le " vittime dimenticate " del regime nazista -
 

PACE EMANUELE

COMPENDIO STORIOGRAFICO SUI
TESTIMONI DI GEOVA IN ITALIA
DAL 1891 AL 1945

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IL 'COMPENDIO STORIOGRAFICO SUI TESTIMONI DI GEOVA IN ITALIA DAL 1891 AL 1945' 
è  estrapolato dallo studio inedito
 
"
Testimoni di Geova : nascita di una NAZIONE" di Pace Emanuele


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CAPITOLO VI : "DALLA REPRESSIONE ALLA PERSECUZIONE (1929)"

Studiosi, dall'area del protestantesimo, riconducibili alle varie chiese evangeliche, come Rochat G., Miegge G., Ayassot E., Maselli D., Viallet J. P., Spini G. , De Meo G., hanno insistito e più volte citato nei loro lavori pubblicati, a quelle “ molteplici, pesanti e sfavorevoli ripercussioni ” avute, in ordine, ed in virtù, al trattamento usato dallo Stato, nei riguardi del fedele acattolico, verso la sua Chiesa e nei confronti di tutte quelle minoranze religiose esistenti in Italia le quali non avevano “voce” , per “l'accordo fra il Vaticano e il Governo Fascista” dell' 11 febbraio 1929, conclusosi dopo lunghe e segrete trattative che ricuciva formalmente la lacerazione del 1870 tra Stato e Chiesa.

In tal senso si espressero anche diversi articoli pubblicati nella stampa della Watch Tower Society del periodo e successivamente dopo. Uno dei più notevoli, poiché incriminato, e messo all'indice, dalle stesse Autorità del Regime Fascista, fu il commento dato dall'Annuario dei Testimoni di Geova 1936 (Yearbook of Jehovah's Witnesses , 1936, pag. 155-156, ed. inglese) dove occupandosi dell'Italia affermava che: “…il Vaticano e il Duce sono completamente d'accordo e ciascuno di essi comprende chiaramente le azioni dell'altro. L'influenza dell'Italia si sente in molti luoghi. L'opposizione combinata del Duce e del Vaticano, rende impossibile la regolare pubblicazione della letteratura della Società entro i confini del Regno.”

Importante rimane anche, i molteplici notevoli discorsi radio del Rutherford, negli Usa, ed in alcune nazioni collegate, discorsi raccolti poi su carta stampata e pubblicati in due parti su di un unico opuscolo del periodo, dove non mancavano “brillanti” critiche e imputazioni alle “oscure analogie” clerical-politico italiano, come avverrà in “Recuparameto del Mondo (ed. italiana, W.T.S., 1934, pag. 8) dove sarà detto: “Ma finalmente sorse un capo politico colla visione e il coraggio di accettare gli insegnamenti dei papi e di applicare i rimedi da essi suggeriti…” , commentando un articolo di “Catholic Opinion, dell'Ottobre 1933”; inoltre in un altro discorso radio, poi pubblicato in “Scampo nel Regno” (ed. italiana, W.T.S., 1933, pag.41) egli ammetterà l'evidenza del problema oggettivo sorto in Italia da tempo per i Testimoni di Geova, quando attesterà che : “…i testimoni di Geova portarono recentemente, in Italia il messaggio del Regno di Dio sotto forma stampata, il pontefice ed i suoi alleati politici troncarono la distribuzione di questo messaggio e sequestrarono e distrussero i libri che lo contenevano” .

Nel 1958, in un suo articolo, pubblicato in “ Il Prezzo della Libertà” (ed. ANPPIA – Roma, pag. 240), la Testimone di Geova, Pizzato Maria Maddalena rilevò personalmente che: “Ero a quel tempo (1932, nda) segretaria della filiale (WTS, nda) : fui invitata in questura assieme al direttore ed il funzionario di polizia, nel comunicarmi l'ordine prefettizio, lo giustificò adducendo l'impegno di difendere gli interessi della Chiesa Cattolica che il governo italiano aveva assunto col Concordato del 1929. Identica ammissione farà invece nel 1963 la Protti Adele in Brun, che a differenza della Pizzato Maria M. residente a Milano, visse in quegli anni da un' osservatorio privilegiato, quale la Svizzera, dove risiedeva, tramandandoci ciò nella sua memoria scritta : Restrizioni si andarono intensificando sempre più, specialmente quando fu concluso il concordato fra Mussolini a nome del governo italiano e il Vaticano (Bibl. Priv. E. Pace DS/Mem Scritta (1) Protti A. in Brun pag. 9-10).

Nella parola e nello spirito, anche se nella realtà poi le relazioni tra il Regime e il Vaticano non furono sempre idilliaci, si instaurò tra essi un libero scambio (oscure analogie), molto solidale, sul “dare e avere” fra “dio e Cesare”.

Emblematico fu l'importante giorno, proclamato nuova festività religiosa dal fascismo, qui appunto l' 11 febbraio, ricorrenza dei Patti Lateranensi.

Gli Studenti Biblici, a differenza di altri culti acattolici presenti nella nazione, subirono il “costo” oggettivo della simbiosi “dio - Cesare” (gia a partire del 22 settembre 1925 essi erano stati fatti oggetto di “repressione”), ma a far data dalla fine dell'anno 1928, nel breve lasso di tempo che precedettero gli accordi “fra il Vaticano e il Governo Fascista” , le Autorità del Regime iniziarono a mostrare una particolare e inusitata attenzione nei loro confronti, non più in senso repressivo, ma con fine soprattutto persecutorio, ciò supportato anche dalla scorta delle testimonianze dirette di alcuni Studenti Biblici del periodo. Prima di approfondire il momento storico in esame, un breve accenno molto sommario, ad alcune importanti indagini, operate dalle autorità del Regime negli anni 1928, 1929.

1° dicembre 1928, ci fu la prima indagine istruita della Prefettura di Bologna nei confronti di 53 abbonati alla Torre di Guardia (è stato oggetto di ampia documentazione nel Capitolo V).

1° maggio 1929, inizierà la seconda inchiesta, prese l'avvio sempre su rihiesta della Prefettura di Bologna e riguarderà 17 abbonati la rivista.

24 maggio 1929, una terza inchiesta verrà sollecitata, dalla Prefettura di Torino e fu indirizzata contro 59 abbonati la Torre di Guardia.

1° novembre 1929, l'ultima per questo anno, la quarta, sarà quella avviata e voluta per la terza volta, sempre dalla Prefettura di Bologna e contro 18 lettori la rivista Torre di Guardia.

I giudizi, precedentemente accennati, dati da vari studiosi acattolici, nel loro insieme, sono quindi accettabili fondati e probanti, dallo stesso materiale storiografico studiato, anche e soprattutto per ciò che riguarda il piccolo movimento degli Studenti Biblici nel 1929 presente in Italia. Mussolini, indubbio e indiscusso stratega politico del momento, seppe, nella sua idea della concezione totalitaria dello Stato, “convertire” la religione cattolica a strumento della sua politica, poiché ritornando sull' argomento specifico, basta ricordare il famoso discorso di Pio XI del 14 febbraio 1929, solo pochi giorni dopo l'accordo, esattamente riassunto allora nella sola ed unica frase dell' “Uomo della Provvidenza”, per mostrare come uno spirito non di sospetto e ostilità (verso il fascismo e il suo rappresentativo governo), ma di fiducioso e reciproco interesse fossero alla base dei Patti Lateranensi (fra le varie cose Pio XI titolerà la sua enciclica del 31.12.1929 “Rappresentante in Terra” , “tema molto allusivo” in quel momento, proprio al Duce del fascismo, l'uomo della Provvidenza” ).

Il “patto”, senza dubbio alcuno, ebbe un grande vantaggio per il futuro della “Santa Sede” e del clero italiano garantendo nell'immediatezza della firma numerosi privilegi, mentre altri benefici furono evidenti solo con il passare degli anni. Per contro nell'immediato, la Chiesa non face altro che spalleggiare, sostenere quel totale completamento politico per la costruzione del Regime e dello Stato dittatoriale fascista, mediante l'azione di guadagnare al fascismo il consenso di quelle masse cattoliche ancora aliene ad esso, quando già partire dal 1929, di Chiesa in Chiesa, si iniziarono a “ benedire i gagliardetti fascisti” e a ”incoraggiare l'adesione alla politica fascista ai presenti la messa”. .. .

Il fascismo, anche se avesse voluto, non poteva aspirare alla guida delle masse popolari italiane. La chiesa, con il “suo magistero religioso” rivolto ai fedeli, in un paese dove sentite erano le forti “tradizioni” cattoliche e dove il papa con i suoi precetti, gli insegnamenti e l'indirizzo della gerarchia ecclesiastica, poteva e in effetti assunse un costante e rilevante significato morale di un indirizzo politico che, dopo essere stato a lungo filo-fascista diveniva ora, nella sua totalità, Fascista.

Il 24 marzo 1929, grazie soprattutto alla capillare propaganda “politica” di migliaia di vescovi, parroci e sacerdoti, il Regime Fascista ottenne, vincendo di misura, l'ampio Plebiscito dei “si”. Fu da parte della Chiesa, la gratitudine del papa verso “l'uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare”, tant'è che il Partito Nazionale Fascista crebbe in pochi anni a dismisura, nel 1931 contava 800.000 iscritti, nel 1934 se ne contò 1.800.000. Forte di questi successi, Mussolini, non ebbe più nessuna remora nel gestire le sorti della nazione.

Questo status rerum, fra i rapporti conciliativi del Regime con il Vaticano, condizionerà maggiormente a partire dal 1929, l'atteggiamento negativo di base e di giudizio delle stesse Autorità fasciste verso gli Studenti Biblici presenti nella nazione, come avverrà in quest'anno, anche per altri culti acattolici.

Questa egemonica influenza cattolica e il relativo condizionamento politico del momento è la partenza e la collocazione di maggiore interesse sull'evolversi dei fatti sui quali è d'obbligo soffermare la nostra attenzione.

Come già detto, per gli Studenti Biblici in Italia, la repressione NON ebbe inizio con la la conclusione della stipula degli accordi Lateranensi nel 1929. Essi come piccolo gruppo religioso, una relativa e gracile minoranza costituita da pochissimi fedeli, ebbero veri e seri problemi già a partire dal 22 settembre 1925, con l'arresto di due colpoltori a Gallarate (MI).

L ‘ 8 novembre 1928, l' “Osservatore Romano” , organo ufficiale della “S. Sede”, aveva gridato ad alta voce dalle sue pagine una “…denuncia,… sull'estendersi della propaganda protestante in Italia…” , denuncia che provocò in quel periodo, in quegli anni delle relazioni “sempre più cordiali” tra i rapporti fra il Regime totalitario e il Vaticano, l'intervento del Capo della Polizia dietro volere e su indicazione e disposizione del Ministro dell'Interno, “Sua Eccellenza, Benito Mussolini” .

Il 29 febbraio 1929, a sole poche settimane dalla stipula dei “patti”, il Capo della Polizia, Arturo Bocchini, richiamandosi alle precedenti indagini svolte, sottolinea come il “volere” del Ministero dell'Interno, quindi dell'indirizzo politico da seguire verso gli acattolici, sia quello di “… continuare e accrescere la vigilanza sulle Chiese evangeliche … per la loro ostilità latente al regime… tanto più d'ora in avanti… in seguito alla riconciliazione avvenuta fra la Chiesa Cattolica e lo Stato… (ACS G 1 b. 155), e fra i mezzi che le autorità, per meglio controllare possono usare contro “gli evangelici” , si accenna e si incoraggia a ricorrere ai “fiduciari” , in sostanza a “delatori” (si legga spioni, nda), che potevano riferire alle autorità, conoscendo l'acattolico e sapendo di più su di lui e la sua fede, senza che questi sospettasse di nulla sul modo in cui veniva costantemente “sorvegliato”, fosse anche da persona ritenuta amica.

E di rapporti di tali “nobili delatori”, troppo spesso ad opera di preti e di vescovi, ne sono stati trovati a iosa, a partire dal 1926, ma in modo maggiore proprio dal 1929, sia negli atti delle varie Amministrazioni Centrali dello Stato, che in quelle delle varie prefetture locali, conservati negli AS provinciali o nell' ACS a Roma.

Le lettere anonime e non, di queste spie, poiché in effetti tali furono, vennero tenute in gran conto dal Regime e dalle sue Autorità, che iniziavano subito la loro indagine con immancabili provvedimenti “amministrativi di P.S.” quasi sempre con condanna finale, come vedremo in futuro per diversi casi proprio nei riguardi dei Testimoni di Geova, simili atti delatori stilati su carta, chiamati ironicamente “informazioni confidenziali”, scritto e inoltrato alle autorità soprattutto dal clero talare, costituì per quest'ultimi presso le gerarchie fasciste, sia a livello locale oltre che nazionale, un' accresciuto prestigio ma anche una pesante interferenza clericale, soprattutto di coercizione, su tutte le pubbliche autorità e le amministrazioni periferiche e centrali dello Stato, ormai non più liberale e anticlericale.

L'episodio più emblematico accaduto nel 1929, che il Compendio cita soltanto, non addentrandosi nei particolari, poiché non riguarda il gruppo religioso dei Testimoni di Geova, fu diretto verso e contro il pastore avventista, D'Alessandro Camillo, che operava a Formia, è “l'informazione confidenziale”, una denuncia scritta dall' Arcivescovo locale Mons. Dionigio Casaroli, “invitava” senza mezzi termini, le Autorità locali a “… trovar modo di fargli respirare altra aria perché qui mi va pervertendo parecchi giovinetti di belle speranze…” , interessantissimo per un'ulteriore approfondimento sul caso, furono gli sviluppi che seguirono (ACS G 1 b . 147).

Il 24 giugno 1929, si arrivò alla Legge n.1159, sulle “Disposizioni sull'esercizio dei culti ammessi nello stato e del matrimonio celebrato davanti ai ministri di culto medesimi”. Quindi una Legge tutta sui culti acattolici, dove nell'art. 1 si parlava ora di “Culti Ammessi”, non più di “Culti tollerati” come sanciva già dal 1848 lo Statuto Albertino. Qui, alcuni cattolici, tra i più “illuminati”, trovarono da ridire, ma non solo, essi con malanimo esercitarono notevoli pressioni verso elementi del Regime in modo da far conservare e rimanere sulla carta “l' infame dicitura di culti tollerati ” .

Si registrò anche, negli ambienti cattolici, una certa insoddisfazione per una pretesa “eccessiva libertà (almeno in apparenza) concessi” dal Governo a tali culti ora ammessi, in relazione soprattutto, al loro esercizio di “propaganda protestante”, come rivendicava fra l'altro la “nota” lettera di Pio XI, pubblicata sull' “Osservatore Romano” del 6 giugno 1929.

La Legge 24 giugno 1929, n. 1159, non sarà di alcun beneficio "all'Associazione" degli Studenti Biblici nella nazione, per quegli anni (essi si avvarranno delle disposizioni di questa Legge in Italia, solo a partire dalla metà degli 1970), ciò motivato da quattro punti fondamentali :

1)l' Associazione degli Studenti Biblici, non era in quel periodo, fornita di personalità giuridica ammessa ad esercitare ed a esplicare la propria attività religiosa nel Regno;
2) l' Associazione, non era stata eretta ad “Ente” alla quale era stata conferita la personalità giuridica dal governo italiano;
3
) l'Associazione, non era neanche “Ente” alla quale la personalità giuridica era stata conferita da un governo estero e che poi nel Regno potesse ottenere in base alla Legge, un “riconoscimento implicito” mediante particolari autorizzazioni (cosa che avverrà invece a partire 1949 in base al Trattato di Amicizia, commercio e navigazione fra la Repubblica Italiana e gli Stati Uniti d'America del 2.2.1948 ratificato con legge 18.6.1949 n. 365) ;
4) perché l'Associazione degli Studenti Biblici ufficialmente (limitatamente alla stampa da essa divulgata), già era stata posta al “bando” a far data dal 2 aprile 1927, proprio dalle periferiche autorità fasciste della città di Torino, con l'avvallo dell'autorità centrale dello stato, il Ministero dell'Interno.

A beneficiare della suddetta Legge, furono quindi quelle chiese “tradizionalmente note” e riconosciute per il periodo ed anche per gli anni a seguire, sotto il Regime, come la Chiesa Valdese, le Comunità Israelitiche (R.D. 30.10.1930 n.1731; e susseguenti), varie comunità delle Associazioni Evangeliche Italiane quali : Chiesa dei Fratelli, L'Opera della Chiesa Evangelica, assorbita poi dalla Missione Wesleyana, le comunità battiste, le comunità metodiste episcopali, le comunità metodiste wesleyane, comunità anglicane, episcopali americane, presbiteriane scozzesi, L'Esercito della salvezza, ed alcune semplici associazioni formatesi in Italia, le quali benché sfornite di personalità giuridica, erano ammesse ad esplicare la loro attività religiosa nel Regno come: Avventisti, Pentecostali, Fratelli Stretti o darbisti, Chiesa Italiana presbiteriana, ecc., nonché le varie associazioni di carattere religioso-sociale non chiesastico, come YMCA, l' UCDG, la Società Biblica Britannica e Forestiera e infine le comunità ortodosse, jugoslave, greche e russe .

Gli Studenti Biblici, che come “Ente” erano riconosciuti negli USA (W.T.B.& T.S.) e nel Regno Unito (IBSA), in Italia, come piccolo gruppo, esiguo, per molti versi trascurabilissimo per essere preso in considerazione dalle stesse autorità, non poterono ne furono riconosciuti, ciò sicuramente a motivo dei problemi repressivi in atto nei loro confronti, o forse per mere ragioni di “inopportunità ideologica” per essi "allora" vincolanti sul beneficiare e quindi un pur semplice riconoscimento formale e di "vantaggio" dalla Legge sui culti acattolici del 1929.

Dal 1929, l'atteggiamento dello Stato, e delle varie autorità, nei confronti degli Studenti Biblici, peggiorerà in maniera sensibilmente negativa in quanto a repressione esercitata. A buon diritto da quest'anno alcuni futuri Testimoni di Geova, si equipareranno non più a soggetti, oggetto di repressione ("repressione" intesa come mezzo attuato dallo Stato per un puro senso di contenimento, freno e dominio sulla loro fede e sopratutto verso la loro stampa ) ma addirittura a soggiogati e perseguitati ( cioè a persone cui lo Stato sovente sorvegliava e costantemente aveva sotto mira ), come scriverà in una sua lettere del 19.9.1929, il responsabile del “Ramo” italiano, Cuminetti, quando affermerà che: “… la cara sorella Teresina Visani, si trova da qualche mese ammezzo a noi dopo essere stata alquanto perseguitata dalla progenie del serpente” (ACS G 1 b.5), o come scrisse la Di Marco Caterina su una “cartolina postale” , datata 16 gennaio 1929, inviata al confratello Mazzoni Domenico, di seguito interamente trascritta :

Roseto 16.1.1929
Caro fratello
Nell'amore di Dio e di Gesù nostro Re presente, che la sua pace ci accompagna . Grazie degli auguri fattoci, scusa che non abbiamo risposto subito.
Come state ? Noi tutti bene fisicamente per la grazia di Dio nostro padre.
Cuminetti vi scrive ? cosa vi dice ? come si trova ? Io gli ho scritto 3 volte con cose premurose e non mi ha dato risposta. Non so a cosa attribuirlo ! Se pure mi ha risposto la posta non me lo dà. Perché mai ? Sospetto ciò perché la Torre di Guardia non mi viene, me la requisiscono le autorità, dicono che c'è stato un mandato di perquisizione a Pinerolo.
Perciò temo per il Cuminetti di qualche cosa, perciò prego te di scrivermi e di informarmi.
Poi tu fammelo sapere per piacere…, hai capito ? Io sto in pensiero tanto per quel caro fratello, a te come va la persecuzione? a te hanno sequestrato qualcosa? A me mi hanno preso di mira, ma il Signore mi nutre da ogni lato lo stesso, nulla nuoce ai figli di Dio. Tanti saluti e te e a tua moglie da noi Caterina e Sabatino Di Mario” (ACS F 4 b. 91).


Quindi, per alcuni Studenti Biblici, gli atti ufficiali repressivi dell' arginare e dell' impedire il loro libero esercizio cultuale, da parte delle varie autorità, cominciò ad essere visto e ad essere ritenuto, non più come semplici “atti repressivi” attuati contro ciò che era la diretta logica dottrinale esposta nella loro stampa, ma essa venne intesa, a partire dal 1929, come vero e proprio “atto di persecuzione”, indi quel complesso di azioni di forza che lo Stato Totalitario dimostrò di avere ed esercitare contro la dottrina di un singolo individuo o di una minoranza religiosa ma soprattutto verso la “persona fisica” portatrice e detentrice della dottrina .

La cartolina postale della Di Marco, intercettata dalla censura postale, revisione fatta ad hoc al Mazzoni a Porto S. Elpidio, diede motivo al Prefetto di Ascoli Piceno di disporre l' ennesima ulteriore indagine su quest' ultimo, già preso di mira sin dal gennaio 1926 e costantemente controllato dalle locali autorità (nell'anno 1929 il Mazzoni viene fatto oggetto di molte informative), infatti così fu scritta nella prefettizia :

22.01.1929

“Regia Prefettura di Ascoli Piceno
Addì 22.1.1929 Anno VII°
Oggetto: Mazzoni Domenico … da Porto S. Giorgio
(sic !)
On. Ministero dell' Interno
Direz. Gen. P.S. Div. Affari Generali Riservati Roma

Con riferimento alla mia lettera pari numero del 31 s.m. pregiami trasmettere per opportuna visione a codesto On. Ministero, l'acclusa copia di cartolina postale controllata, diretta al suindicato Domenico Mazzoni , la cui firmataria “Caterina” di Mario con ogni probabilità è da identificarsi con la nominata Caterina Di Marco, segnalata al N° 10 (ci si riferisce all'elenco pubblicato nel “Capitolo V del Compendio”, nda) del foglio della Prefettura di Bologna N° 02415 del 1° s.m. residente in Roseto degli Abruzzi (già Rosburgo).
Ho trasmesso copia della stessa lettera al Prefetto di Teramo, per gli ulteriori provvedimenti di competenza.
Il Prefetto” ” (ACS F 4 b. 91).

09.02.1929

Il Ministero dell' Interno sollecitata dalla prefettizia, invita il Prefetto di Teramo ad attivarsi perché faccia rapporto sulla Di Marco, il Capo della Polizia scriverà :

A sua eccellenza il Prefetto - Teramo
In relazione alla nota della R. Prefettura di Ascoli Piceno del 22 gennaio 1929, n. 4821 diretta anche a V.E. pregasi di fare conoscere a questo Ministero il risultato delle indagini relative alla lettera a firma di Caterina e Sabatino Di Mario diretta al Mazzoni Domenico in Porto S. Giorgio.
Pel Ministro”
(Acs F 4 b.91)

Alla nota sollecitata dal Ministero dell' Interno, la Prefettura di Teramo risponderà con un lungo rapporto così di seguito stilato :

01.03.1929

“Regia Prefettura di Teramo
Addì 1° marzo 1929 Anno VII
Oggetto : Caterina Di Marco da Roseto degli Abruzzi.
On. Ministero dell'Interno Dir. Gen. della P.S.
Direzione Affari Generali e Riservati Roma

In esito alla nota sopraccitata, significo a codesto On. Ministero che Di Marco Caterina …, di anni 35, da Roseto degli Abruzzi, mittente della nota cartolina diretta al Mazzoni Domenico, in Porto S. Giorgio, è una attiva propagandista protestante ed ha svolta una certa attività per far abbonare numerosi suoi conoscenti alla rivista “Torre di Guardia”, edita a Broklyn, pubblicazione che, come da circolare n° 441/025165 in data 20 novembre u.s. di codesto On. Ministero, è soggetta a sequestro continuativo presso gli uffici postali del Regno.
Il 26 Dicembre decorso l'Arma dei CC. RR. di Roseto sequestrò alla Caterina Di Marco una copia della rivista anzidetta e con l'occasione la diffidava a consegnare a quel Comando le altre copie che eventualmente le fossero in seguito pervenute.
Infatti, per colpa dell'Ufficiale postale di Roseto, qualche copia della pubblicazione in parola venne, di recente, recapitata ai destinatari i quali, e tra essi la Di Marco, si affrettarono ad effettuare la consegna al Comando della stazione CC.RR., che, a sua volta, né curò l'inoltro a questo ufficio.
Le lamentele espresse dalla Di Marco si riferiscono quindi al sequestro del periodico surripetuto da parte dell' Arma dei CC. RR. .
In merito al mancato sequestro presso l'Ufficio Postale di Roseto degli Abruzzi ho interessato la locale Direzione Provinciale Postale che ha istituito un'inchiesta in merito.
Dalla medesima è risultato che le stampe in parola portavano sulla fascetta il timbro “Verificato” per cui il gerente postale di Roseto degli Abruzzi omise di controllarne il contenuto.
La direzione predetta ha punito il gerente per tale negligenza, ed ha prospettato all'On. Ministero competente l'opportunità di far proseguire l'indagini negli Uffici postali di Napoli Ferrovia o Bologna Ferrovia, in uno dei quali il timbro predetto fu apposto.
Il Prefetto” (ACS F 4 b. 91).

Sempre la Prefettura di Teramo informava in data 23 aprile 1929, il Ministero dell'Interno, che :

23.04.1929

“Regia Prefettura di Teramo
Addì 23 aprile 1929 Anno VII
Oggetto : Mancato sequestro del periodico edito a Broklyn “La Torre di Guardia”.
On. Ministero dell'Interno Dir. Gen. della P.S.
Direzione Affari Generali e Riservati Sezione I^ Roma

Facendo seguito alla prefettizia N° 242 del 1° marzo u.s., con la quale rispondevo alla nota sopraccitata, significo a codesto On. Ministero che, come ma ha fatto ora conoscere la locale Direzione Provinciale RR. PP., le indagini disposte dal competente Ministero a Napoli e Bologna per accertare in quali Uffici Postali possono essere transitate le stampe soggette a sequestro, sulle quali, invece, venne apposto il bollo “verificato” , hanno avuto esito negativo.
Ultimamente sono state sequestrate presso l'Uffico Postale di Roseto degli Abruzzi altre copie del periodico in questione dirette ai medesimi di cui tratta precedente corrispondenza.
Il Prefetto” (ACS F 4 b. 91).

1° MAGGIO 1929 LA SECONDA GRANDE INDAGINE

Il 1° maggio 1929, la Prefettura di Bologna, dopo aver sequestrato altre numerose copie della rivista che transitava presso lo scalo postale ferroviario, stilò un secondo elenco (un primo elenco fu abbozzato il 1° dicembre 1928, si veda il Cap. V, nda) di destinatari che ricevevano la rivista “La Torre di Guardia”, sui quali venne di nuovo disposto da parte del Ministero ulteriori nuove indagini.

La nota della Prefettura di Bologna era stata concepita in questi termini :

“Regia Prefettura di Bologna
Addi 1° maggio 1929 Anno VII
Oggetto : Sequestro rivista americana “La Torre di Guardia”
On. Ministero dell' Interno Direz. Gener. P.S. Roma

e per conoscenza, alle LL. EE. i Prefetti
Aquila, Teramo, Chieti, Ascoli Piceno

Con riferimento a precedenti comunicazioni, pregiami informare codesto On. Ministero che, presso il locale Ufficio RR. Poste della Ferrovia, sono stati sequestrati 17 pieghi, contenenti esemplari della rivista indicata in oggetto di cui è vietata l'introduzione nel Regno, provenienti dagli Stati Uniti, diretti ai sottonotati indirizzi :

1) Simone Cerasani S. Benedetto dei Marsi Aquila
2) Carmela Police “ “
3) Attilio Luciano Ofena “
4) Isaino Pasquantonio “ “
5) Giovanni Vitone “ “
6) V. Pizzoferrato Pratola Peligna “
7) Raffaele Santacroce “ “
8) Domenico Liberatore “ “
9) Silvestri Lauro “ “
10) Gennari Cicconi Capestrano “
11) Assunta Ciccone “ “
12) Domenico Ciccone “ “
13) Antonio Valerio Ortona Chieti
14) Sabatino Pasqualoni “
15) Domenico Mazzoni Porto S. Elpidio Ascoli Piceno
16) Luigi Putrella Roseto degli Abruzzi Teramo
17) Giosafatte Di Marco “ “

Il Prefetto” (ACS F 4 b. 91).

La prima risposta sull'inchiesta, avvallata dal Ministero dell'Interno, lo si ebbe dalla Prefettura di Chieti in data 6 maggio 1929, mentre di seguito vi sono le risposte di tutte le altre Prefetture in indirizzo, dove nelle loro note stilate dal massimo organo provinciale, si poteva leggere :

06.05.1929

“Regia Prefettura di Chieti
Addì 6 maggio 1929 Anno VII
Oggetto : Sequestro della Rivista americana “La Torre di Guardia”
Onorevole Ministero dell' Interno Direzione Generale di P.S. Roma
e per conoscenza: A S.E. il Prefetto di Bologna

Con riferimento alla nota del 1° maggio n. 50/3705 Ufficio Politico della Prefettura di Bologna, comunico che dalle assunte informazioni sul Pasqualoni Sabatino e Valerio Antonio è risultato quanto segue :
Pasqualoni Sabatino, identificato per Proietti S. …, ex sacerdote, già dimorante a Chieti, occupato quale straordinario presso questo ufficio notarile, da pochi mesi trasferitosi a Palermo, durante la permanenza in questa città, non diede luogo a rimarchi sulla sua condotta.
Valerioa Antonio …, risulta di buona condotta morale e politica.
Il medesimo è abbonato alla Società studentesca della Bibbia, con sede in Broocoolin (sic !, nda ), che stampa anche il giornale LA TORRE DI GUARDIA. L'ABBONAMENTO è stato fatto dal padre del Valerio, nato in Ortona …, e residente a Charata Scena (Caco) (Repubblica Argentina) ove trovasi da circa tre anni.
Il Valerio G. durante la sua permanenza in patria, conservò buona condotta morale e politica.
Il Prefetto” (ACS F 4 b. 91).

20.05.1929

“Regia Prefettura di Ascoli Piceno
Addì 20.05.1929 Anno VII°
Oggetto: Mazzoni Domenico … . )
On. Ministero dell' Interno
Direz. Gen. P.S. (stralcio) CASELLARIO POLITICO CENTRALE Roma

Pregiomi comunicare a codesto On. Ministero che in seguito alle disposizioni adottate pel sequestro delle stampe sovversive e antinazionali provenienti dall'estero, contenute nella ministeriale 20 novembre u.s. N° 441/025165, si è accertato che a certo Mazzoni Domenico …, residente in Porto S. Elpidio, commerciante, perveniva dall'America il giornale “Torre di Guardia” di cui è proibito l'introduzione nel Regno.
Malgrado dalle prime informazioni fornite dall'Arma di S. Elpidio fosse risultato che il Mazzoni, da circa 8 anni ritornato dall' America, era di buoni precedenti politici, ritenni opportuno disporre censura della sua corrispondenza per poter meglio accertare la sua condotta.
Si è così potuto conoscere che il Mazzoni era in relazioni epistolari con diverse persone, non identificabili, residenti in Italia e all'estero, con le quali si intratteneva su questioni di carattere religioso.
Una più frequente corrispondenza di tale natura intercorsa fra il Mazzoni e certo Cuminetti Remigio…, residente in Pinerolo, via Silvio Pellico N° 11, fu oggetto di particolare esame ed in seguito a nuove informazioni fatte assumere dall'Arma e da accertamenti fatte eseguire da un Funzionario di questa Questura è risultato che il Mazzoni tornando dall'America, imbevuto di teorie religiose protestanti, cercò nei primi tempi di farne propaganda. Poi se ne astenne, perché trovò ostilità nel popolo, ma continuò a professarle e a tenersi in rapporti col Cuminetti ed altri, senza dare occasioni a rilievi sfavorevoli nei riguardi politici.
Egli al Funzionario ha dichiarato di appartenere alla “ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE STUDENTI BIBLICI” avente per giornale di classe “La Torre di Guardia” al quale è regolarmente abbonato, e che il Cuminetti è il capo di tale Associazione per l'Italia.
In seguito ad una perquisizione operata nell'abitazione del Mazzoni, si rinvennero numerosi opuscoli di propaganda protestante e diversi fascicoli del predetto giornale “Torre di Guardia” degli anni scorsi.
Il contegno tenuto dal Mazzoni ha lasciato però sospettare sui suoi sentimenti favorevoli al Regime, e poiché deve ritenersi che l'“Associazione Internazionale Studenti Biblici” sia a sfondo politico per il fatto stesso che il proprio organo di stampa è soggetto a sequestro continuativo, mentre ho disposto un'assidua vigilanza sul Mazzoni, pregherei codesto On. Ministero di voler accertare a mezzo della Autorità Consolare il colore politico di tale associazione con sede a “117 ADAMS ST. BROOKLYN N. Y.” e la condotta politica tenuta dal Mazzoni nel Canadà ove ha risieduto al seguente indirizzo “SAILS ST. MARIE OUT CANADA' SUPERIOR STREET N° 6, 51”.
Informo poi che “La Torre di Guardia” viene in atto spedita agli abbonati anche dal Cuminetti, sul conto del quale la Prefettura di Torino, interessata, con nota 8 corr. N° 9524 scrive:
“Il Sig. Cuminetti Remigio è l'unico rappresentante in questa provincia dell' Internazionale “Bible Students Association” comunemente chiamata “Associazione Studenti della Bibbia” – “Torre di Guardia”. Scopo principale di tale associazione è il proselitismo a tale forma religiosa, che ha rappresentanti in tutto il mondo e che fa propaganda con opuscoli e libercoli d'indole religiosa e biblica. Il Cuminetti è ottimo giovane sotto tutti i rapporti, né mai si è occupato di politica, ma è un fanatico della nuova religione”.
Il Prefetto ” (ACS F 4 b. 91).

Che il Mazzoni fosse tenuto costantemente sotto vigilanza delle autorità dell'allora piccolo paesetto di Porto S. Elpidio, non era solo decisione presa dal Prefetto di Ascoli, ma l'indicazione proveniva dall'alto e direttamente dal Ministero degli Interni, che sollecitava sempre e con fare regolare un' attento controllo sullo studente biblico, per il quale fosse stato provvidenziale avere una “costante vigilanza” alla pari di un delinquente incallito. In tal senso era quindi la nota che, in data 17 luglio 1929, il Capo della Polizia inviò al Prefetto di Ascoli Piceno dove si invitava quest'ultimo a provvedere nei modi nei i tempi opportuni al sequestro nel locale Ufficio Postale di Porto S. Elpidio, di tutte quelle riviste Torre di Guardia che il Mazzoni potesse ricevere sia dall'Italia o dagli Usa. Nella ministeriale così di seguito si legge:

15.7.1929

“Ministero dell'Interno
Addì 15.7.1929

Al Prefetto di Ascoli Piceno

In relazione alla nota controdistinta pregasi disporre il sequestro di tutte le copie del giornale la “ Torre di Guardia” che pervenissero a Mazzoni Domenico, essendo tale periodico incluso nell'elenco n. 32 delle pubblicazioni delle quali è vietata l'introduzione e la circolazione nel Regno.

Pel Ministro” (ACS F 4 b. 91).

Ma la nota ministeriale citata, conteneva anche un allegato, diretto al Prefetto di Torino, che dava disposizioni e mandato affinché si agisse ora contro il Cuminetti, in base a quanto aveva riferito il Prefetto di Ascoli Piceno, sul fatto che “ … “La Torre di Guardia” viene in atto spedita agli abbonati anche dal Cuminetti, sul conto del quale la Prefettura di Torino, interessata, con nota 8 corr… ” , quindi un' ulteriore indagine doveva svolgersi anche a Pinerolo appunto sul Cuminetti, responsabile del “Ramo “ italiano, che già era stato, dal 24 giugno 1928 , “diffidato” dalla locale prefettura di Torino “… ad astenersi dal vendere gli opuscoli dell' Associazione Studenti Biblici … ” (ACS G 1 b. 5; si veda inoltre Capitolo V), quindi ora resosi recidivo e “colpevole” dell'invio della rivista al Mazzoni prima, ma anche, come poi si accerterà, ad altri confratelli nella penisola. La ministeriale continuava così nell'additare :

15.7.1929

“Ministero dell'Interno
Addì 15.7.1929
Al Prefetto di Torino

Da una nota informativa della Regia Prefettura di Ascoli Piceno risulterebbe che tale Cuminetti Remigio, residente in Pinerolo Via Silvio Pellico n° 11, riceverebbe e spedirebbe agli abbonati il giornale edito a Brooklyn la “Torre di Guardia” che è compreso nell'elenco n° 32 delle pubblicazioni delle quali è vietata l' introduzione e la circolazione nel Regno. Pregasi disporre la debita vigilanza del sequestro e provvedimenti di legge.
Pel Ministro” (ACS F 4 b. 91).

Mentre ancora la prefettura di Teramo informava sul sequestro di altre riviste Torre di Guardia nel locale Ufficio Postale di Roseto degli Abrruzzi.

08.08.1929

“Regia Prefettura di Teramo
Addì 8 agosto 1929 Anno VII
Oggetto : Sequestro della rivista americana “La Torre di Guardia”.
On. Ministero dell'Interno Roma

Con riferimento a precedenti comunicazioni pregiomi informare codesto On. Ministero che presso l'Ufficio Postale di Roseto degli Abruzzi sono stati sequestrati due pieghi, contenenti esemplari della rivista indicata in oggetto di cui è vietata l'introduzione nel Regno, provenienti dagli Stati Uniti e diretti ai sottonotati indirizzi:
1° Di Marco Giosafatte Roseto degli Abruzzi
2° Luigi Putrella “

Il Prefetto” (ACS F 4 b. 91).

L'undici ottobre 1929, anche nell'Ufficio Postale di Montaldo Bormida (AL), venne sequestrata “un piego” contenente una copia de “La Torre di Guardia” inviata ad un allora impiegato presso il Comune di Montaldo Bormida, nella provincia alessandrina, tale Giovanni Battista O., un abbonato e lettore della pubblicazione del quale però non si sono trovati ulteriori riscontri in altri documenti studiati. Dal timbro postale stampigliato negli USA, risulta che la rivista venne spedita dall'Ufficio Postale sito in “Brooklyn 3, il 25 settembre 1929 alle 8 PM”, mittente della missiva era indicato solamente : “117 ADAMS STREET BROOKLYN NEW YORK ”, forse per distogliere le autorità italiane da possibili controlli se fosse stato scritto “Watch Tower Soc.” . Il piego intercettato dalla “censura postale”, venne subito inviata alle Autorità di P.S., e la Prefettura di Alessandria informò al riguardo il Ministero, in questi termini :

11.10.1929

“R. Prefettura di Alessandria
Addì 11 ottobre 1929 anno VII
Oggetto: Rivista Mensile Torre di Guardia - Sequestro
Onorevole Ministero dell' Interno Roma

Ad O. G. Battista…, è pervenuta da Brooklyn (U.S.A.) l'acclusa rivista mensile “Torre di Guardia” compresa nell'elenco n. 32 delle pubblicazioni delle quali è vietata l'introduzione nel Regno.
L' O., di fede evangelica, è persona di buona condotta morale e politica, senza precedenti né pendenze penali e è abbonato alla rivista di cui sopra.
Il Prefetto” (ACS F 4 b. 91).

L'inchiesta, la prima nell'anno 1929, ma la seconda contando la precedente dell'anno 1928, condotta delle Autorità del fascismo, non si concluderà semplicemente ora. L'indagine nata dall'elenco stilato dalla Prefettura di Bologna, elenco formato, dal materiale sequestrato presso il locale scalo ferroviario, darà motivo ed occasione, dietro alcune “denuncie” e indicazioni del Ministero dell'Interno, già sopra rilevate, alla Prefettura di Torino, che inizierà una TERZA inchiesta, dopo un ennesimo controllo con relativo “sequestro” di materiale, presso l'ufficio del “Ramo” italiano della W. T. S. . L'intero iter dell' inchiesta è riproposto di seguito per intero.

24 MAGGIO 1929 LA TERZA GRANDE INDAGINE

(Salvo diversa indicazione data, il materiale di seguito esposto, è stato estrapolato dai documenti conservati presso: ACS, fondo Ministero dell'Interno, Direzione Generale di P. S., serie G 1, in b. 5, Associazioni - Torino, sottofascicolo: Associazione Studenti Biblici Internazionali. Ciò, ad evitare reiteratamente, inutili, importuni e costanti citazioni del fondo archivistico, nda).

20.05.1929

Rapporto della prefettura di Ascoli Piceno al Ministero dell'Interno, Dir. Gen. di P.S., sul controllo della stampa estera proveniente dagli USA e della posta personale (fermata e censurata presso il locale ufficio postale di S. Elpidio a Mare) del Mazzoni Domenico il quale alla pari del Cuminetti avrà frequenti perquisizioni domiciliari. Si ricorda qui, che proprio dal Mazzoni, che operava anche a Rosburgo agli inizi del 1925 in sinergia alla Di Marco Caterina, partì la prima indagine sui Studenti Biblici nella nazione.
Interessante resta il lungo rapporto della Prefettura di Ascoli Piceno, di seguito integralmente riprodotto:

“Oggetto: MAZZONI Domenico di Francesco.-
Pregiami comunicare a codesto On. Ministero che in seguito alle disposizioni adottate pel sequestro delle stampe sovversive ed antinazionali provenienti dall'estero, contenute nella ministeriale 20 novembre u.s. N.441/025165, si è accertato che a certo Mazzoni Domenico di Francesco e di Benigni Pasqualina nato il 26 maggio 1893 a porto S. Elpidio, frazione di S. Elpidio a Mare, ed ivi residente, commerciante, proveniva dall' America il giornale “TORRE DI GUARDIA” di cui è proibito l'introduzione nel Regno.
Malgrado dalle prime informazioni fornite dall'Arma di S. Elpidio fosse risultato che il Mazzoni, da circa 8 anni ritornato dall'America, era di buoni precedenti politici, ritenni opportuno disporre censura della sua corrispondenza per poter meglio accertare la sua condotta.
Si è così potuto conoscere che il Mazzoni era in relazione epistolare con diverse persone, non identificabili, residenti in Italia e all'estero con le quali si intratteneva su questioni di carattere religioso.
Una più frequente corrispondenza di tal natura intercorsa fra il Mazzoni e un certo Cuminetti Remigio di L. e B. G. nato a Piscina il 1.7.1890, residente a Pinerolo, via Silvio Pellico N. 11, fu oggetto di particolare esame a seguito a nuove informazioni fatte assumere dall'Arma e da accertamenti fatte eseguire da un Funzionario di questa Questura è risultato che il Mazzoni tornato dall'America, imbevuto di teorie religiose protestanti, cercò nei primi tempi di farne propaganda. Poi se ne astenne perché trovò ostilità nel popolo, ma continuò a professarle e a tenersi in rapporti con il Cuminetti ed altri, senza dare occasione a rilievi sfavorevoli nei riguardi politici.
Egli al Funzionario ha dichiarato di appartenere all' “ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE STUDENTI BIBLICI” avente per giornale di classe la “Torre di Guardia” al quale è regolarmente abbonato, e che il Cuminetti è il capo di tale Associazione per l'Italia.
In seguito a perquisizione operata nell'abitazione del Mazzoni, si rinvennero numerosi opuscoli di propaganda protestante e diversi fascicoli del predetto giornale “La Torre di Guardia” degli anni scorsi.
Il contegno tenuto dal Mazzoni ha lasciato però sospettare sui suoi sentimenti favorevoli al Regime, e poiché deve ritenersi che ”l'Associazione Internazionale degli Studenti Biblici” sia a sfondo politico per il fatto stesso che il proprio organo di stampa è soggetto a sequestro (sic!) continuativo, mentre ho disposto una assidua vigilanza sul Mazzoni, pregherei codesto On. Ministero di voler accertare a mezzo della Autorità Consolare il colore politico (sic!) di tale Associazione con sede a “117 ADAMS ST. BROCOJLIN” (sic!) e la condotta politica tenuta dal Mazzoni nel Canadà, ove ha risieduto al seguente indirizzo “SAILS ST. MARIE OUT CANADA' SUPERIOR STREET N.6, 51”. Ne informo poi che “La Torre di Guardia” viene in attpo spedita agli abbonati anche dal Cuminetti, sul conto del quale la Prefettura di Torino, interessata, con nota 8 corrente N. 9524 scrive:
“Il Sig. Cuminetti Remigio è l'unico rappresentante in questa provincia dell'Iternazionale “Bible Students Association” comunemente chiamata “Associazione Studenti della Bibbia” – “Torre di Guardia”. Scopo principale di tale associazione è il proselitismo a tale nuova forma religiosa, che ha rappresentanti in tutto il mondo e che fa la propaganda con opuscoli e libercoli d'indole religiosa e biblica. Il Cuminetti è ottimo giovane sotto tutti i rapporti, né mai si è occupato di politica, ma è un fanatico della nuova religione ” .

22.08.1929

Il rapporto in questione, stilato della Reale Prefettura di Torino e datato 22 agosto 1929 (inviato all'On. Ministero dell'Interno Dir. Gen. di P. S. Roma. Oggetto: Torre di Guardia – Periodico di Brooklyn – Cuminetti Remigio –) è di estremo interesso storico per il periodo in esame.
Dallo stesso si evince dati importanti ed eventi che si andranno a susseguire, come il sequestro della rivista La Torre di Guardia proprio nell'Ufficio Postale di Pinerolo, stampa destinata al Cuminetti il quale era tenuto già a partire dal 1926, sotto attenta sorveglianza.
Inoltre la prefettizia in oggetto rivela per la prima volta il sequestro di una lista di abbonati in casa dello stesso Cuminetti perquisita per l'occasione e della decisione di allargare l'indagine allo scopo di bloccare la circolazione della rivista, ma anche, se non detta, per accertarsi del colore politico delle persone in indirizzo ad essa abbonata le quali ricevevano tale pubblicazione .

La nota riproposta integralmente è del seguente tenore:

“A seguito indagini circa la introduzione nel Regno del periodico “Torre di Guardia”, edito a Brooklyn, sono state sequestrate presso l'Ufficio Postale di Pinerolo n° 40 copie del detto giornale, chiuse in un pacco su cui era indicato soltanto l'indirizzo della casa di via Silvio Pellico n° 11 senza il nominativo del destinatario. Accertato che in tale casa fra gli inquilini figura certo Cuminetti Remigio, il medesimo è stato interrogato ed ha senz'altro riferito che riceveva da tempo detto giornale, ignaro del divieto di introduzione nel Regno. Ha pure confermato che glie ne venivano spedite 40 copie per volta, allo scopo di poterle, a sua volta, rispedire a vari abbonati residenti in Italia.
Il Cuminetti era inoltre incaricato dalla Società di Brooklyn degli “Studenti della Bibbia”- “Torre di Guardia”, di fare degli abbonamenti, e come tale era in possesso di un elenco di nominativi, che è stato sequestrato (l'evidenziato rosso non così nel documento originale, nda) .
Detti abbonamenti, a quanto ha asserito il Cuminetti, pagavano L. 10 allo anno e ricevevano direttamente il giornale dall'America. Sul pacco dei giornali sequestrati presso l'Ufficio postale di Pinerolo il nome della ditta od associazione mittente indicato con : WATCH TOWER BIBLE AND TRACT SOCIETY GENERAL OFFICES 117 ADAMS STREET BROOKLYN NEW YORK”.
Al titolare dell'Ufficio Postale di Pinerolo. Al quale nel dicembre 1928 era stato reso noto l'elenco N° £” dei giornali di cui era vietata l' introduzione nel Regno e fra questi del periodico “Torre di Guardia”, sono state comunicate le caratteristiche dell'indirizzo sopra riportato per il riconoscimento ed il sequestro dei giornali per l'avvenire.
Il Cuminetti risulta di buona condotta morale e politica e lavora presso le Officine di Villar Perosa, egli nutre sentimenti nazionali, ma in materia di religione è un fervente assertore delle nuove teorie bibliche dell' Associazione Studenti della Bibbia con sede in Brooklyn, e pure non facendo propaganda diretta, procura abbonamenti alle stampe e giornali dell' Associazione stessa.
Sono stati segnalati alle Autorità interessate i nominativi degli abbonati per facilitare il sequestro della rivista (non così nel documento originale, nda) , e in tal senso sono state pure date speciali istruzioni alle locale Direzione delle Poste.
IL PREFETTO

24.08.1929

La nota prefettizia, riproposta ora, datata 24.08.1929, altro non è che un prosieguo del rapporto prefettizio precedente datato 22.08.1929, sull'invio e l'inoltro alla Direzione Generale di Pubblica Sicurezza, presso il Vicinale, sede del Ministero dell'Interno, dell' elenco degli abbonati alla rivista La Torre di Guardia, sequestrato a Cuminetti nella perquisizione domiciliare subita. La lettera della Prefettura di Torino, è così indirizzata: Min. Interno Dir. Gen. della P.S. – Div. Aff. Gen.li e Riservati – Roma. Oggetto: ASSOCIAZIONE STUDENTI DELLA BIBBIA TORRE DI GUARDIA. Di seguito integralmente trascritta recita:

“Circa lo scopo dell'associazione “Studenti della Bibbia” d'origine Americana, dice molto diffusamente l'ambasciatore d'Italia a Washington nelle sue informazioni comunicate con lettera di codesto On.le Ministero del 9 giugno 1928 n°441/012602. (la lettera è stata citata per l'anno 1928, nel cap. V, con nota del Ministero degli Affari Esteri del 3.4.1928, Telespresso n. 3138, nda).
Per quanto riguarda l'Italia il centro di detta Associazione è a Pinerolo e rappresentante generale ne è il sig. Cuminetti Remigio, colà residente in Via Silvio Pellico. Scopo dell'attività di detta Associazione è diffondere, senza pressione, le verità bibliche , a mezzo di giornali e di opuscoli, che si stampano all'estero in enorme quantità ed in diverse lingue. (non così nel documento originale, nda). Nessuna sezione esiste nel Regno, né altri rappresentanti in sottordine. Fino al 24 giugno 1928 epoca in cui Cuminetti fu diffidato ad astenersi dal vendere gli opuscoli dell'Associazione, questi aveva la denominazione di “colpoltore” , ciè distributore; da allora però è diventato un semplice incaricato per le eventuali comunicazioni del centro di Brooklyn.
Gli aderenti in tutta Italia possono considerarsi solo coloro che erano abbonati al periodico “Torre di Guardia” che sono 54, distribuiti per le varie città, ed i cui nomi figurano nell'unito elenco.
A quanto risulta il Cuminetti ora non si interessa più dell'Associazione sebbene ne professi sinceramente i principi, ed anzi pare voglia cambiare financo residenza, trasferendosi a San Germano Chisone, per essere più vicino alla Officine di Villar Perosa, dove è occupato.”
IL PREFETTO

Alla prefettizia sopra richiamata era allegata un elenco NON di 54 abbonati alla rivista come la stessa recita, ma 59 nominativi che risultavano ricevere la rivista, posta già sotto sequestro continuativo nella nazione.

L'elenco di seguito riproposto nello studio, darà modo d'iniziare, a partire dal 21 settembre 1929, la “prima grande indagine” verso il gruppo religioso degli Studenti Biblici nella penisola, indagini accurate che interesseranno varie Prefettura in varie città d'Italia e indirizzate soprattutto verso semplici lettori della rivista, dei quali nella realtà solo alcuni erano effettivamente dei professanti le dottrine dei futuri Testimoni di Geova. L'elenco con tutti i nominativi , che, per ragioni di tempo se ne ometto gli indirizzi, è di seguito riprodotto ed è rintracciabile nel “libro Bianco”: Intolleranza Religiosa alle soglia del Duemila, pag. 249, editrice Fusa, 1990, Roma.

Abbonamenti per l'anno 1929

1 NAPOLI LUIGI Pontedecimo Genova
2 VIRGINIO Minelli Belfort Francia
3 GIUSEPPE Fiasolo Sinagra Messina
4 LEONE Puntello Sinagra Messina
5 CATTERINA Di Marco Roseto degli Abruzzi Teramo
6 MICHELE Avv. Ravizza Potenza
7 MARCELLO Martinelli Castione Andevenno Sondrio
8 DOMENICO Negri Castione Andevenno Sondrio
9 EMILIO Negri Castione Andevenno Sondrio
10 CELESTE Balestra Castione Andevenno Sondrio
11 FAUSTINO Marcolini Sondrio
12 GIOVANNI Buccellati Berbenno Sondrio
13 PASQUALE Zucchi Berbenno Sondrio
14 NICOLA Di Benedetto Ofena Aquila
15 FAMIGLIA Bruno Luserna S. Giovanni Torino
16 FAMIGLIA Bouchard S. Germano Canadese Torino
17 MICHELE Cavalluzzo Pietrelcina Benevento
18 ANTONIO Cavalluzzo Pietrelcina Benevento
19 ANTONIO Di Iario Pietrelcina Benevento
20 GIUSEPPE Gibilisco Siracusa
21 LEONARDO Marone Salandra Matera
22 MARIA Tuia Castello dell’Acqua Sondrio
23 GIOVANNI Bertalot Torino
24 GIUSEPPE Bertolotto Male Vicenza
25 CLARA Bassi Torino
26 FIANNY Lugli S. Germano Chisone Torino
27 VITO Profeta S. Benedetto dei Marsi Aquila
28 DOMENICO Mazzoni Porto S. Elpidio Ascoli
29 GENNARO Simonelli S. Magno sul Calore Avellino
30 SALVATORE Doria Cerignola Foggia
31 MICHELE Chieti Cerignola Foggia
32 GIUSEPPE Di Bella Alimena Palermo
33 LUISA Pastore Pinerolo Torino
34 SIMONE TINIVELLA Pinerolo Torino
35 EMMA Visoni Marrudi Firenze
36 ROMANO PREDEBON Conco Vicenza
37 SALVATORE DORIA ……………………………………………………….
38 CARMINE GUADAGNO Napoli
39 ANTONIO MAURELLI S. Giuseppe Vesuviano Napoli
40 FIANNY PONS S. Germano Chisone Torino
41 LORENZO BLANC S. Germano Chisone Torino
42 SAVINO CIANCI Cerignola Foggia
43 MARIO PAGANELLO Cerignola Foggia
44 FRANCESCO SCARANO Cerignola Foggia
45 GIUSEPPE MILANO Pinerolo Torino
46 DORINA TANTINI Firenze
47 TERSINA VISANI ……………………………… Firenze
48 GIACINTA MONTELLARO Rivoli Torino
49 LUCIA MAMINI Faenza Ravenna
50 VINCENZO Pizzoferrato Pratola Peligna Aquila
51 LUIGI PETRELLA Roseto di Abruzzi Teramo
52 GIOSAFAT DI MARCO Roseto degli Abruzzi Teramo
53 MARIA INGO Cerignola Foggia
54 OLIMPIA ROCCHITIELLO Cerignola Foggia
55 FILIPPO DETOMA Valenzano Bari
56 D’ ANGELO VINCENZO Pratola Peligna Aquila
57 PIETRO BENINCASA Alimena Palermo
58 GIUSEPPE FINOZZI Malo Vicenza
59 CARLO RICCARDI Rivoli Torino

21.09.1929

La nota, con il relativo elenco allegato, fu esaminata dalla Sezione II, della Direzione Generale della P.S., Divisione Affari Generali e Riservati e messa all'attenzione del Capo della Polizia Dott. Arturo Bocchini , che a sua volta la sottopose al Capo del governo e Ministro dell'Interno S.E. Benito Mussolini, che suggerì approfondimenti ulteriori con particolari accurate indagini.
Con la ministeriale N° 442/41732 data 21 settembre 1929, dove si allegava anche l'elenco sequestrato dalle Autorità di P.S. di Torino al Cuminetti, si diede corso alla ricerca di possibili “cospiratori dell'ordine nazionale”, in quanto questi insoliti “cospiratori” erano ritenuti tali dal solo fatto che essi erano lettori di stampa estera contenente “… apprezzamenti contrari all' ordine nazionale … “ .
La nota qui riferita, rintracciabile anch'essa, nel volume “Intolleranza Religiosa alle Soglie del Duemila , op. cit. pagg . 248-249”, fu indirizzata a 17 prefetture e all' Alto Commissario di Napoli come di seguito è esposto.

“Alle LL.EE. I PREFETTI DI :
GENOVA – MESSINA – TERAMO –POTENZA – SONDRIO – AQUILA – BENEVENTO – SIRACUSA – MATERA – VICENZA – ASCOLI – AVELLINO – FOGGIA – PALERMO – FIRENZE – RAVENNA – BARI-
ALTO COMMISSARIO NAPOLI .

Esiste con sede a Brooklyn una “Associazione internazionale studenti biblici” la quale ha carattere protestante, ma è sfavorevolmente conosciuta anche negli stessi ambienti protestanti che la giudicano una speculazione e pubblicamente la sconfessano.
Detta associazione ha propaggini in Italia e ha per giornale Ufficiale la “Torre di Guardia”, giornale di cui è vietata la introduzione nel Regno.
Per opportuna notizia si trasmette all' E.V. copia dell'elenco di coloro i quali erano abbonati al periodico “Torre di Guardia”, e si prega di fornire informazioni sul loro conto e sull'attività dell' Associazione in cotesta provincia, comunicando anche qualsiasi altra notizia.
PEL MINISTRO”

Prima di affrontare tutti i vari rapporti in risposta alla ministeriale sopra citata, delle 17 Prefetture e dell'Alto Commissario di Napoli, sulle indagini da queste ultime condotte per competenza nelle loro rispettive zone, c'è da rilevare un' importante nota della Prefettura di Ascoli Piceno, che da tempo teneva sotto controllo lo Studente Biblico Domenico Mazzoni, circa due lettere intercettate e poi censurate nell' ufficio postale di S. Elpidio a Mare, speditogli dal Cuminetti dove quest'ultimo lo informava sulla “persecuzione” messa in atto (forse dalla stesse Autorità di P.S.) nei confronti di Visani Teresa residente a Marrani (FI), commentava la “visita” della polizia fatta allo stesso Mazzoni, prima del 23 maggio 1929 e del relativo sequestro di “varia letteratura” operato a Pinerolo nella sede dell'ufficio italiano della W.T.S., del fatto che tutta la stampa W.T.S. era stata proibita sia in relazione alla sua circolazione che alla distribuzione della stessa in tutta la nazione, inoltre del fatto che fratelli in altre zone del Regno avessero anche loro avuto problemi con le locali autorità .

Le lettere, la prima data 19.9.1929 e la seconda settembre 1929, qui riportate integralmente, allegate alla lettera di trasmissione della Prefettura di Ascoli, erano del seguente tenore.

“WATCH TOWER & TRACT SOCIETY, BROOKLYN N.Y., U.S.A. 18 CONCORD ST., 33 FILIALI.
TORRE DI GUARDIA – SOCIETA' BIBBIE E TRATTATI, Via Silvio Pellico 11 Pinerolo,
Istituita per lo studio e la diffusione delle Verità Bibliche.
Pinerolo 19/9/1929

Carissimo fratello Domenico Mazzoni e famiglia;
Che consolazioni del Signore non vi vengano mai meno. La vostra cara ultima è ancora qui davanti a noi e siccome abbiamo il piacere di avere fra noi qualche giorno il caro fratello Marcello Martinelli, gli abbiamo ceduto l'incarico di rispondere a diverse lettere che sono qui che aspettano di essere risposte, visto che noi non possiamo assolutamente arrivare a tutto.
Ci duole assai che la nostra corrispondenza debba essere così diradata visto che ormai non ci viene lasciato più altro per tenerci in comunicazione gli uni con gli altri, ma pure questa è indubbiamente una prova che viene permessa per provare la nostra fede e costanza. Possiamo venire isolati da tutto e da tutti, ma non dal Signore e questo dovrebbe costituire la nostra forza. Saprete già che anche la cara sorella Teresina Visani si trova da qualche mese qui in mezzo a noi dopo essere stata alquanto perseguitata dalla progenie del serpente. Non mi dilungo per questa volta, abbiate soltanto i più fraterni saluti di tutti noi nella speranza che vi trovate bene coi vostri cari bimbi. Per grazia, vostro in lui Remigio Cuminetti.”

 

“SEDE PRINCIPALE WATCH TOWER BIBLE & TRACT SOCIETY BROOKLYN N.Y. USA 18 CONCORD ST. -
TORRE DI GUARDIA SOCIETA' BIBBIA E TRATTATI Via Silvio Pellico N° 11
Pinerolo - 33 Filiali - Istituita per lo studio e la diffusione delle Verità Bibliche. Pinerolo settembre 1929,

Carissimo fratello nell'amore di Dio e di Cristo Gesù, Non ti sorprenderai caro fratello, se abbiamo lasciato passare un così lungo tempo senza darti nessuna notizia di noi e di quanto trascorro nel Campo del Signore. La tua ultima del 23 Maggio scorso sta ancora qui intatta e ne leggiamo le buone notizie che tutta la tua famiglia sta bene di salute fisica e spirituale e di questo si possiamo assicurare che il Signore disponga tutte le cose per il nostro bene sapendo che tutte le esperienze che facciamo, anche se amare e dolorose, possono essere di vantaggio per la salute migliore e per la gloria del suo nome.
Apprendiamo come siete stati visitati dalla polizia sequestrandoti diversa letteratura. Questo ci duole pure a noi , pur tuttavia non vi è ragione di perdersi di animo, sapendo che la verità del Signore è sempre stata, in tutti i paesi, severamente maltrattata e tutti quelli che l'hanno difesa hanno sopportato ogni tipo di persecuzioni. Da altre parti dell'Italia ci giunse simili notizia di sequestri in casa di diversi fratelli ed anche qui a Pinerolo non siamo stati esenti da tali visite. Tutte le TORRI DI GUARDIA che si teneva in riserbo, ci sono state sequestrate dalla polizia oltrepiù ci divietano severamente di circolare nessuna letteratura dell' As/In.S.B. la quale letteratura è stata classificata fra tutta l'atra proibita nel Regno d'Italia.
Vedremo ora il Signore opererà inverso noi, intanto stiamo aspettando e non possiamo far altro che incitarci gli uni gli altri a voler perseverare nella fede e cercando di tener viva nei cuori la fiaccola dell'amore per la verità, e di fare tutto ciò che le nostre mani trovano a fare per il bene dei fratelli e del prossimo. Dall'America ci giungerà qualche suggerimento in riguardo avendo fatto noto questi fatti. Per ora è necessario star bene in guardia, non per la paura della prigione, ma per non veder portare via tutta la letteratura che si trova in questo deposito. Preferiamo mantenersi nella via della prudenza in attesa dei provvedimenti del Signore sapendo di certo che Egli a suo tempo giusto, saprà togliere ogni sbarra d'innanzi e portare in trionfo la sua verità. Ringraziamo tanto per la gentile fotografia dei tuoi con tua moglie e
famiglia. Se le condizioni dovessero cambiare o se ci pervenisse qualche consiglio da Brooklyn N.Y. sarà nostro dovere informarti, onde tu possa essere al corrente. Altro non facciamo che salutarti fraternamente con tua moglie e famiglia.
Anche le care sorelle Fanny, Allina, Teresina Visani e da Marcello M. ricevi gli stessi saluti e mi dico per tuo conservo nella grazia. Remigio Cuminetti.”

27.09.1929

La prima Prefettura , che risponderà con data 27.09.1929, alla nota Ministeriale N° 442/41732, del 21.09.1929, solo appena sei giorni dalla data d'invio (che contando i tempi di spedizione e di ricezione intercorsi, si stima ancora meno di sei giorni), con la quale si autorizzava le varie autorità in indirizzo ad approfondite indagini sugli Studenti Biblici nella nazione, fu quella di Sondrio. La prefettizia, composta da un solo foglio dattiloscritto, forniva un'elenco (ripetitivo dell'elenco ministeriale) degli abbonati in Castione Andevenno, relativi ai nominativi numero 7, 8, 9, 10,12,13, 22, 11. La nota brevemente recitava :

“R. Prefettura di Sondrio Sondrio 27 settembre 1929
Oggetto : Associazione internazionale studenti biblici.
All' On. Ministero dell'Interno - Direzione Generale Polizia - Divisione Affari Generali e Riservati - Roma

Pregiami informare codesto On. Ministero che tutte le persone di questa provincia indicate nell'elenco accluso alla lettera cui si risponde, e ciò:
Martinelli Umberto Marcello, Negri Emilio, Negri Domenico, Balestra Celeste, Buccellati Giovanni, Zucchi Pasquale, Tuia Maria, Marcolini Faustino, risultano di buona condotta morale e politica e non s'interessano di politica.
Qualche copia dell'opuscolo “Torre di Guardia” è stata ricevuta a Marcolini Faustino, persona di cultura limitata, che non da indicare da chi gli opuscoli in parola gli siano stati inviati. L'associazione internazionale studenti biblici in questa provincia è quasi completamente sconosciuta e la sua attività si è limitata, per ora, all'invio di qualche copia dell'opuscolo “Torre di Guardia”.
IL PREFETTO”

29.09.1929

La Prefettura di Vicenza con nota del 29.09.1929, risponderà con una precisa e ricca, seppur concisa lettera, indirizzata al Ministero dell'interno, su tre studenti biblici abbonati alla rivista, che già erano tenuti sotto controllo nella relativa provincio e che corrispondono ai numeri 24, 36 e 58 dell'elenco relativi ai nominativi : Bertolotto Giuseppe, Finozzi Giuseppe e Predebon Romano.
Mentre la Prefettura di Potenza darà notizia, con stessa data, riguardo al numero 6 del citato elenco corrispondente all'Avv. Ravizza Michele.
La celerità delle risposta fornite, indica senza ombra di dubbio, come gà precedentemente accennato, che gia da tempo le autorità avevano raccolte informazioni sui Studenti Biblici anche in altre zone dell'Italia e non solo a Pinerolo e Ascoli Piceno o Sondri dove essi erono maggiormente noti o perché più numerosi che altrove. Essi erano tenenti costantemente sotto assiduo controllo, quindi NON è pensabile che le Autorità si siano documentati all'ultim'ora e solo dietro l' invito della ministeriale richiamata.
La prima nota, composta da due pagine dattiloscritte, che il Compendio pubblica, è quella fornitoci della Prefettura di Vicenza, di seguito essa è riproposta per l'utilità e l'approfondimento della ricerca.

“Reale Prefettura di Vicenza Vicenza 29. 09. 1929
On. MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione Generale della Pubblica Sicurezza - Divisione Affari Generali e Riservati - Sezione Seconda - Roma
Oggetto : “Torre di Guardia” – Giornale Ufficiale della “Associazione internazionale studenti biblici”

In relazione alla nota di codesto on. Ministero n° 442/41732 del 21 andante, pregiami comunicare le seguenti informazioni sul conto dei sottoindicati abbonati al periodico “Torre di Guardia”, di cui è vietata la introduzione e circolazione nel Regno:
1)  Bertolotto Giuseppe ……..
E' di buona condotta morale e politica, immune da precedenti penali. In una perquisizione domiciliare eseguitagli sono state rinvenute n° 5 copie della rivista in questione, alla quale ha dichiarato di essere abbonato sin dal 1917 (anno in cui riprese la stampa italiana della Torre di Vedetta, vedi cap. I, nda) , epoca in cui risiedeva negli Stati Uniti d'America per ragioni di lavoro.

2) Finozzi Giuseppe ………..
E' pure di buona condotta morale e politica, senza precedenti o pendenze penali. In una perquisizione eseguita dall'Arma sono state rinvenute e sequestrate n° 5 copie della predetta rivista ed un opuscoletto intitolato “Un Governo desiderabile”, edito dalla Associazione internazionale studenti della Bibbia con sede in Pinerolo in via Silvio Pellico n° 11. Il Finozzi ha dichiarato di essere abbonato da circa 10 anni alla ripetuta rivista mensile, che gli veniva inviata dalla nominata Associazione di Pinerolo.

3) Predebon Romano Vittorio …….
Quest'ultimo è di buona condotta morale, ma di idee antifasciste, benchè non abbia mai svolto alcuna attività di propaganda, né dato luogo a rimarchi con la sua condotta politica.
E' persona poco socievole, di scarsissima istruzione, e che tuttavia pretende di essere profondo conoscitore delle dottrine protestanti. Non è però da considerarsi elemento pericoloso nei riguardi dell'ordine nazionale.
L'arma di Asiago ha rinvenuto e sequestrato nell'abitazione del Predebon n° 52 fascicoli della rivista in questione, che gli veniva spedita dalla filiale di Pinerolo dell'Associazione in oggetto.
Ha inoltre rinvenuto i seguenti opuscoli: “Il divino piano dell'età”, “I milioni ora viventi non morranno”, “Il mondo in distretta, Perché?”, “Conforto per il popolo”, “Arpa di Dio”, editi dalla stessa filiale di Pinerolo.
Ho disposto il sequestro di detti volumi in via amministrativa ed ho comunicato tali risultanze alla Prefettura di Torino per opportuna notizia e per gli eventuali provvedimenti del caso.
Non consta finora che l' Associazione in oggetto svolga alcuna attività in questa Provincia, ma, ad ogni modo, ho disposto nuovi accertamenti e riservami far seguito in caso di risultanze positive.
IL PREFETTO”

La nota della Prefettura di Potenza è brevissima, composta solo da quattro righe dattiloscritte, che informava sull'abbonato numero 6 dell'elenco, Michele Ravizza, un avvocato della città .
La prefettizia, era così abbozzata :

“R. Prefettura di Potenza Potenza 29 settembre 1929
Oggetto: Associazione internazionale studenti biblici.
On.le Ministero dell'Interno – Drezione Generale P.S. – Divisione Aff. Gen. e Riservati – Roma

Con riferimento alla nota N. 442/41732 del 21 corrente partecipo a codesto On/le Ministero che l'Avv/to Michele Ravizza è deceduto in questo capoluogo il 21 Gennaio c.a.. In questa Provincia risulta completamente sconosciuta l'associazione Internazionale studenti biblici.
IL PREFETTO”

10.10.1929

La Regia Prefettura di Teramo, in data 10 ottobre 1929, risponde alla nota Ministeriale N° 442/41732, del 21.09.1929, indicando così la situazione nella locale provincia su tutto ciò che riguardava gli abbonati alla rivista la Torre di Guardia corrispondenti ai numeri 51, 52 e 5 dell'elenco:

“R. Prefettura di Teramo Teramo 10 0ttobre 1929
Oggetto: Associazione Nazionale (sic!) studenti Biblici
On. Ministero dell'Interno Direzione Generale della P.S. - Divisione Affari Generali e Riservati - Roma
In relazione al foglio sopradistinto (Risposta a nota 21.9.1929 n° 442/41732, nda) , si riferisce che le sottonotate persone sono tutti di buona condotta morale e politica e di sentimenti favorevoli al Regime.
Esse professano idee religiose protestanti e fanno parte della “ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE STUDENTI BIBLICI” .
Sono Abbonate al giornale “La Torre di Guardia” ma non ne ricevono più alcuna copia poiché il periodico viene di volta in volta sequestrato
(non in rosso nell'originale, nda).
L'Associazione, in Roseto degli Abruzzi, non esplica nessuna attività, dato che il numero degli iscritti è molto limitato. 1° PETRELLA Luigi ………., residente a Roseto degli Abruzzi. 2° DI MARCO Giosafat ………, residente a Roseto degli Abruzzi. 3° DI MARCO Caterina ………., residente a Roseto degli Abruzzi.
IL PREFETTO “

24.10.1929

In data 24 ottobre 1929 e la volta della risposta della Prefettura di Firenze, sull'abbonata Visoni Emma, Visoni Teresa e Dorina Tantini, rispettivamente i numeri 35, 47 e 46 dell'elenco ministeriale.
La nota oltre a fare sapere …. , specificava meglio anagraficamente i nomi mal copiati dagli impiegati della Prefettura di Torino prima e da quelli della Divisione Genetale di P.S. a Roma.
La nota sinteticamente recitava:

R. Prefettura di Firenze 24 ottobre 1929 anno VII E.F.
On/le Ministero dell'Interno - Direzione Generale della P.S. – Divisione Affari Gen/li e Riservati - Roma
Oggetto: Associazione Internazionale Studenti Biblici.

In risposta alla nota ministeriale sopra distinta, pregiami riferire che in questa provincia non esistono propaggini dell'Associazione in oggetto. Le persone indicate nell'elenco trasmesso da codesto On/le Ministero e cioè: EMMA GIUDICI nei VISANI , BENERECETTI TERESA vedova VISANI, residenti in Marrani, entrambe religiose protestante, risultano di buona condotta in genere.
Così dicasi per BELLINI DOROTEA nei TANTINI, qui abitante in via ……; quest'ultima è iscritta all' Esercito della Salvezza.
IL PREFETTO”

26.10.1929

Importante resta in questa data, il documento inviato dal Consolato Generale d'Italia a New York, in risposta alla relativa richiesta della ministeriale del 27 luglio 1929, dove si chiedeva all'ufficio consolare, specifiche e particolari notizie sulla Watch Tower, sull' I.B.S.A. , nonché sull'italo-americano De Cecca Giovanni responsabile dell'ufficio W.T.S. che curava gli “interessi” della lingua italiana negli Usa e in Italia, ma anche relative al Mazzoni Domenico residente in Canada.

La lettera consolare, riferiva:

“Consolato Generale d'Italia New York 26 ottobre 1929 anno VII
Ufficio Riservato
R. Ministero Affari Esteri DIE. Uff. V Roma
e. p. c. R. Ambasciata d' Italia - R. Ministero dell'Interno – Dir. Gen. della P.S. - Roma

Signor Ministro:
In relazione al dispaccio N 44177/584 in data 27 luglio u.s. mi onoro di riferire all' E.V. che l' “international bible association” (associazione internazionale della bibbia) è una nuova setta religiosa fondata a Londra dall'ex giudice J. F. Rutherford insieme ad un gruppo di pastori protestanti i quali credono in una seconda venuta di Cristo sulla terra. Non ha carattere politico, ma in qualche occasione ha mostrato di non essere favorevole al Fascismo.
Il rappresentante italiano qui di detta associazione, che ha una sede in Brooklyn al N. 117 Adams St. è certo Di Cecca Giovanni d'anni 35 circa originario di Calitri. Egli è il corrispondenza col noto Cuminetti Remigio, residente in Pinerolo ove avrebbe fatto stampare il manifesto di cui unisco copia dal titolo “un appello alle potenze del mondo”, che è la traduzione d'un discorso tenuto dal sunnominato ex giudice Rutherford ad una convenzione generale tenuta nel maggio scorso a Londra (sic!) .
Unisco anche, per opportuna conoscenza, una copia della traduzione d'un libro dello stesso Rutherford “Creation”.
Sul conto infine del nominato Mazzoni Domenico, il R. Consolato Generale di Ottawa mi ha inviato il seguente rapporto:

“Mazzoni Domenico ………, dimorò a Sault Ste. Marie, (Ontario) Canada, al numero 651 Superior Street, ora Quenn Street West, lavorando presso la Spanish Pulp Mills and Paper Company. Egli è ricordato come un buon operaio, di condotta irreprensibile dal punto di vista morale. La sua condotta politica lasciò invece a desiderare egli era noto per professare idee sovversive. Non risulta che egli fosse però iscritto a nessuna organizzazione sovversiva”. Con profondo ossequio.
IL CONSOLE GENERALE”

28.10.1929

La Regia Prefettura di Benevento compì il suo obbligo in data 28 ottobre 1929. La risposta formale e burocratica, alla nota ministeriale raggruppava i numeri 17, 18 e 19 della lista, tutti residenti in Pietrelcina. La striminzita e laconica nota, che data un anno avanti rispetto alla reale data dell' Era Fascista (potenza di un' Era d' Arditi), recita:

“R. Prefettura di Benevento Benevento 28 ottobre 1929 VIII
On/le Ministero dell'Interno - Direzione Generale della P.S. Roma

In questa Provincia non viene svolta alcuna attività da parte della “Associazione Internazionale Studenti biblici” né risulta vi venga diffuso il giornale di propaganda la “Torre di Guardia”.

Informo inoltre che Michele Cavalluzzo …, Antonio Cavalluzzo…, ed Antonio Di Lairo (sic!, era Di Iairo, nda) …, tutti da Pietrelcina, in questa Provincia, indicati nell'elenco alligato alla circolare suindicata, risultano di regolare condotta in genere, ed a quanto si è potuto rilevare, non hanno ricevuto alcun numero del suddetto periodico.
IL PREFETTO”

01.11.1929

L' 11 novembre 1929, risponde la Prefettura di Bari su alcune informazioni richieste per il Detona (sic!) Filippo “componente di diritto” numero 55, della fatidica nota ministeriale, già al Compendio noto sin dal capitolo IV. A mano in calce alla presente nota, vi è scritto a mano, da funzionari della Direzione Generale di P.S. : “Sollecitare (per la risposta) le Prefetture di: Genova, Messina, Aquila, Siracusa, Avellino, Palermo Ravenna e Napoli, riguardo a risposta a nota N° 442/41732 – Oggetto: Associazione Internazionale Studenti Biblici, lì 12.11.1929. La prefettizia in oggetto così recitava:

“R: Prefettura di Bari Bari 1° novembre 1929 Anno VIII
On. Ministero dell' Interno - Direzione Generale di p.s. - Div. Aff. Generali e Riservati - Roma
Oggetto: Associazione internazionali studenti biblici.

Dalle indagini eseguite, non è risultato che l 'Associazione internazionale studenti biblici abbia aderenti in questa provincia, dove non giungono neppure copie del giornale “torre di Guardia”, organo di detta Associazione.
Il De Toma, compreso nell'elenco degli abbonamenti, è stato identificato per De Toma Filippo …., egli risulta di buona condotta morale e politica. E' seguace della religione protestante e in passato fu abbonato al periodico “Torre di Guardia”, ma da oltre un anno ha rinunziato all'abbonamento.
IL PREFETTO”

05.11.1929

La Prefettura di Genova, intanto rispondeva con data 5 novembre sul nominativo numero 1, tale Napoli Luigi nativo di Serra Riccò (GE), il quale entrò in contatto con gli studenti Biblici in Germania dove era emigrato per motivo di lavoro, alcuni anni prima. Nella stessa prefettizia si diceva:

“R. Prefettura di Genova Genova 5 novembre 1929
On/le Ministero dell' Interno - Direzione Generale della P.S. Affari Generali e Riservati - Roma

In relazione alla nota 21 settembre p.p. N. 442/41732, pregiami comunicare che dalle indagini esperite a Genova e dintorni non risulta vi sia qui alcuna sezione dell'Associazione Internazionale “STUDENTI BIBLICI” con sede in Brooklyn ed a carattere protestante. La rivista “TORRE DI GUARDIA” organo dell' Associazione stessa, è sconosciuta a Genova e viene diretta soltanto al NAPOLI Luigi indicato nell'elenco trasmessomi con la nota predetta.
Il rappresentante di detta Associazione per l'Italia risulta essere certo ANNINETTI (sic!; è Cuminetti, nda) Remigio, dimorante in Pinerolo, Via Siolvio Pellico 11, negoziante in ferramenta (sic!) il quale, conoscendo il nominato NAPOLI Luigi Leonardo …, negoziante di sementi e ceste in Pontedecimo in Via Vittorio Emanuele 52, per avere entrambi dimorato per vari anni in Germania, ove la predetta associazione avrebbe varie sezioni e molti seguaci, gli spedisce la rivista suddetta per propaganda.
Il NAPOLI Luigi risulta di regolare condotta morale e politica; e non consta abbia mai svolta propaganda sovversiva. Si dimostra ossequiente verso il Regime.
IL PREFETTO”

12.11.1929

La Prefettura di Palermo risponde in data 12 novembre, limitatamente alla presenza degli Studenti Biblici nella locale provincia, dove operavano sia il Di Bella Giuseppe che il Benincasa Pietro, citati ai relativi numeri 32 e 57 del citato elenco.
La prefettizia, “per dovere d'ufficio”, comunicava:

“R. Prefettura di Palermo 12 novembre 1929 anno VIII
On. Ministero dell' Interno Direz. Gen. P.S. - Div. Aff. Gen. e Ris. Sez. II - Roma
Oggetto: Associazione internazionale studenti biblici.

In risposta alla nota del 21 settembre u.s. pregiami significare a codesto On. Ministero che dalle indagini fatte esperire non è risultato che l' Associazione internazionale studenti biblici svolga, od abbia svolto, attività nell'ambito di questa Provincia.
I nominativi Di Bella Giuseppe …, e Benincasa Pietro …, contadini, i quali sono compresi nell'elenco che erano abbonati al periodico “Torre di Guardia” – organo ufficiale della predetta associazione – risultano di regolare condotta morale e politica e non hanno precedenti negli atti della locale Questura.
I medesimi dimorarono per molti anni in America, dove avrebbero appreso delle teorie evangeliste, che seguono tuttora per fanatismo.
Vuolsi che ricevano libri evangelici dell'america e da qualche altra città di Italia ma in quantità limitata ai loro bisogni.
Il Di Bella ed i Benincasa non fanno parte di alcuna organizzazione locale e sono da ritenersi apolitici.
IL PREFETTO”

13.11.1929

La nota datata 13 novembre 1929, proviene dalla Prefettura di Siracusa, riguardava informazioni circa Gibilisco Giuseppe, numero 20 dell' elenco abbonati. La breve lettera sintetizzava:

“R. Prefettura di Siracusa 13 novembre 1929 Anno VIII
On. Ministero degli Interni - Direz. Gen. P.S. - Div. A.G.R. Sez. 2^ - Roma
Oggetto: Giornale “Torre di Guardia” - Informazioni sul conto di Gibilisco Giuseppe… .

Gibilisco Giuseppe …., nato a Floridia il …., domiciliato a Siracusa Via …, risulta di regolare condotta in genere. Non si occupa di politica è non risulta professi sentimenti avversi al Regime.
Non risulta che l “Associazione internazionali studenti biblici” abbia svolta o svolga attività in questa provincia.
IL PREFETTO”


14.11.1929

L‘ Alto Commissariato per la Città di Napoli, risponderà con nota, il 14 novembre 1929, per l'area di sua competenza e riguardo ai numeri 38 e 39 dell'elenco, il Guadagno Carmine (ìl quale risulterà essere sconosciuto nella città partenopea) e il Maurelli Antonio, fratello del Maurelli Giuseppe quest'ultimo al Compendio già noto nel Capitolo IV per la sua presenza quale delegato alla prima Assemblea italiana degli Studenti Biblici a Pinerolo nel 1925, egli risiedeva già da tempo negli Usa, da dove presumibilmente abbonò il fratello alla rivista “La Torre di Guardia”. La nota così sintetizzava l'indagine ivi condotta:

“Alto Commissariato per la Citta di Napoli Napoli 14.11.1929 Anno VIII°
On/le Ministero Interni Direzione Generale P.S. Divis. Affari Gen. Ris. Sez. II Roma
Oggetto: Associazione Internazionale Studenti biblici

In relazione alla Ministeriale N° 442/41732 del 21 settembre decorso, comunico che l' “Associazione internazionale studenti biblici” con sede a Brocklyn non risulta abbia propaggini in questa Provincia, né comunque vi abbia mai svolta alcuna attività.
Mentre Carmine Guadagno di cui all'elenco accluso alla predetta Ministeriale, risulta qui affatto sconosciuto, l' Antonio Maurelli è stato identificato per Maurelli Antonio …, nato e domiciliato in contrada Piano del Principe di S. Giuseppe Vesuviano il quale non è abbonato al giornale ufficiale, della predetta associazione, “Torre di Guardia”, periodico, però, che gli perveniva pel passato, da suo fratello Giuseppe, residente a New Jork dal 1926.
Egli risulta di buona condotta morale e politica ed avendo scarsa cultura letteraria non si ritiene capace di poter esplicare attività per l'associazione internazionale studenti biblici.
Anche il Maurelli Giuseppe fino al suo espatrio serbò qui buona condotta morale e politica.
L' ALTO COMMISSARIO”

15.11.1929

Il 15 novembre 1929 è datata la risposta della Prefettura dell'Aquila alla richiesta ministeriale, per i nominativi relativi ai numeri 50, 57, 14 e 27 dell'elenco, riferito al Pizzoferrato Vincenzo, al D'Angelo Vincenzo, al Di Benedetto Nicola e al Profeta Vito.

C'è qui ora da evidenziare un particolare interessante, trovato nella b. 5 del fondo G 1 in ACS, busta che qui si riporta quasi nella sua completa totalità, come già all'inizio osservato, dove è stata rinvenuta una “ piccola busta postale” che solitamente il De Cecca Giovanni usava per inviare una sua foto (la foto in questione dello stesso, è esposta nel Primo Capitolo del Compendio, gentilmente concessa allo studio dai Testimoni di Geova D'Angelo Rocco e Tiziano) ai vari fratelli residenti in Italia.
Sulla “piccola busta postale”, da un lato si legge: Sig. Cuminetti Remigio (al quale era stato precedentemente inviato), sicuramente dentro una busta da lettera più grande, e dall'altro lato era stato scritto con la macchina da scrivere dal De Cecca : Una Bibbia Comune un Divino Piano dell' Età - Una copia di ciascuno opuscoli che potete mandare secondo la legge. Mettere a conto mio. G. De Cecca. (La busta piccola conteneva una foto del De Cecca)
L'intestazione del destinatario era tale: Sig. V Nicola, Presso Ersilia Iocca-Tuccella CASTEL – DEL – MONTE Pov. Aquila , zona limitrofa ad Ofena, paese conosciuto nel IV Capitolo perché visitato dal Cuminetti, e luogo prossimo, dove risiedeva il Di Benedetto Nicola. Ciò ad indicare ancora l'interessamento della fede nel 1929 in questa particolare zona dell'aquilano rimasta particolarmente impressa nella relazione del Cuminetti del 1925.
La nota della Prefettura dell'Aquila, tra l'altro diceva:

“R. Prefettura di Aquila L'Aquila 15 novembre 1929 Anno VIII
Oggetto: Associazione internazionale studenti biblici.
ON.LE MINISTERO DELL'INTERNO - Direzione Generale della Pubblica Sicurezza Roma

In relazione alla lettera alla quale rispondo, mi pregio riferire che l' Associazione internazionale studenti biblici, non svolge in questa provincia alcuna attività.
Di seguito comunico le informazioni richieste sul conto di coloro che erano abbonati al periodico “Torre di Guardia” : 1°) Vincenzo PIZZOFERRATO …, NATO A Pratola Peligna … , ivi residente, contadino, è di buona condotta morale e politica, senza precedenti né pendenze penali. Ha frequentato le scuole elementari. Non è iscritto al P. N. F., ma professa idee contrarie al Regime. Professa la religione evangelica, ma non svolge alcuna propaganda in favore d'essa. 2°) Vincenzo D'ANGELO …, residente in America, è di buona condotta morale e politica, senza precedenti né pendenze penali. Non è iscritto al P. N. F. e non svolge attività sovversiva. In Patria professava la religione evangelica. 3°) Nicola DI BENEDETTO …, nato ad Ofena, dove domicilia…, agricoltore, di religione protestante, è di buona condotta morale. Non è iscritto al P. N. F. . Nel 1919-1920 e 21 militò nel partito socialista, ma non svolse alcuna attività a prò di partiti sovversivi. Da tale epoca non ha dato più luogo a ridire sul suo conto e perciò la sua condotta politica può dirsi buona. 4°) Profeta Vito …, a S. Benedetto dei Marsi, agricoltore, ivi residente e domiciliato, di religione protestante, professa principi socialisti, però di fede evangelica, è persona di buona condotta morale e politica, senza precedenti né pendenze penali e è abbonato alla rivista di cui sopra sovversiva. Egli si mantiene in buoni rapporti con il parroco cattolico del luogo. E' di scarsa cultura … .
IL PREFETTO”

16.11.1929

La Prefettura di Genova, in data 16.11.1929, per la seconda volta dopo la nota inviata con data 5 novembre 1929, risponde al sollecito del Ministero dell' Interno sul nominativo numero 1, tale Napoli Luigi nativo di Serra Riccò (GE), il quale entrò in contatto con gli studenti Biblici in Germania dove egli era emigrato per motivo di lavoro, alcuni anni prima. Nella stessa prefettizia si rileggerà:

“R. Prefettura di Genova Genova 16 novembre 1929 Anno VIII°
On/le Ministero dell' Interno - Direzione Generale della P.S. Affari Generali e Riservati - Roma

Alla nota di codesto On/le Ministero in data 21 settembre pp.N. 442-41732, sollecitata con altra in data 12 corrente N. 442-46606 fu risposto con foglio 5 corrente pari numero, che qui appresso, per ogni buon fine trascivo:
In relazione alla nota 21 settembre p.p. N. 442/41732, pregiami comunicare che dalle indagini esperite a Genova e dintorni non risulta vi sia qui alcuna sezione dell'Associazione Internazionale “STUDENTI BIBLICI” con sede in Brooklyn ed a carattere protestante. La rivista “TORRE DI GUARDIA” organo dell' Associazione stessa, è sconosciuta a Genova e viene diretta soltanto al NAPOLI Luigi indicato nell'elenco trasmessomi con la nota predetta.
Il rappresentante di detta Associazione per l'Italia risulta essere certo ANNINETTI (sic!; è Cuminetti, nda) Remigio, dimorante in Pinerolo, Via Siolvio Pellico 11, negoziante in ferramenta (sic!) il quale, conoscendo il nominato NAPOLI Luigi Leonardo …, negoziante di sementi e ceste in Pontedecimo in Via Vittorio Emanuele 52, per avere entrambi dimorato per vari anni in Germania, ove la predetta associazione avrebbe varie sezioni e molti seguaci, gli spedisce la rivista suddetta per propaganda.
Il NAPOLI Luigi risulta di regolare condotta morale e politica; e non consta abbia mai svolta propaganda sovversiva. Si dimostra ossequiente verso il Regime.
IL PREFETTO”

18.11.1929

La nota in pari data inviata, è quella relativa alla Prefettura di Foggia, che in una breve e sintetica lettera, circostanziava così rispettivamente alcune missive spedite dalla W.T.S. agli studenti biblici relativi ai numeri 30, Doria Salvatore, 31 Chieti Michele dell'elenco abbonati. S' inserisce anche nella prefettizia un breve brano, tra l'altro interessantissimo , della lettera del Cuminetti Remigio, inviato al Doria Salvatore, circa i vari sequestri che le autorità operavano contro la loro stampa e la possibilità ( oggi sappiamo ciò essere stata assai remota forse solo sperata e neanche presa troppo sul serio) di un intervento diretto, proposto ad hoc, quindi ufficiale della W.T.S. presso funzionari ed istituzioni a livello Governativo nella nazione (sul problema, si tornerà sopra, anche in relazione ad uno scambio di corrispondenza rintracciata in ACS, fra il De Cecca e il Cuminetti, che trattava l'argomento in questione ). La nota recitava:

“R. Prefettura di Foggia Foggia 18 novembre 1929 Anno VIII°
On/le Ministero dell'Interno - Direzione Generale della P.S. - Divisione Affari Generali e Riservati Roma - e per conoscenza A S.E. il PREFETTO di TORINO

Oggetto: Associazione internazionale studenti biblici.

In relazione alla circolare ministeriale del 21 settembre scorso n° 442/41732, informo che sono state sequestrate in Cerignola 7 copie del periodico “Torre di Guardia” compreso nell'elenco n° 32 delle pubblicazioni delle quali è vietata la introduzione e la circolazione nel Regno, pervenute a mezzo posta ai nominativi indicati nell'elenco annesso alla suddetta circolare.
Rimetto per conoscenza due lettere, non recapitate, spedite dal Dipartimento italiano della “The Watch Tower” di Brooklyn, agli abbonati del periodico suindicato, Doria Salvatore e Chieti Michele (questa lettera è stata pubblicata integralmente nel capitolo V del Compendio, nda) di Cerignola, dal cui contenuto, essenzialmente di propaganda evangelica, si rileva l'accenno al sequestro del giornale ufficiale dell'Associazione.
Credo opportuno infine trascrivere il significativo brano di una lettera spedita da Pinerolo da tal Remigio al suddetto Doria scritta su foglio intestato : “ Torre di Guardia – Via Silvio Pellico N° 11 – Pinerolo ” :
“ “ “ Siamo sempre minacciati di un sequestro totale della letteratura se moviamo soltanto un dito, e perciò noi pensiamo che sarebbe quasi il caso di rimandare tutti i libri all'estero, e poi una volta levato quello spauracchio dalle mani del nemico, rendere più liberamente testimonianza a voce, come facevano gli apostoli e i primi discepoli; e se vorranno ancora imporci il silenzio, risponderemo come rispondevano loro cioè : “ Credete voi che egli sia più conveniente ubbidire agli uomini anziché a Dio ? “ Ma ancora qui noi non possiamo muovere nulla se la cosa non viene deliberata dal centro, cioè da Brooklyn o da Berna, i quali sono edotti delle circostanze nostre. Sappiamo che viene proibito ai fratelli di ricevere la “ Torre di Guardia “. Ma abbiamo piena fiducia che questo impedimento verrà rimosso, mediante qualche pratica che i nostri fratelli d'oltre Oceano faranno forse attraverso ambasciatori per far meglio conoscere chi sono gli studenti della Bibbia e qual è la loro missione. “ “ “
IL PREFETTO”

19.11.1929

Interessante è la nota della Prefettura di Avellino datata 19 novembre 1929, in risposta alla ministeriale, sull'indagato di turno, il numero 29, Simonelli Gennaro. Se non altro perché la nota allega ben due lettere del Cuminetti, spedito al Simonelli (dove oltre alla firma di quest'ultimo vi è in calce anche un breve saluto e firma di Olimpio E. Rosselli, “…un colpoltore studente biblico” , il quale operava saltuariamente in Italia, poiché per ragioni di “licenze non concesse al medesimo dalle delle Autorità italiane per distribuire la stampa WTS” lavorava prevalentemente in Francia, sia tra gruppi di emigrati in lingua italiana, che tra i locali francesi), sequestratogli dietro questa particolare indagine. La prima lettera è data 29 giugno 1928, mentre la seconda è datata 21 maggio 1929.
Di seguito, sia la prefettizia che le lettere del Cuminetti sono integralmente citate.

“ R. Prefettura di Avellino Avellino 19 novembre 1929 Anno VIII°
Oggetto: “Associazione internazionale studenti biblici” Simonelli Gennaro … .
On/le Ministero dell' Interno - Direzione Generale della P.S. - Divisione A.G.R. Sezione II^ Roma

Simonelli Gennaro, abbonato al periodico “Torre di Guardia”, di cui è vietata l' introduzione nel Regno, rimpatriò dall' America nel 1926 e da quell'epoca non aveva richiamato su di se particolare attenzione. E' un tenace assertore della Bibbia e si disinteressa completamente di politica, per cui l'Arma lo ritiene innocuo sotto ogni rapporto. … . L'arma, in una perquisizione operata nel domicilio del Simonelli, sequestrò tre numeri della rivista suddetta, relativi ai mesi di Aprile, Maggio e Agosto c.a., nonché alcune lettere provenienti dalla “Società Bibbie e trattati, con sede in Pinerolo, Via Silvio Pellico, n. 11, delle quali due rimetto in copia all'On/le Ministero. Altre copie sono state inviate alla Questura di Torino per eventuali provvedimenti e per informazioni sul conto dei firmatari, R. Cuminetti e O. E. Rosselli; in esse si fa cenno a pretesa persecuzione, ma si ritiene trattasi di frasi scritte da fanatici.
Durante la perquisizione furono altresì rinvenuti alcuni volumi editi dalla stessa Società, intitolati: “Dove sono i morti?” “La manna”, “Gli ultimi giorni” e “Libertà dei popoli”, che però non si ritiene il caso di sequestrare.
Oltre al Simonelli, non risulta che in questa provincia vi siano altri abbonati alla rivista “Torre di Guardia” né che abbia propaggini.
Un numero della “Torre di Guardia” del mese di ottobre u.s. diretto al Simonelli è stato sequestrato dalla locale Direzione Provinciale delle Poste a seguito di analoga richiesta di questo Ufficio.
IL PREFETTO”

Di seguito è riproposta integralmente la prima lettera del Cuminetti al Simonelli, datata 29 giugno 1928, la quale sintetizzava prevalentemente ………

“Il Potente” , Iddio, l'Eterno ha parlato e ha convocato la terra dal sol levante al ponente. Da Sion (La sua organizzazione) perfetta in bellezza Iddio è apparso nel suo fulgore ? L' Iddio nostro viene e non se ne starà cheto; lo precede un fuoco divorante, lo circonda una fiera tempesta”. Salmo 50: 1=3

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Pinerolo 29 giugno 1928

Amatissimo fratello Gennaro Simonelli,
Ti conceda il Signore di vedere la sua faccia e di poter visitare il tempio.
La tua cartolina e stata ricevuta e subito attendiamo di mandarti la “Manna Celeste” richiestaci onde saziare il tu desiderio di cibarti di quel cibo spirituale che discende dal cielo e che il Padre tiene in riserbo per i suoi santi. Godiamo anche di sentire che ti è pervenuto “Liberazione” e ne siamo certi che avrai gustato molto il contenuto il quale è veramente il messaggio dell'ora presente.
I misteri di Dio si svelano, i suoi disegni si compiono e il suo regno si stabilisce sebbene negli occhi nostri talvolta potrebbe sembarare che gli avvenimenti procedono lentamente. Se guardiamo indietro ci sembra che tutto l'insieme del piano divino sia stato un procedimento molto lento ( se mille anni soltanto per preparare il gran piano della redenzione) ma invece non un sol giorno sarà troppo e così lo sarà di questi avvenimenti finali. Iddio fa tutte le cose con ordine; le sue opere son tutte fatte con sapienza e perciò non abbiamo nulla da temere confidandosi in Lui.
Il libretto “Libertà per i popoli” è stato fatto per distribuirlo largamente come mezzo di più per annunziare il regno di Dio e i tempi del refrigerio che vengono dalla presenza del Signore, ma ecco che le tenebre odiano la luce e i, rappresentanti delle tenebre c'impediscono di proclamare questo lieto messaggio ai popoli, però questi divieti non potranno mai arrestare la marcia del Signore e i suoi decreti si compiono anche che i suoi oppositori non siano contenti. Come nessuno può arrestare il levarsi del sole, così ora da nessuno potrà ostacolare l'alzarsi del sole simbolico promesso già da tempo. Coraggio dunque caro fratello che la nostra speranza fondata su sicuro e non avremo da essere confusi.
Il Signore ti benedica e ti guardi; il Signore faccia risplendere il suo volto su di te e ti stabilisca pace. I fedeli che sono in questi dintorni, ti mandano i loro saluti affettuosi. Con grande amore fraterno resto per grazia, tuo umile fratello.
R. Cuminetti”

La seconda lettera del Cuminetti, al Simonelli Gennaro, era datata 21 maggio 1929, essa riproposta era così composta:

“ TORRE DI GUARDIA - Società Bibbie e Trattati - Via Silvio Pellico 11 - Pinerolo - 33 Filiali
Pinerolo 21 maggio 1929

Carissimo fratello in colui che è presente per fondare il suo Regno di giustizia sopra la terra. Che il suo nome sia santificato.

Abbiamo ricevuto la tua lettera e siamo lieti di poterti rispondere subito per dirti che oggi stesso ti facciamo anche una spedizione di una S. Bibbia versione Diodati il cui prezzo è di £ 7,00. In quanto alla “Torre” N° di marzo , dobbiamo dirti invece con rammarico che non possiamo sostituirtela per il momento essendone privi anche noi ma abbiamo fatto a Brooklyn e speriamo di riceverne fra breve e allora subito penseremo anche a te. L'avversario è molto attivo contro il rimanente dei santi i quali hanno la Parola di Dio e cercano di osservare i comandamenti di Gesù e si vede che il suo intento sarebbe quello di isolarli se potesse col tentar di privarli della Torre di Guardia (infatti molti fratelli scrivono che non la ricevono più regolarmente ed altri ne sono privati del tutto) ed anche della corrispondenza, ma per contro noi abbiamo questa sicurezza che: “ né morte, né vita, né angeli, né principi, né podestà, né cose presenti, né future, né altezza, né profondità, né alcuna altra creatura, potrà separarci dall'amare Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore,” mentre le prove, persecuzioni e sofferenze presenti sono soltanto momentanee essendo già presente quell'angelo (Gesù) il quale ha una grande catena in mano per legare il serpente Antico che è il diavolo e Satana e gettarlo nell'abisso dove resterà per mille anni affinché non seduca più le genti e non metta più lo zampino nell' opera di Dio e che non disturbi più quelli che desiderano di osservare i comandamenti di Gesù.
Lo sappiamo anche noi caro fratello che il nostro dovere e responsabilità sono quelli di renderci testimoni che Geova è Iddio, che l'Unto Suo è presente per regnare e che il Regno è vicino, ma che per ora siamo ostacolati dal nemico di farlo pubblicamente, ma però non dobbiamo lasciare morire questo desiderio e questo zelo perché ora non possiamo parlare, anzi dobbiamo conservarlo e custodirlo gelosamente perché il tempo può venire più presto di quello che pensiamo che una porta di opportunità e di libertà sarà aperta ed allora l' Italia avrà bisogno di tanti messaggeri per dare testimonianza che il Signore vuol dare davanti a tutte le nazioni e beati quei fratelli che si sentiranno così disposti di servire il Signore.
In questi giorni abbiamo il piacere di avere qui di passaggio il caro fratello che da più anni compie fedelmente il servizio del Signore all'estero essendo che non gli fu accordato il permesso di lavorare (testimoniare) in Italia. Ti assicuriamo che è per noi grande incoraggiamento di sentire le sue esperienze fatte nel campo del Signore e come il Signore e sempre fedele nel guidarlo e benedirlo. Lo inviteremo anche di metterti un saluto di sua mano.
Con questo caro fratello, ti auguriamo sempre la benedizione di Dio salutandoti cordialmente a nome di tutti i fratelli e sorelle.
Per grazia e con molto amore, tuo umile fratello
R. Cuminetti

E' già quasi un anno che colporta in Francia, fra le italiani, e si vende abbastanza bene i libri. Adesso che incomincio comprende anche un poco il francese vendo libri anche a loro. Così se non si può colpoltare in italia (bottare satana sul capo) possiamo bottarlo su le fianche (in francia).
Tanti saluti e amore cristiano vostro fratello in Cristo,
O. E. Rosselli ” .

20.11.1929

La Prefettura di Ravenna risponderà il 20 novembre 1929, relativamente a certa Mamini Lucia, numero 49 dell'elenco, specificando e chiarendo chi effettivamente riceveva la rivista “Torre di Guardia”. La nota enunciava:

“R. Prefettura di Ravenna Ravenna 20 novembre 1929 Anno VIII
Oggetto: Associazione internazionale studenti biblici, con sede a Brooklyn.
Onorevole Ministero Interno - Direzione Generale P. S. Div. Affari Gener. Riser: Sez. 2^ Roma

Con riferimento alla nota sopraindistinta ho il pregio di comunicare a codesto On/le Ministero che l'unica abbonata di questa Provincia, al periodico “Torre di Guardia” è certa Taroni Anna …, nata a Faenza …, sarta, colà domiciliata in parrocchia Sarna N. 37.
Detta Taroni aveva fatto l'abbonamento al nome della cugina Mamini Lucia …, nata a Faenza …, colà domiciliata …, e proprietaria di un negozio di bustaia e generi di moda per signore, sito in Corso Garibaldi N. 23, per tema di eventuali disturbi da parte della polizia.
Entrambe le donne sono di regolare condotta sotto ogni rapporto.
Da indagini fatte praticare in tutta la provincia non è risultato che la controscritta associazione svolga attività di speculazione o di qualsiasi altra forma in questa giurisdizione.
IL PREFETTO”

22.11.1929

La Prefettura di Matera, in data 22 novembre 1929 comunica al Ministero dell'Interno la nota riguardante il Marone Leonardo, abbonato numero 21 del citato elenco.
La prefettizia evidenziava:

“R. Prefettura di Matera Matera 22 novembre 1929 Anno VIII
On/le MINISTERO INTERNO - Direz. Gen. P. S. - Affari Generali Riservati ROMA
Oggetto: Associazione internazionale studenti Biblici

In risposta a nota del 21.9,1929 N° 442/46606-Sez. II- Div. A/G. R. mi pregio riferire che, a seguito di indagini praticate da un funzionario di quest' Ufficio, il Marone Leonardo, abbonato al periodico = La Torre di Guardia = è stato identificato per Marone Leonardo …, calzolaio residente…, unitamente al padre casellante ferroviario.
Egli non ha precedenti, né pendenze penali né politici è però di sentimenti antifascisti ed un fervente evangelico.
La perquisizione portò al sequestro di una sola copia del periodico “La Torre di Guardia”, e di vari altri opuscoli di propaganda evangelica tra cui notevole:
1)
Il libro in lingua italiana =Liberazione= di Iudge Rutherford pubblicato a cura della Società Internazionale Studenti Biblici di Brooklyn;
2)
Il foglietto di propaganda radio, che allego in originale, da cui risulta che il presidente della stessa società, che deve essere lo stesso Iudge Rutherford, si serve dell' aradio (sic!) per la conferenza di propaganda;

… IL PREFETTO”

Segue inoltre nella prefettizia il riferimento al sequestro di altra stampa “evangelica” non attribuita, né propria, di quella pubblicata e divulgata dagli Studenti Biblici; vi è anche un rapporto dei CC. RR. che in sintesi è riprodotta dalla prefettizia citata . Nello studio per non dilungarsi ulteriormente e inultimente, si omette di accennare ad altra stampa non propria della W.T.S. .

26.11.1929

“ R. Prefettura di Avellino Avellino 26 novembre 1929 Anno VIII°
Oggetto: Rivista mensile “La Torre di Guardia” dell'Associazione internazionale studenti biblici.
On/le Ministero dell' Interno - Direzione Generale della P.S. - Divisione A.G.R. Sezione II^ Roma
Riservata

Di seguito a nota pari numero del 19 corrente, informo che è stata fermata pel sequestro presso questa Direzione delle Poste la rivista “Torre di Guardia” relativa al corrente mese di Novembre diretta al noto Simonelli Gennaro … .
Il Prefetto”

27.11.1929

Il ventisette di novembre 1929, vi sarà un'ulteriore nota della Prefettura di Torino, non in risposta alla ministeriale 442/41732, ma ad un'altra ministeriale con protocollo 441/011202, dove si trattava il sequestro, presso l'ufficio postale di Pinerolo, di una lettera, all'uopo allegata, del De Cecca Giovanni, spedita da Brooklyn N.Y. al Cuminetti, al quale NON sarà mai recapitata poiché lo stesso, per ordine della Direzione Gen. di P.S., era già da tempo sottoposto al controllo della corrispondenza “proveniente dal Nord-America”. Sia la nota della Prefettura, che la lettera a firma del De Cecca Giovanni, sono integralmente trascritte qui di seguito.

“R. Prefettura di Torino Torino 27 novembre 1929 Anno VIII (sic!)
On. Ministero dell'Interno - Direzione Generale della P.S. – Divisione Affari Generali e Riservati - Roma
Oggetto: “Torre di Guardia” – Periodico di Brooklyn – Cuminetti Remigio.
Riservatissima + Raccomandata

In relazione a nota 17 luglio u.sc. N° 441.011202 Sez. I^ di codesto Ministero, si trasmette l'unita lettera diretta dal noto comunista (sic!) Cuminetti Remigio, sottoposta a revisione nel controllo della corrispondenza proveniente dal Nord-America e fermata in relazione al contenuto avente riferimento alla pubblicazione del periodico “Torre di Guardia” di cui è vietata l'introduzione e la circolazione nel Regno.
IL PREFETTO”

Mentre la lettera del De Cecca Giovanni, con data 11 novembre 1929 comunicava e relazionava su vari temi come il desiderio di avere un “Libretto di Cantici” in lingua italiana, ma soprattutto sulla necessita per il Cuminetti di dedicare più tempo alla varia corrispondenza con i fratelli della nazione. Dalla lettera del De Cecca si evince, comunque, che egli non conosceva, né tanto meno immaginava ciò che in Italia stava accadendo sia a livello sociale che politico e del fatto che gli “sforzi” e la volonta materiale del Cuminetti erano in sintesi tutti fermati nei rispettivi uffici postali delle varie località, dove egli inviata le sue missive e la varia stampa WTS, ai suoi confratelli.
In effetti un certo rallentamento si era creato nell' Ufficio italiano della WT a Pinerolo per il suo responsabile, ciò era dovuto pricipalmente a vari fattori del periodo, in primis, al ripetuto controllo delle Autorità e ai vari sequestri operati nella 37 filiale, che aveva portato alla Prima grande indagine NON certo al mancato impegno profuso dal Cuminetti, come forse al De Cecca poteva apparire o essere riferito da altri.
Importantissimo e di estremo interesse storico invece sarà, ciò che riferirà il De Cecca nella nota in calce alla stessa lettera, circa informazioni prese da “impiegati di P.S.” presso il Regio Consolato Generale d'Italia in New York, sia sul Cuminetti che sul De Cecca stesso, nota che si ritroverà anche, scritto a penna, sul frontespizio del volantino: “Un Appello alle Potenze del Mondo” inviato dal Consolato Generale alla Dir: Generale di P.S. in Italia, dove tra l'altro era stato appuntato: “… Ho parlato per due ore con il Signor De Cecca – rappresentante italiano dell'ufficio – Intenatinal Bible Students Association e dei libri e del volantino che in inglese sono stati tradotti …”; il De Cecca solo successivamente, in una sua missiva inviata al Cominetti ragguaglierà il responsabile italiano su chi fu il suo interlocutore alla ricerca di particolare notizia negli USA, dichiarando trattarsi di tale sig. Testa.
La lettera riproposta (con notevoli errori grammaticali e di sintassi, volutamente non corrette, nda) dirà:

 

“ Prego farmi sapere se avete ricevuto l'articolo della Watch Tower di Nov. 1 “THE DAY OF HIS PREPARATION”. Non ricordo se vi l'ho inviato, prego tenermi informato se vi è arrivato… .
11 novembre 1929

Amatissimo Fratello Cuminetti:
Ho ricevuto la tua cara lettera il 17 ottobre, con altre lettere accluse. Grazie. Ho ricevuto anche il capitolo IX della riconciliazione tra Dio e gli uomini. Come pure gli articoli della Torre, grazie per tutto.
Ho abbonato il Sig. V. Chiarappa. Ho mandato al fratello Stefano Dragone, Creazione e Scenario e ritorno del nostro Signore, 2 di ciascuno. Non ho mandato liberazione perché non credo sia bene per lui.
Ho letto con interesse le lettere del caro fratello Doria (Salvatore di Cerignola, nda). Lieto sapere che hanno ricevuto il tutto. Ho letto con molto interesse la bella lettera scritta dal fratello Stefano.
Ho compreso in quanto agli opuscoli giudizio, forse si sono smarriti. Speriamo che fa bene a chi legge, contiene verità indiscutibili, E' il tempo che Iddio agisce.
Ti ho inviato un libretto dei cantici che come ti dissi (te) lo avrei mandato per vedere chissà potrebbe essere tradotto in italiano e messi in buon ordine per fare un libretto per i fratelli italiani. Certo è di farli senza musica, ma anche solo le parole sarebbero bene, perché i fratelli stanno cantando i vecchi inni che sono vecchi come Adamo, ed anche piene di tante cose non vere.
Ti do sempre tanto lavoro da fare, caro fratello, ma io qui non so chi potrebbe vedere per tale opera, forse sarà anche difficile lì ma almeno vedremo prima lì e poi se altrimenti il Signore ne aprirà la porta differente.
Caro Fratello Cuminetti, da lungo tempo avevo in mente di domandarti qualche cosa, interno a come sono le tua condizioni, vale a dire, come fate per attendere a corrispondere lettere ecc., ed anche lavorare ogni giorno ? Io non so, ma mi pare dovreste avere qualche giorno che potessivi attendere al lavoro di corrispondenza ecc. . Se avessivi un giorno disponibile per il lavoro, potreste fare meglio senza lavorare così troppo ? E se dovessivi prendere un giorno ti lo concederebbero dove lavorato? Se il giorno vi lo concederebbero, ti sarebbe di aiuto per attendere ad un po' di lavoro, e la giornate ti potrebbe essere compensate, ne sarei lieto di attendere a questo, sempre con l'aiuto del Signore e che potrò.
In altre parole vorreste darmi un'idea di come stanno le cose con voi. Chi è che paga la piccione della casa o ufficio? Se vi dovreste prendere dei giorni per attendere al vostro lavoro dell'ufficio quanto costerebbe per ogni giorno ? E sarebbe possibile lavorare un po' all'Ufficio ed un po' altrove senza correre il pericolo di perdere il lavoro ?
Un caro fratello mi ha scritto privatamente, facendomi conoscere che tu devi lavorare molto per l'uno e l'altro e se possibile cercare di alleggerire il peso. Questo è corretto. Lui parla di rapportare la cosa al fratello Ruth, o altri fratelli in capo, ecc. Ora caro fratello, se tu vorreste darmi un'idea esatta del tutto, come stanno le cose come si potrebbe fare per migliorire le cose alleggerendoti un po' di lavoro, forse lavora ndo meno al posto che lavorate, o altrimenti. Se dovreste stare in Ufficio due o tre giorni alla settimana, quantocosterebbe alla Società ecc. Percò se tu senza esitazione vorreste darmi una esatta idea del tutto con suggerimenti come fare, allora potrò vedere cosa si potrebbe fare.
Non è tanto facile fare comprendere e vedere al fratello Ruth. Tante piccolezzi, ma tuttavia dopo che mi avete dato una idea del tutto e come si potrebbe attendere senzanche tu deve così lavorare fortemente dopo che siete stanco, allora potrà vedere come il Signore dirige. Chissà ti potrò essere una mano di aiuto io stesso, almeno in parte.
Come ti ho detto, se possibile lavorare alcuni giorni alla settimana in Ufficio e gli altri fuori, possiamo vedere quando sarebbe la spesa che se è nelle mie forze cercherò esserti d'aiuto.
Se da Berna non ti danno aiuto, e vorreste darmi una idea dei fatti, chissà ti potrò aiutare da qui in qualche modo, e perciò se mi dite come è quanto ti potrò aiutare cercherò con l'aiuto del Signore di vedere cosa fare.
Attendo una tua lettera spiegativi del tutto e così potrò regolarmi su ogni cosa. Tu sai che sono volentiere ad aiutarti in quel che è in mio potere, sempre con l'aiuto di Dio. Non mi prolungo oggi, credo che avere detto abbastanza per adesso solo voglio sperare che questa mia ti troverà unito alla Cara Forella Cuminetti in buona salute.
Tanti fraterni saluti da me e dalla sorella De Cecca e sono sempre Tuo fratello in Cristo.

G. De Cecca

P.S. Avete ricevuto diversi articoli della T . (“Torre” , “Torre di Guardia”, nda) per traduzione ?
* Tempo fa forse 2 fa, il Sig. Testa di qui , mi venne a trovare, e mi disse che doveva venire in Italia. Mi fece domanda di te prima per telefono e poi quando fu qui. Se si faceva lavoro in Italia ecce come era il vostro nome, a quanto pare sapeva il Cognome. Io gli dissi che lavoro in Italia non se ne faceva al presente e che tu lavoravi per le tue spesi ed attendevi a poco di lettere ecc. Qual è lo scopo di questo individui non sono. Siamo in confidenza e sotta la protezione del Signore e perciò non abbiamo nulla a temere ciò che i nemici della Verità potrebbe farci. Isaia 51: 16. Testa certamente è d'accordo col presente ordine di cose. Dopo andato via da qui, mi parlò di nuovo per telefono, e mi domandò se un certo De Carlo era mio pesano ci dissi di si De Carlo era il ministro della Chiesa dove io andava 25 anni ma ora De Carlo secondo Testa è il segretario del Fascio di Cichago così credo, ad ogni modo è segretario del fascio in qualche parte. Non so cosa voglia dire tutto questo.Mi disse tre volte che Egli doveva venire in Italia a predicare l'Evangelo. Egli è molto contro i preti, ma io gli dissi che non poteva parlare contro i preti in Italia, e lui fece capire che non avrebbe parlato eccetto predicare l' Eevangelo. Ti dico questo per chissà essere in guardia, benché non c'è nulla da guardare, ma il Diavolo vuole intrappolare i seguaci di Cristo, chissà avete parlato male di lui quando avete scritto a Bonati? Io non credo. Confida nel Signore. Parlate poco, ed attendete al tempo del Signore”.

30.11.1929

“R. Prefettura di Ravenna Ravenna 30 novembre 1929 Anno VIII
Oggetto: Associazione internazionale studenti biblici, con sede a Brooklyn
Onorevole Ministero Interno - Direzione Generale P. S. Div. Affari Gener. Riser: Sez. 2^ Roma

Con riferimento alla mia nota pari numero ed oggetto del 20 corr., ho il pregio di trasmettere a codesto On/le Ministero l'unita busta, proveniente da Brooklyn e diretta alla signora Lucia Mamini, di Faenza, contenente il numero del periodico “La Torre di Guardia”, che è stata sequestrata all'Ufficio Postale.

Su detta busta è segnato a penna anche un altro indirizzo, e precisamente :
George M. Russell 117 Adams ST Brooklyn N Y U S A, che credesi sia quello del mittente .
Il Prefetto”.

26.02.1930

In data 26 febbraio 1930, risponde alla nota ministeriale, la Prefettura di Palermo, in relazione ai numeri 3 e 4 dell'elenco abbonati, il Fasolo C. e il Salleo Puntilllo L. .
La nota prefettizia sintetizzava:

“ R. Prefettura di Messina Messina 26 febbraio 1930 Anno VIII
Oggetto: Associazione internazionale di studii biblici.
On/le Ministero dell' Interno - Direzione Generale della P.S. - ROMA

Dagli accertamenti fatti eseguire non è risultato che “l' Associazione Internazionale studenti biblici” abbia in questa provincia filiazioni od elementi che vi esercitino una attività efficace e proficua.
I due individui di questa provincia, inclusi nell'elenco alligato alla Ministeriale sopra richiamata, sono stati identificati per Fasolo Carmelo …, nato a Sinagra …, e Salleo Puntello Leone …, nato a Sinagra. Trattasi di due contadini che risultano di buona condotta politica e morale, immuni da precedenti ed alieni dallo occuparsi di politica. Essi, pertanto nessuna attività od influenza hanno esercitato od esercitano rispetto alle finalità di detta associazione, che, come riferisce la Questura di Torino, è una emanazione di una delle tante sette protestanti che pullulano nell' America del Nord, la quale non si occupa di politica o, quanto meno, vi si riferisce solo in tesi universale.
Detti individui ricevevano da Pinerolo il giornale “La Torre di Guardia” che veniva loro inviato dal Cuminetti Remigio…, rappresentante per l'Italia, dell'associazione in argomento, sul conto del quale la detta Questura ha dato buone informazioni. Le spedizioni di tale giornale però furono loro sospese, come risulta anche da una lettera, esibita dal Salleo Puntello, in applicazione del divieto di introduzione e circolazione nel Regno della stampa stessa.
Su detti individui è stata, nondimeno, disposta opportuna vigilanza.
IL PREFETTO”

Questa terza indagine, una volta conclusasi , portò di nuovo ed automaticamente, sempre in questo anno (1929), l'anno della firma dei Patti Lateranensi e l'anno della “Legge sui Culti acattolici” , ad una QUARTA inchiesta, voluta sempre dalla Prefettura di Bologna, dopo le precedenti due indagini da essa promossa con l' avvallo dal Ministero dell'Interno.
Il 1° novembre 1929, la Prefettura bolognese, stilo un terzo elenco di destinatari, in indirizzo, della rivista “La Torre di Guardia”, rivista fermata sempre presso lo scalo postale ferroviario, di Bologna.
Questa inchiesta sarà l'ultima per quest'anno, e in ordine d'indagine essa sarà, come già osservato, la QUARTA indagine operata delle autorità. Qui per riordinarne gli ultimi eventi storici se ne ricorderanno di nuovo le date .

La prima indagine lo si ebbe a partire dal 1° dicembre 1928 su richiesta della Prefettura di Bologna nei confronti di 53 abbonati alla Torre di Guardia.
La seconda ci sarà il 1°maggio 1929 sempre su richiesta della Prefettura di Bologna e riguardò 17 abbonati la rivista.
La terza in data 24 maggio 1929 ad opera della Prefettura di Torino fu indirizzata verso 59 abbonati la Torre di Guardia.
Mentre una quarta sarà quella del 1° novembre 1929 avviata di nuovo dalla Prefettura di Bologna contro 18 lettori la rivista, sarà l'ultima per l'anno 1929.

1° NOVEMBRE 1929 LA QUARTA GRANDE INDAGINE

La quarta indagine, fu relativamente breve, essa comportò un numero minore di atti stilati dalle varie prefetture, rispetto alle altre tre inchieste che lo precedettero. I destinatari, salvo qualche rara eccezione, risultano essere, anche in questa indagine, sempre i soliti lettori. L'inchiesta riguardò, come accennato, ben 18 persone, le quali ricevevano a vario titolo la rivista La Torre di Guardia , comunque risultavano tutti abbonati ad essa, anche se non necessariamente, questi appartenessero agli Studenti Biblici nella nazione. Molti restavano solo lettori appartenenti ad altri gruppi di chiese evangeliche.
La Prefettura di Bologna con “solerzia fascista” , attenendosi alla lettera alla nota N° 32 del 20 novembre 1928 che in materia di divieto d'immissione di stampa estera, recitava “che sia vietata l'introduzione nel Regno della rivista “La Torre di Guardia” , ordinò il fermo tutti quei “pieghi” oramai noti agli impiegati del locale Ufficio Postale ferroviario bolognese.
Solo in data 1° novembre, negli uffici della locale Prefettura, se ne elaborò un terzo elenco, oggetto poi, ancora di indagini da parte delle varie autorità di polizia sparse nel Regno.
Di seguito per quest' ultima inchiesta, a differenza delle precedenti, si ripropone solo l'elenco redatto e alcune prefettizie di risposta ad essa. Di seguito alcune note.

“Regia Prefettura di Bologna
Addi 1° novembre 1929 Anno VIII
Oggetto : Sequestro rivista americana “La Torre di Guardia”
On. Ministero dell' Interno Direz. Gener. P.S. Roma

e per conoscenza, alle LL. EE. i Prefetti
Aquila, Teramo, Chieti, Macerata, Pescara, Ravenna, Ascoli Piceno

Con riferimento a precedenti comunicazioni, pregiami informare che presso il locale Ufficio RR. Poste della Ferrovia, sono stati sequestrati altro 20 esemplari della rivista indicata in oggetto, di cui è vietata l'introduzione nel Regno, provenienti in “sotto fascia” dagli Stati Uniti e diretti ai sott'indicati indirizzi:

1° Nicola Di Benedetto Ofena Aquila
2° Pizzoferrato … (?) Pratola Peligna “
3° Attilio Luciano Ofena “
4° Caterina De Marco Roseto Teramo
5° F. Basterebbe Ortona Chieti
6° Luigi Putrella Roseto Teramo
7° Giulio Gizzi Castelli “
8° Maria Arcangeli Camerino Macerata
9° Antonio Valerio Ortona Chieti
10° Giosaffatto Di Marco Roseto Teramo
11° Luvisetta Pasquantonio Ofena Aquila
12° Giovanni Vitone “ “
13° Vito Profeta S. Benedetto dei Marsi “
14° Lucia Mamini Faenza Ravenna
15° Pasquale D' Amore Abbateggio Pescara
16° Raffaele S. Croce Pratola Peligna “
17° Domenico Mazzoni Porta S. Elpidio Ascoli Piceno
18° Isaino Pasquantonio Ofena Aquila

Il Prefetto” (ACS F 4, b. 91).

15.11.1929

“Regia Prefettura di Macerata
Addì 15 novemebre 1929 VIII
On. Ministero dell' Interno Direzione Generale di P.S. ROMA

Con riferimento alla nota della R. Prefettura di Bologna del 1° corrente n° 50/379 Div. U.P. comunico che la destinataria della rivista sequestrata Arcangeli Maria vedova…. . Essa ha dichiarato di non conoscere la persona che le invia dall'America la rivista “Torredi Guardia.
Il Prefetto” (ACS F 4, b. 91).

Successivamente in un'ulteriore indagine nel 1930, la donna indicherà alcuni “amici” che dall'America le inviavano la rivista Torre di Guardia, amici che ella conobbe e frequentava quando era stata residente con la famiglia, negli Usa, per lavoro.

24.11.1929

“Regia Prefettura di Chieti
Addì 24 novembre 1929 Anno VIII
Oggetto : Sequestro della Rivista americana “La Torre di Guardia”
Onorevole Ministero dell' Interno Direzione Generale di P.S. Roma
e per conoscenza: A S.E. il Prefetto di Bologna

Con riferimento alla nota 1° corrente n.50/379, Ufficio politico della Prefettura di Bologna, comunicoe che B. Francescopaolo …, domiciliato in Ortona e Valerio Antonio…, pure in Ortona…, sebbene non siano iscritti al Partito Nazionale Fascista, pare, come è risultato dalle informazioni, non hanno mai dato motivo di rilievi circa la loro condotta politica.
Il Giornale la “Torre di Guardia” edito negli Stati Uniti e del quale è vietata l' introduzione nel Regno, viene spedito ai suddetti individui, direttamente dall'editore Watch Tower Bible and Tract Society 117 Adams Street Broklin N.J. (U.S.A.) 31 Foreign Branches (sic!) , per abbonamento contratto colla Società studentesca della Bibbia, con sede in Broklin società, che stampa anche il giornale soparacitato.
L'abbonamento è stato fatto dal padre del Valerio, nato in Ortona… e residente in Charata Scena (Chaco, Repubblica d' Argentina) ove trovasi da circa tre anni. Il Valerio Giuseppe, durante la sua permanenza in patria, ha conservato buona condotta morale e politica.
Corrispondente del giornale suindicato sarebbe certo Remigio Cuminetti , non meglio indicato, da Pinerolo ove abita in via Silvio Pellico N. 11. Costui sarebbe in relazione epistolare con il Basterebbe ed il Valerio, nelle cui abitazioni, sono state rinvenute e sequestrat, diverse copie del giornale “La Torre di Guardia” pubblicate negli anni 1924 al 1929. Per la identificazione del Cuminetti è stata interessata la Prefettura di Torino, onde riservami di fornire ulteriori notizie.
Il Prefetto” (ACS F 4, b. 91).

L'inchiesta prosegue controllando in modo specifico, con atti qui non riproposti, tutti i nominativi indicati nell'elenco redatto dalla Prefettura Bolognese.

Un ultimo atto da registrare, fu quello adottato a fine anno dalla Prefettura di Torino, che dietro formale richiesta del Ministero dell'Interno inviò a quast'ultimo 6 pubblicazioni stampate dalla Watch Tower Soc., sequestrate nell'ufficio-abitazione di Remigio Cuminetti . La nota che assume un importate momento storico viene qui infine riproposta.

03.12.1929

“R. Prefettura di Torino Torino 3 dicembre 1929 Anno VIII
On. Ministero dell'Interno - Direzione Generale della P.S. - Roma
Oggetto: “Associazione Internazionale Studenti della Bibbia”.

A richiesta di codesto On.le Ministero, si trasmette con piego a parte, un esemplare per ciascuno degli opuscoli editi in Brooklyn U.S.A. a cura dell' “Associazione Internazionale Studenti della Bibbia” e ritirati presso il rappresentante per l'Italia dell'Associazione predetta, il noto Cuminetti Remigio fu Lazzaro, residente in Pinerolo:

1° J.F. Rutherford - “L'Arpa di Dio”
2° Lo scenario del Foto-Dramma della Creazione
3° J.F. Rutherford - “Il mondo in distretta”
4° “Inferno”
5° “Il ritorno del Nostro Signore”
6° J.F. Rutherford - “dove sono i morti ?”

Detti stampati, ad eccezione dell'ultimo, non sono più in vendita fin dal luglio 1928, epoca in cui al Cuminetti venne fatta diffida di astenersi dal vendere o distribuire gratuitamente stampati dell'Associazione in parola.
Si resta in attesa delle Superiori determinazioni.
Il Prefetto” (ACS F 4 b.105).

Tutte le 6 pubblicazioni, furono dal Ministero dell'Interno inviate al Ministero degli Affari Esteri in data 18 dicembre 1929, affinché lo stesso adottasse facendo sapere l'opportunità di: “ …voler fare conoscere se ritiene che sia disposto come per il periodo “Torre di Guardia” il divieto d'introduzione nel Regno dei detti opuscoli e di altro materiale simile” .

Si conclude così, anche per il 1929, le tre inchieste volute dal Ministero dell'Interno, su formale denuncia delle locali Prefetture competenti per territorio.
Le indagini condotte localmente dalle autorità, nelle varie residenze dei destinatari, abbonati alla “rivista americana” , portò al sequestro di tutte quelle pubblicazioni edite dalla Watch Tower Soc. oltre che la solita e famigerata “Torre di Guardia”.
C'è anche da rilevare negli atti stilati dalle competenti Prefetture in indirizzo, che la maggior parte degli indagati interrogati dalle varie autorità locali, dichiararono di ricevere la rivista direttamente dagli Usa o da qualche parente o amico lì ancora residente. Solo per pochi, essa rappresentava la quintessenza dottrinale a cui si erano in qualche modo votati, qui ad esempio ancora il caso di Ofena (AQ) resta emblematico e pieno di amarezza per il mancato possibile aiuto da dare.

Inoltre si è notato, nello studio della documentazione riproposta per quest'anno, che le “informative dei Prefetti” in indirizzo al Ministero dell'Interno, per quasi tutti gli abbonati alla rivista, erano e risultano essere tutte positive e a favore dell' indagato(si veda ad esempio le note nel 1928 a carico del Cuminetti Remigio del Prefetto di Torino), i quali risulteranno anche essere tutti di “buona condotta morale e politica pur non essendo iscritti al PNF , senza precedenti né pendenze penali , ossequiosi alle direttive del Regime , di fede evangelica , abbonati alla rivista , non consta abbiano mai svolti propaganda sovversiva , si dimostrano ossequiosi verso il Regime”, in buona sostanza non avendo interessi politici ricercavano solo quello religiosi.
Le indagini, che alcuni Studenti Biblici definirono gia persecuzione , in realtà non portò sul momento ad adottare seri provvedimenti da parte delle autorità, infatti se si esclude la diffida a Remigio Cuminetti risalente al 24 giugno 1928, che ne limitò di molto il campo d'azione ma che non portò a tristi conseguenze come un possibile arresto, non furono diffidati o ammoniti altri Studenti Biblici, neppure il Mazzoni o la Di Marco che furono tra i primi ad essere “sorvegliati” continuamente a partire dal 1926.

Anche se in sostanza gli indagati non vennero condannati, essi iniziarono ad avere una limitazione della loro libertà personale, soprattutto in relazione a ciò che concerneva il proprio esercizio dottrinale di base per la fede degli Studenti Biblici, fede che veniva acquisita solo per mezzo dello studio della Bibbia e dei sussidi utili alla ricerca dottrinale, quindi mediante l'uso di quelle stampe edite dalla W.T.S. ora sequestrate in enorme quantità dalle autorità. Essi si sentirono per la prima volta in quest'anno, il 1929, perseguitati.

E il Regime in effetti divenne oppressore e persecutore degli Studenti Biblici, poiché questi ultimi esulavano totalmente il concetto politico del momento dalla propria dottrina di natura religiosa, infatti come piccolo gruppo religioso a differenza delle altre chiese acattoliche presenti nella nazione essi NON contarono mai, né mai ebbero voce alcuna, per contro e a differenza, le chiese evangeliche contarono molto sopratutto per le loro implicazioni politiche del momento.

La Chiesa Cattolica, a differenza del Regime che giudicava dalle implicazioni politiche, combatté senza sosta durante il decennio, 1930-1940, gli Studenti della Bibbia, i futuri Testimoni di Geova. Essa colpì anche credenti di altre confessioni acattoliche presenti in Italia, i quali furono tutti accomunati, senza distinzione di credo e di dottrina e tutti ugualmente confusi. L'indice persecutorio del potere temporale cattolico, fu reso forte dell'aiuto del braccio secolare dello Stato, sempre pronto e ben lieto di assecondare ciò che appariva essere una “giusta causa” da difendere, “causa” recepita su basi “concrete dell' accordo fra il Vaticano e il Governo Fascista stipulato l' 11 febbraio 1929” che regolava di diritto l'ambiguo sodalizio, quindi, le oscure analogie, sul dare e avere fra “dio e Cesare”.

Anche se le chiese acattoliche, furono quasi tutte accomunate insieme nella repressione e persecuzione per i loro fedeli, salvo qualche rara ma notevole eccezione, i componenti appartenenti al gruppo dei Testimoni di Geova risulteranno quelli più duramente colpiti in quanto a persecuzione esercitata nella nazione dal Regime fascista (come si vedrà nei prossimi capitoli) rispetto alle chiese più importanti e numerose per aderenti, presenti nella nazione.

 


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