- Le " vittime dimenticate " del regime nazista -

Articoli estratti e tradotti dalle riviste:
The Golden Age / Consolation

In questa pagina sono riportate
gli articoli  di pubblicazioni diffuse dai testimoni di Geova che provano come sin dal 1933 coraggiosamente essi denunciarono la barbarie nazista.  


16 Agosto 1933

ARTICOLO TRATTO DA “L’ETÁ D’ORO” DEL 16.8.1933 Pag. 734

Rivoluzione nazista in Germania


R
iguardo la rivoluzione nazista in Germania, Frederick T. Birchall, in un messaggio radio al New York Times, ha detto: 

“L’avvenimento più importante tra quelli accaduti recentemente in Germania non è stato il capovolgimento politico così abilmente provocato nelle elezioni dello scorso marzo, ma la rivoluzione politica e sociale che da allora lo ha accompagnato. In appena sei settimane l’intera faccia della Germania è stata pulita a fondo con una spugna e nuovi lineamenti vi sono stati impressi; l’intero sistema sociale, economico, educativo e governativo è stato spazzato via e un nuovo sistema mai sperimentato, amministrato da direttori nuovi e senza esperienza, lo ha sostituito. Nelle precedenti rivoluzioni della storia non c’è mai stato niente di simile. È stato realizzato con indicibili privazioni e sofferenze di cui sono testimoni migliaia di bravi cittadini patriottici privati di dimora e impiego, migliaia di oppositori politici ora rinchiusi tra il filo spinato nei campi di concentramento e condannati ai lavori forzati come punizione per la loro opposizione e alcune migliaia di persone che si sono auto-esiliati per scappare ai terrori del nuovo regime.”


25 aprile 1934

ARTICOLO TRATTO DA “L’ETÁ D’ORO” DEL 25.4.1934

Articolo Persecuzione in Germania. [vedi altra pagina]
 


 

2 Gennaio 1935

ARTICOLO TRATTO DA “L’ETÁ D’ORO” DEL 2.1.1935
Articoli dalla stampa tedesca

Il completo ripudio del cristianesimo


    Nella stampa tedesca, August Hoppe, il rappresentante-stampa della Gioventù Hitleriana, parlando di sè come espressione di Hitler stesso, dà il comando che segue ai giovani di Hitler. Non ci sono ragionevoli dubbi che questa dichiarazione sia ispirata da Gog di Magog. Le persone che in ogni luogo hanno preferito il Diavolo a Geova avranno presto la possibilità di mostrare esattamente da che parte stanno:

    "Toglietevi gli ultimi residui della vostra educazione cristiana, che distrugge la caratteristica di uomo nordico. Gettate via da voi le idee ebreo-cristiane di peccaminosità, pietà e amore per i vostri nemici. Portatevi dietro il vincente simbolo della svastica. Dobbiamo essere duri se vogliamo vincere. Maledite la compassione e la misericordia. Sia lodato colui che ci rende duri e freddi così che possiamo assistere impassibili alla distruzione dei figli sventurati di padri onesti. Giovani, non sentite lo spirito dei vostri padri che li risvegliò a combattere contro quelle straniere dottrine del cristianesimo? Non arde il vostro cuore dal desiderio di rinnovare questo combattimento? Afferrate le armi dei vostri padri e conquistate con la spada lo spirito del vostro futuro. In questo combattimento lasciamo che Widukind [un antico capo sassone], che condusse in modo inflessibile e feroce la lotta contro l’invasione ebreo-cristiana, sia il nostro esempio."
    
In curiosa contraddizione con questa affermazione del suo portavoce è l’affermazione dello stesso Hitler, pubblicata il giorno dopo, secondo cui "lo Stato Nazista professa il cristianesimo positivo. Sarà mio sincero sforzo proteggere le due grandi confessioni cristiane nei loro diritti e salvaguardarle nelle loro dottrine, dalle interferenze, e nei loro doveri di produrre armonia con gli obblighi e le richieste dello stato attuale."


Illeciti nel governo di Hitler 


   
Il Guardian di Manchester riferisce il risentimento di molti tedeschi nel vedere gli ufficiali di Hitler alla guida di splendide automobili comprati con i fondi del partito. Gli illeciti dilagano. Una delle forme preferite è l’appropriazione delle collette assistenziali. Queste collette sono in realtà contribuzioni forzate, come i Liberty Bonds. In una sola sera sono state raccolte 2.400 sterline. Sotto l’apparenza della beneficenza, molto di questo denaro va nelle tasche di quelli che raccolgono le collette. Un incaricato ha arraffato in una sola volta 5,000 £ e si suppone ne abbia altre 7,000 £ conservate da qualche parte. A luglio Hitler fu oggetto di un attentato da parte di un sicario ma a nessuna notizia di questo avvenimento fu permesso di arrivare ai giornali. Due persone, Von Alvensleben e Gregor Strasser, che avevano avuto l’ardire di avvicinarsi a Hitler e a sollecitare riforme, sono state poi assassinate. 


Carenza di materia prima in Germania 


   
Nella questione delle materie prime la Germania sta ora ritornando a tutti gli effetti ad una condizione di partenza per la guerra. Varie commissioni ora controllano tutti i traffici di tessuti, cereali, gomma, derivati del petrolio e prodotti finiti e non finiti di ferro e acciaio. Le casalinghe non possono gettare via il più piccolo pezzo di filo o lana. La penuria di patate è acuta. Alle stazioni ferroviarie è stato comunicato di evitare il commercio di pubblicazioni straniere o le loro licenze sarebbero state revocate. Né la bandiera nera, bianca e rossa della Germania imperiale, né le bandiere rosse, oro e nere della repubblica del 1919 possono essere più esposte. Tutti i busti e i ritratti degli uomini che presero parte alla rivoluzione del 1919 sono stati distrutti. Nella maggioranza dei luoghi non si possono ottenere pneumatici nuovi per le automobili. I vestiti sono di tessuto sintetico, di sostituti della lana e del cotone. Ci si sta interessando a come ottenere tessuti dalla corteccia.


Il sistema spionistico in Germania 

    Il sistema spionistico tedesco è assoluto. Può irrompere in ogni abitazione privata, può impiegare la tortura, e non c’è modo di appellarsi contro i suoi atti e le sue decisioni. Può arrestare e imprigionare sulla base di semplici sospetti senza che le sue vittime sappiano perché vengono arrestate. L’unico motivo potrebbe essere la vendetta personale, ma non può essere contestato. Le vittime possono essere derubate, e non c’è risarcimento. Se un tedesco che vive all’estero si esprime contro il regime nazista, i suoi familiari in Germania verranno imprigionati. Comunicati dalla Germania dicono che 32.077 amnistie sono state concesse solo a Berlino, e che a bambini in età scolare precedentemente esclusi da certe classi sarà di nuovo permesso di frequentarle; e che ci si Meraviglia perché erano stati esclusi nel primo luogo.


Hitler, uno straordinario dittatore 

    Entro mezz’ora dalla morte di Von Hindenburg, e senza la conoscenza o l’assenso del popolo tedesco, Adolf Hitler si è proclamato sia presidente che cancelliere, rendendosi capo dell’esercito, della marina e dell’intera burocrazia, statale e municipale. Ha il potere di nominare tutti gli ambasciatori e i ministri della Germania, i rappresentanti diplomatici stranieri sono accreditati da lui, e lui solo ha la decisione finale tra la pace e la guerra. Essendosi impadronito del potere, restava abbastanza semplice in paragone, usando appropriati incitamenti a sbrigarsi, indurre il popolo tedesco ad “approvare” il corso degli avvenimenti.


15 dicembre 1937

ARTICOLO TRATTO DA “CONSOLAZIONE” DEL 15.12.1937
Terrore sotto il "Terzo Reich"

    I Testimoni di Geova in Germania hanno recentemente distribuito attraverso tutto il Reich una "Lettera aperta al popolo della Germania credente nella Bibbia e amante di Cristo"*, da cui sono citati i seguenti estratti:

    Nei giornali ufficiali i Testimoni di Geova vengono fatti passare per criminali, per nemici dello Stato e per comunisti; e i direttori del movimento per gli ebrei, sebbene tutto il mondo fuori della Germania e milioni di tedeschi che credono nella Bibbia siano convinti che i Testimoni di Geova non sono né criminali politici, né comunisti, né ebrei, bensì semplici cristiani per bene che credono in Dio. 

    L’antagonismo dell’amministrazione della giustizia da parte del Partito verso il cristianesimo e la Bibbia è chiaramente reso manifesto da un articolo della rivista "Il funzionario dell’ordine giudiziario tedesco", datato 21 marzo 1937. Con il titolo "Gli Studenti Biblici nell’esecuzione della pena", scritto da Lische, direttore dell’istituto penale, dice quanto segue:

    Quali favole raccapriccianti l’Associazione degli Studenti Biblici Internazionali cerchi intenzionalmente di divulgare sulla Germania e sul nostro Führer ce lo mostra una risoluzione che il Congresso mitteleuropeo dei Testimoni di Geova a Lucerna adottò durante le sessioni del 4-7 settembre 1936 e che esortò tutte le persone benintenzionate a prendere atto che i Testimoni di Geova in Germania, Austria e altrove vengono crudelmente perseguitati, puniti con il carcere e seviziati in modo diabolico e alcuni di loro uccisi. Il governo di Hitler ha inflitto ai veri cristiani ogni sorta di punizioni crudeli e continua a fare questo.

    I Testimoni di Geova ci tengono molto quando sono trasferiti in prigione, a ricevere la Bibbia, affinché possano continuare a perseguire il loro atteggiamento antinazionale attraverso passi della Bibbia composti in modo sistematico e se possibile trasmetterlo ad altri occupanti della prigione. Deve essere compito delle autorità penali impedire che lo studio della Bibbia conduca a disegni che possono venire impiegati in modo pericoloso per la sicurezza dello Stato. È quindi lasciato a debita discrezione delle autorità penali come impedirlo; la cosa più importante è che lo impediscano.

    Il paragrafo 112, comma 5, del regolamento di servizio e di pena dice: "Ai detenuti cristiani vengono dati i libri di preghiera e di cantici introdotti dalle autorità ecclesiastiche: i prigionieri evangelici ricevono ulteriormente un Nuovo Testamento con Salmi, i prigionieri cattolici, il Catechismo diocesano e un Nuovo Testamento o la Sacra Scrittura. I prigionieri ebrei ricevono un libro di preghiere." Queste disposizioni non valgono però per gli Zelanti Studenti Biblici come detenuti.

    Poiché secondo il paragrafo 112 del Codice di Procedura Penale lo scopo della custodia preventiva consiste anche nell’impedire nuove azioni punibili del detenuto, sarebbe evidentemente in contraddizione con lo scopo della reclusione consegnare al prigioniero in custodia preventivi quei libri (Bibbia e Nuovo Testamento) da cui possono trarre ininterrottamente nuovo alimento e incoraggiamento per la loro appartenenza interiore alla loro setta privata e per l’atteggiamento antinazionale di questa. 

    Il giudizio competente disporrà dunque, su proposta adeguatamente fondata del direttore del penitenziario in questione, secondo il regolamento, la negazione dell’intera Bibbia agli Zelanti Studenti Biblici" Da questo si può vedere che sono dati sufficienti pretesti per negare agli Zelanti Studenti Biblici detenuti i libri religiosi (Bibbia e Nuovo Testamento) da loro richiesti se si tenta solo di applicare in modo corretto i paragrafi in questione e se questi libri vengono utilizzati in modo indebito solo per i loro intenti antinazionali."

    All’autorità esecutrice della pena è data in ogni caso la possibilità di agire sotto il punto di vista che si tratta di prigionieri quasi tutti "Testimoni di Geova" che sono da considerare come fanatici delle loro idee e che si definiscono martiri. Di questi sono pochi quelli che pervengono al discernimento attraverso l’espiazione della pena.

Martiri della fede cristiana
   
Quanto detto sopra mostra chiaramente che la controversia si prefigge di sottrarre la Bibbia al popolo tedesco e di reprimere tutti quelli che si appellano alla libertà spirituale e alla fede.
    
    Con la pazienza cristiana e per pudore ci siamo trattenuti abbastanza a lungo dal richiamare l’attenzione del pubblico in Germania e all’estero su queste infamie. Si trova nelle nostre mani una prova schiacciante dei summenzionati crudeli maltrattamenti dei Testimoni di Geova

    Per quanto riguarda i maltrattamenti si sono distinti tra gli altri specialmente l’assistente della Polizia giudiziaria Theiss di Dortmund e Tennhoff e Heimann della Polizia Segreta di Stato di Gelsenkirchen e di Bochum. Non si è esitato a maltrattare donne con nerbo di bue e sfollagente. Per sadiche crudeltà riguardo il maltrattamento di donne cristiane è noto, come menzionato, specialmente l’assistente della polizia giudiziaria Theiss di Dortmund e un uomo della Polizia di Stato di Hamm. Noi possediamo anche informazioni dettagliate e nomi di circa 18 casi in cui i Testimoni di Geova sono stati violentemente uccisi. 

    Ad esempio, all’inizio dell’ottobre 1936 è stato ammazzato il Testimone di Geova Peter Heinen, già domiciliato in Neuhüllerstraße, Gelsenkirchen, Westfalen, da funzionari della Polizia Segreta dello Stato nel municipio di Gelsenkirchen. Questo deplorevole episodio è stato riferito al Signor Cancelliere del Reich Adolf Hitler. Hanno ricevuto copie di questo anche il Ministro del Reich Rudolf Hess e il Capo della Polizia Segreta di Stato, Himmler.

    I crudeli maltrattamenti e la violenta deportazione di Willy Ruhnau, già domiciliato in Zoppot, Adolf Hitlerstraße 809, sono già stati sottoposti come petizione al consiglio della Società delle Nazioni e sono stati portati a conoscenza della stampa mondiale. La polizia di Danzica si è rifiutata di comunicare qualsiasi informazione sulla dimora di Ruhnau. Ruhnau è stato senza dubbio deportato dalla polizia di Danzica e più tardi ucciso. " Tradotto dall’edizione tedesca dell"L’età d’oro" del 15 settembre 1937.


I coraggiosi Testimoni di Geova

    I coraggiosi Testimoni di Geova in Germania continuano ad essere di ispirazione al popolo fedele di Dio in tutto il mondo. La Torre di Guardia tedesca del 15 agosto 1937 contiene una toccante risoluzione adottata da 83 degli 86 presenti ad un’adunanza in uno dei più pericolosi angoli di quel paese tremendo, in cui si impegnavano a continuare a testimoniare fedelmente che Geova solo è il vero Dio e che solo Gesù Cristo è il Suo degno governante della terra. Hanno fatto questo nonostante che nei tre mesi precedenti oltre 50 dei loro fratelli e compagni erano stati gettati in prigione, di cui due sono spariti e diversi hanno ricevuto sentenze per lunghi periodi di prigionia. Hanno proclamato la loro unità col popolo di Dio in tutto il mondo, la loro fiducia nella Sua protezione e la loro determinazione ad avere una parte in tutto quello che il Signore definisce necessario e buono per promuovere la denuncia di Satana e della sua malvagia organizzazione. Quando la risoluzione è stata letta al piccolo gruppo, diversi non hanno neanche aspettato che fosse loro chiesto personalmente di aderire, ma gioiosamente hanno espresso la loro volontà in anticipo; ed è noto che quelli in prigione sono pienamente d’accordo. Dio benedica tutti i fedeli della Germania!


Parole oneste di Martin Niemöller

    Non è tempo di primavera per la chiesa cristiana piena di speranza e aspettazione - è un tempo di prova e Dio sta dando a Satana mano libera così che possa scuoterci e così rendere manifesto che sorta di uomini siamo!
    
    Il "Cristianesimo eroico" è tuttora una possibilità umana e può essere realizzato anche senza fede; ma nell’ora del giudizio e vagliandolo anch’esso viene portato via come la pula.

    Il Signore Gesù Cristo non si è lanciato sul campo di battaglia, ma fu messo a morte sul [palo]; non morì come martire, ma come criminale; non fu ammirato, ma disprezzato.
    
    Noi rabbrividiamo a questa idea del [palo] e abbiamo il terrore, che nessun coraggio e nessun rimedio può aiutare, di essere colpiti dal disprezzo e dal ridicolo.

    Il loro scenario mette fine ai nostri sogni di martirio e eroismo, e la sola direzione prudente, quando tutto è detto e fatto, sembra essere per noi rinnegare il Cristo. "A Roma si deve fare quello che fanno i Romani!" Siamo ora di fronte alla domanda inequivocabile: "Che ne è della nostra fede? E vediamo - come nel caso di Pietro - che qualcosa di più è necessario per la fede oltre alla nostra risolutezza e la nostra prontezza ad affrontare sofferenza e sacrificio; vediamo che la fede non è un possesso immutabile e inalienabile, e possiamo aver fiducia di questo.

    L’elemento stabilizzante nella nostra fede non risiede in noi; e quello che ci trattiene dal cadere nell’ora della tentazione non è la nostra stessa onestà e lealtà, ma la lealtà di Dio, che ci sostiene. (Ministro protestante, Dahlem, Berlino, nel News Chronicle di Londra)


GERMANIA


La “Confessione di fede” nazista

● La “Confessione di fede” nazista, a cui in una occasione hanno partecipato 15.000 giovani, è stata pronunciata dal Dr. Robert Ley, capo del Fronte Tedesco del Lavoro. Vi si legge: 

Noi crediamo su questa terra solamente in Adolf Hitler. Noi crediamo che il Nazionalsocialismo è la sola fede e salvezza del nostro popolo. Noi crediamo che c’è un Dio nei cieli che ci ha creato, ci ha guidato e ha pubblicamente riversato la sua benedizione su di noi. Noi crediamo che Dio ci ha mandato Adolf Hitler così che la Germania possa ricevere un fondamento per la sua esistenza attraverso tutta l’eternità. Adolf Hitler, vittoria heil!

Nati per morire per la Germania


● I testi scolastici in Germania sono stati riscritti per glorificare la madrepatria. Sono pieni di propaganda bellica e generosamente illustrati con foto di Hitler e altri cosiddetti “eroi di guerra”. Uno scrittore dice di aver assistito a cerimonie di conferimento dei diplomi in Baviera e di aver visto circa 250 ragazzi e ragazze diplomati alla scuola superiore con un cartello sopra le loro teste in cui era scritto “Siamo nati per morire per la Germania”.

Tutti gli anti-fascisti vengono arrestati

 ● I tiranni sono sempre codardi; di qui la paura con cui il governo di Hitler sta catturando e imprigionando tutte le persone note o sospettate di essere anti-fasciste. La Gestapo, la polizia segreta, lavora in gruppi di tre persone. Uno arresta un lavoratore. Alcune ore più tardi gli altri due vanno a casa dei suoi amici annunciando di essere corrieri da Praga, di avere materiale anti-fascista per l’uomo arrestato e chiedono alla seconda vittima di prendersi cura di questo materiale. Se lui lo prende, loro lo arrestano. Lo arrestano anche se rivela una qualche simpatia per l’uomo già arrestato.

Il Gas Velenoso Ott 20

● Il nuovo gas velenoso tedesco, Ott 20, fabbricato a Hochst, vicino Francoforte, in Germania, sta avvelenando l’intero paese. Le lavoratrici della fabbrica di gas hanno una sfumatura bluastra sulle loro gote, e capelli pieni di macchie. Le piante dei dintorni muoiono. Una goccia o due nell’acqua ha causato la morte di migliaia di carpe, emettendo un odore terribile. Il gas viene ora usato in misura sperimentale nel campo di concentramento di Dachau.

Gli investimenti in Germania della General Motors

● Sette anni fa la General Motors Corporation comprò gli stabilimenti di Adam Opel in Germania per 35.030.000 $. In tre anni le vendite erano triplicate. Herr Hitler sorride e tutto va bene. Parte della produzione degli stabilimenti tedeschi è destinata ai carri armati che Hitler spera di usare nella prossima guerra. Gli investimenti della fabbrica di munizioni DuPont sono ora valutati sui 650.000.000 $. 

Hanno perso la loro protezione

● Il Niedersächsische Tageszeitung, Bassa Sassonia, Germania, ha un articolo sulla fine che ha fatto un gruppo di ex Studenti Biblici che si erano distaccati dai Testimoni di Geova nel tempo della prova. Le loro adunanze erano diventate stati di trance, titoli di re venivano conferiti ad almeno tre persone; il governo nazista in un colpo solo ha messo in prigione il leader e multato i “re”. E’ successo che queste persone hanno perso la protezione dell’Iddio Onnipotente e sono caduti nella mani di spiriti impuri, i demoni, che si sono presi gioco di loro. “Ma se il tuo occhio è malvagio, il tuo intero corpo sarà pieno di tenebre. … [e alla fine] grandi sono queste tenebre!” – Matteo 6:23.


3 maggio 1939  

ARTICOLO TRATTO DA “CONSOLAZIONE” DEL 3.5.1939 Pag. 23

GERMANIA

Niente più Libertà!


● Il Cancelliere Hitler, in un discorso indirizzato al popolo dei Sudeti, ha dichiarato che il partito nazista prende sotto il suo controllo tutti i giovani all’età di 10 anni, “E NON SARANNO MAI PIU’ LIBERI IN TUTTA LA LORO VITA.” Comunque, ha aggiunto rapidamente, “Essi sono felici in questo stato.”
Coloro che hanno appoggiato l’importazione di varie dottrine straniere in QUESTO paese dovrebbero rileggere di nuovo questa dichiarazione.
“Non essere mai più liberi” significa non avere mai il privilegio di decidere nulla per loro stessi; non andare né fare mai quello che vorrebbero; non PENSARE mai quello che vorrebbero; non parlare mai come vorrebbero. – Herald and Examiner di Los Angeles 

Come si può rimanere in silenzio?


● Come si può rimanere in silenzio di fronte agli orrori di un paese dove, come in Germania, 40.000 persone innocenti vengono arrestate in un colpo solo; dove 70 di loro sono state messe a morte in una sola notte in una sola prigione; dove il solo modo per alcuni di evitare l’arresto è vagare nelle foreste o viaggiare da un posto all’altro in treno, notte e giorno; dove i mobili delle case vengono bruciati nelle pubbliche piazze; dove le folle cercano di impedire ad una donna di scappare da un edificio in fiamme; dove tutte le case, gli istituti e gli ospedali per gli anziani, i poveri e i bisognosi e tutti gli orfanotrofi per i bambini vengono distrutti? 520 sinagoghe sono state bruciate. 

Torture ariane a Dachau


● Una delle torture ariane nel campo di concentramento di Dachau è far fissare ai prigionieri immobili con gli occhi spalancati una luce elettrica; un’altra è farli stare una volta in un campo per ore senza il privilegio di andare alle latrine; un’altra è comprimere centinaia di persone in uno spazio così piccolo che nessuno può distendersi per la notte, e rifiutare anche a tutti l’accesso alle latrine. Dei nuovi arrivati due diventano pazzi la prima notte. Fustigazioni e bastonate, di continuo per ore, puniscono la più lieve trasgressione delle regole ariane. 


Pazzi e criminali

● Un’arguzia particolare nelle speciali relazioni esistenti tra la Germania e quello che era rimasto della Cecoslovacchia era che mentre i cittadini ossequienti alla legge, sensati, sensibili e intelligenti venivano espulsi da un paese e veniva loro negata l’ammissione all’altro, c’era ciò nonostante uno scambio ordinato di pazzi e criminali.

Tre assassinii in una settimana

● Durante il 1938 gli assassini a carico del campo di concentramento di Buchenwald in Germania raggiungevano almeno una media di tre assassinii di prigionieri ogni settimana. In una occasione il comandante chiese volontari per un lavoro speciale e quando nessuno rispose li mise in riga e sparò loro. Uomini fortunati.

1.000 suicidi in un mese

● E’ stato calcolato che dall’annessione dell’Austria da parte della Germania il numero dei suicidi a Vienna ha raggiunto una media di 1.000 al mese. Questa autodistruzione è deliberatamente incoraggiata dal Diavolo e dal suo figlio Hitler, che ora dirige gli affari del popolo tedesco.


Le ragazze tedesche devono lavorare un anno


● Secondo le nuove regole le ragazze tedesche tra i 18 e i 25 anni che non sono sposate devono compiere prestare un anno di servizio lavorativo obbligatorio in una fabbrica o in una famiglia.


26 luglio 1939
ARTICOLO TRATTO DA “CONSOLAZIONE” DEL 26.7.1939 Pag. 3,4

Sadismo Über Alles
Le donne nella Germania nazista

    Quanti sanno che nella Germania nazista ci sono campi di concentramento per le donne?

    Sì, ci sono veramente e l’autore di questo articolo ha incontrato una donna, arrivata recentemente dalla Germania nazista, che ha trascorso non meno di undici mesi in un campo come questi, oltre ad essere stata rinchiusa per tre mesi in diverse prigioni naziste. 

    La veridicità della sua storia è confermata da documenti redatti dal governo tedesco che attestano la sua reclusione e il suo finale rilascio per mancanza di prove. 

    Parte delle esperienze che questa signora – ha superato la mezza età ed è nonna – ha scritto nei dettagli in un lungo saggio, sono descritte nel brano che segue:

    Sono stata arrestata dopo il mio ritorno dall’Olanda dalla polizia Gestapo. Mi hanno accusata di aver contrabbandato valuta tedesca fuori del paese e di aver continuato una campagna di atrocità mentre ero là con i miei parenti olandesi. 

    Non c’era, ovviamente, la benché minima prova a sostenere la loro accusa, né c’era alcuna ragione perché dovessi essere così sciocca da parlare contro la Germania quando dovevo ritornarvi. 

    Nonostante ciò fui trattenuta per tre mesi in una cella di isolamento nelle prigioni di Ett-Strasse e di Stadelheim a Monaco finché le autorità decisero di mandarmi nel campo di concentramento di Lichtenburg, in Sassonia. Fui rinchiusa con altre due detenute, una delle quali era un membro della Società dei Seri Studenti Biblici [Testimoni di Geova]. Non credevano nel dare il saluto hitleriano. Lei aveva già scontato sei mesi in una prigione e ora era diretta allo stesso campo dove io ero destinata. L’aria nel piccolo compartimento del treno che faceva da prigione, ma che era progettato per una persona, era terribile. Eravamo trattate come se fossimo la peggiore sorta di criminali. Tutte noi eravamo ammanettate. Quando infine arrivammo a Lichtenburg eravamo diventate un gruppo di otto donne raccolte da ogni parte della Germania.

    Lichtenburg è un castello medievale, occupato un tempo dal re Enrico il Forte. La stanza a cui eravamo assegnate formava parte di questo castello. Era di gran lunga troppo grande per essere riscaldata e durante i successivi mesi invernali molte di noi donne soffrimmo seriamente a causa del freddo intenso. Ospitava solo prigioniere ebree. 
C’era una specie di equipaggiamento della prigione. Durante i primi mesi dovevamo vestirci con i nostri stessi abiti. Poiché tutto il lavoro nel campo doveva essere fatto da noi, questi abiti si riducevano a brandelli entro poche settimane. Una delle prigioniere era stata arrestata mentre prendeva il sole e era entrata nel campo indossando nient’altro se non un costume da bagno. I pochi stracci che indossava le vennero dati dalle compagne di prigionia. Tutti i lavori servili, come la pulizia dei bagni del campo, erano assegnati alle prigioniere ebree.

1000 DETENUTE

    In quel tempo eravamo in totale circa 1000 donne nel campo … 150 prigioniere ebree, circa 300 membri della Società dei Seri Studenti Biblici, circa 200 prigioniere politiche non ebree e diverse centinaia di criminali a cui, dopo aver scontato la loro pena in prigione, fu ordinato di fare un periodo aggiuntivo a scopo di “rieducazione”. Noi prigioniere ebree non eravamo picchiate, sebbene le guardiane del campo sembravano provare un piacere sadico nel addossare ingiurie e insulti sul nostro gruppo. L’età delle prigioniere andava dai quindici anni fino ai settanta.

    La sorte delle Serie Studentesse Bibliche era terribile. Comunque erano persone coraggiose, che affrontavano il loro destino con pazienza. Sebbene alle prigioniere non ebree fosse vietato di parlare con noi, queste donne non osservarono mai questa regola. Pregavano per noi come se appartenessimo alla loro famiglia, ci imploravano di tener duro con forza d’animo e dicevano che Dio non ci avrebbe abbandonato. 

    Quando Hitler tenne due discorsi durante l’autunno, tutte le prigioniere del campo ad eccezione delle ebree dovevano raccogliersi nel cortile della prigione e ascoltare alla radio. Tra loro c’era questo gruppo di Studentesse Bibliche. Tuttavia, quando arrivò il momento di alzare le mani per il saluto e di cantare l’inno di Horst Wessel, si rifiutarono di farlo. Per questo furono picchiate con manganelli di gomma e successivamente colpite con l’acqua di una manichetta antincendio… in un periodo in cui c’era un tempo gelido. In più furono accecate da potenti riflettori. Per due settimane non fu loro permesso di fare nessun lavoro manuale, mentre il lavoro generico fu loro negato per un periodo anche più lungo. Oltre a questa punizione furono assegnate ad un arresto speciale, che significava che per tre giorni a settimana ricevevano solo un pasto al giorno … consistente in un caffè “Ersatz” e un pezzo di pane la mattina. Solo ogni quarto giorno ricevevano due pasti aggiuntivi ed era loro permesso di camminare nel cortile della prigione.

CELLE OSCURE

    Diverse erano mandate nelle cosiddette “celle oscure”. Erano segrete da cui poteva essere tenuta fuori tutta la luce. Il “letto” lì consisteva in un sacco di paglia. Solo ogni quarto giorno era permesso alla luce del giorno di penetrare in queste celle. 

    Questo è bestiale se si considera che queste persone in realtà non hanno commesso assolutamente nessun crimine ed erano tutto tranne che criminali.

    Le urla di queste donne quando venivano bastonate nelle loro celle erano agghiaccianti e rimarranno per sempre nella mia memoria.
Quello che ci rendeva più avvilite era che non c’era niente che potessimo fare per loro e scrivere al mondo esterno era assolutamente fuori questione.

    Nessuna di queste donne prigioniere uscirà viva dal campo, a meno che non desistano dal loro comportamento.

    Durante l’inverno si formava il ghiaccio sulle umide pareti di pietra del nostro dormitorio. Nessuna delle finestre della stanza si chiudeva e come conseguenza molte delle donne soffrivano per il freddo pungente.

    Una volta il campo fu investito da un’epidemia di dissenteria causata dall’acqua contaminata e dal pane ammuffito.

    Un’altra volta scoppiò un’influenza tra le prigioniere.

    L’intero castello era fortificato da un reticolato di filo spinato attraversato da elettricità ad alto voltaggio.

    Le guardiane erano canaglie della peggior specie. Quattro di loro furono licenziate con la accusa di lesbismo e ubriachezza.

    Una delle più sadiche, che si deliziava nel dire a noi ebree che ci avrebbero tutte allineate di fronte al muro della prigione per spararci, fu catturata mentre rubava denaro dalla cassa della prigione, mentre un’altra fu accusata di mandare informazioni in Francia. – Ristampata dal numero di The Idealist (New York) del giugno 1939.



Il pogrom del 10 novembre 1938


    “BERLINO: L’intera campagna è stata preparata dalle autorità con tre o quattro settimane di anticipo. A tutti gli ebrei è stato ordinato di presentarsi in certi giorni alle stazioni di polizia secondo l’ordine alfabetico del loro nome. Dovevano portare con sé qualunque arma che potevano possedere. In quei giorni si potevano vedere lunghe file di ebrei in piedi davanti le stazioni di polizia per consegnare tutte le armi da fuoco, le armi della scherma, spade, ecc. Le armi dovevano essere consegnate a prescindere se il proprietario possedesse una licenza per portare armi o no. È abbastanza ovvio che questa azione intendeva prevenire ogni resistenza alla distruzione al saccheggio che era pianificato per il futuro. Il decreto di Himmler che chiedeva agli ebrei di consegnare le loro armi fu pubblicato solo dopo che il pogrom era iniziato. Di lì a poco fu pubblicamente annunciato che molte armi erano state confiscate agli ebrei.

    “Una ulteriore misura in preparazione degli eventi che sarebbero seguiti era che tutti i negozi ebrei fossero contrassegnati mentre in precedenza era sufficiente che lo fossero i negozi ariani


...


18 ottobre 1939
ARTICOLO TRATTO DA “CONSOLAZIONE” DEL 18.10.1939 Pag. 4

Il desiderio di essere arbitro

    Il desiderio di essere arbitro degli affari mondiali è sempre nella mente di ogni papa. Il numero di Consolazione del 23 agosto 1939 richiamava l’attenzione sulle proposte di una conferenza di pace che il papa convocava o suggeriva di convocare prima dello scoppio delle ostilità tra Germania e Polonia.

    Nella sua serie di raccolte avvolta su quella per la terza settimana del settembre 1939 Andrew J. Brennan, vescovo di Richmond, Va., afferma che la “responsabilità di portare e mantenere una pace durevole resta primariamente sulle spalle dei cattolici di tutte le nazioni.” La filosofia di questo discorso è che il Generale Franco è un cattolico; se avesse mantenuto la pace in Spagna, allora la Spagna non sarebbe stata lacerata dalla guerra civile. Mussolini è un cattolico; se avesse mantenuto la pace in Etiopia, le vite di migliaia di innocenti sarebbero state salvate. Hitler è un cattolico; se avesse mantenuto la pace in Cecoslovacchia e in Polonia, migliaia che oggi o sono morti o sono nel più totale squallore, sarebbero ora tranquilli. Il Giappone è sotto l’influenza cattolica, che in parte paga per il fatto che non c’è pace in Asia.

    L’arcivescovo John T. McNicholas di Cincinnati, vuole che tutti i cattolici del suo reame preghino perché Cristo conceda pace al mondo intero. Se pregassero questo sprecherebbero il loro fiato. La più grande guerra di tutti i tempi, Armaghedon, è alle porte. I soli sopravvissuti in quel tempo saranno quelli che sono fermamente dalla parte del Signore, dalla parte del vero cristianesimo, e contro la religione del Diavolo, che è il suo esatto oppo-sto, e di cui la Gerarchia Romana è portavoce capo.

    Un messaggio dalla Città del Vaticano attesta che il Presidente Roosevelt ha mandato un messaggio personale al papa invitandolo a rivolgersi a lui per aiuto in relazione ad ogni schema politico internazionale per la “pace” potesse avere a disposizione. Il messaggio era trasmesso non su documento statale ma per bocca dell’intimo amico del Presidente Roosevelt, Monsignor Amleto Giovanni Cicognani, delegato apostolico a Washington.

Le condizioni in Europa


    Martin Harbeck riferisce:

    Già nel 1923 e nel 1924 i preti e gli scrittori cattolici in Baviera promossero una crociata contro ebrei, comunisti, pacifisti e altri, e predicarono la superiorità della razza ariana. I soldati delle truppe d’assalto sono quasi tutti uomini molto giovani, presi soprattutto da famiglie cattoliche. Indossano uniformi nere, con un teschio e ossa incrociate sui loro orribili elmetti. 

    La Germania, in forza umana, in denaro e in materie prime, è ora meno capace rispetto al 1914 di condurre una guerra con Inghilterra e Francia sull’altro lato. Gli arroganti dittatori sanno che le cosiddette nazioni “democratiche” e per lo più protestanti sono prontamente bluffate dall’unione cattolico-nazi-fascista.

    Ci sono prove sufficienti che né i tedeschi, né gli austriaci, né i cecoslovacchi hanno mai avuto l’opportunità di una votazione libera e incondizionata. È ora fatto storico che Hitler fu grandemente aiutato nella sua ascesa al potere apparentemente miracolosa da gli elementi cattolici. Il suo primo successo fu in Baviera, la parte più cattolica della Germania.

    Hitler parla solo dietro un vetro antiproiettile e per le dimostrazioni pubbliche generalmente usa un sosia. Recentemente uno di questi sosia, che era chiamato il suo chauffeur è stato colpito e ucciso. 

    La mia stima è che il quaranta per cento della popolazione, i giovani che sono stati grandemente avvantaggiati dal regime di Hitler, appoggiano l’attuale governo nazista; un ulteriore quaranta per cento è soggiogato dalla paura; e solo il venti per cento circa è impegnato in un’opposizione più o meno attiva. 

    La crisi economica è mondiale; ed essendo un risultato della guerra mondiale non può essere accusato nessun singolo governo. Ma le merci importate, specialmente alimenti, sono scarse in Germania. C’è una marcata carenza di caffè, burro, uova, carne di maiale, farina, zucchero, cipolle e frutta; e anche di tessuti di seta e di lana.

Centinaia di migliaia di prigionieri


    Il dott. Crone e altri funzionari del cosiddetto “Ministero di Giustizia” della Germania hanno liberamente ammesso il problema sempre più difficile di trattare con le molte centinaia di migliaia di prigionieri prodotti dal regime di Hitler. Recentemente ho avuto il piacere di incontrare un ex ministro tedesco della Giustizia, Dr. Breitscheidt. Ha dichiarato che rispetta grandemente gli Studenti Biblici, o Testimoni di Geova, 6.000 dei quali sono detenuti in Germania; perché sono il solo gruppo di cristiani a subire il martirio per la loro fede e la loro lealtà a Dio e alla sua Parola. Sono i soli che hanno rifiutato di accettare la religione del Totalitarismo, che mette lo Stato sopra Dio; e rifiutano di onorare o adorare il Führer umano come se fosse Dio.

    Il trattamento dei prigionieri non è lo stesso in tutte le parti della Germania e in questo momento quelli che sono in prigione sono trattati meno crudelmente di quelli che sono nei campi di concentramento. Ma il grido per i crimini commessi dai gangsters nazisti, con l’approvazione ufficiale dell’attuale governo tedesco, giunge fino al cielo, e se solo una parte di loro fosse conosciuta e creduta dalla persone sincere del mondo, quella conoscenza certamente spingerebbe tutta la brava gente del mondo ad allontanare simili barbari con disgusto e avversione.
    


21 febbraio 1940  

ARTICOLO TRATTO DA “CONSOLAZIONE” DEL 21.2.1940 Pag. 25

GERMANIA


Interi popoli ridotti in schiavitù

    ● Oggi vediamo qualcosa di veramente sinistro nel mondo: la Grande Germania sta riducendo intere popolazioni in una condizione in cui non possono più scegliere il lavoro da fare o dove lavorare. Questo è un vero socialismo di schiavitù. Al lavoratore tedesco potrebbe non essere lasciata più molta libertà, ma rimane sempre tedesco. Il lavoratore ebreo, il lavoratore polacco e il lavoratore ceco, e probabilmente altri ancora li seguiranno, sono in una situazione considerevolmente peggiore, perché potrebbe non esserci alcuna speranza per loro in futuro.

    Un nazionalsocialismo, nelle mani di quelle persone che oggi gestiscono la Germania, sembra capace di sfruttare questi popoli assoggettati per il solo beneficio dei tedeschi. Finché durerà la guerra è sicuro che agiranno così, e dopo la guerra, a meno che i tedeschi non verranno sopraffatti, continueranno ad agire così. Non ci sarebbe niente che possa trattenerli dal tenere i salari abbastanza bassi così da disporre la produzione ed i prezzi in modo che tutti i proventi oltre la sussistenza vadano a beneficio del popolo della vecchia Germania e di nazionalità tedesca. Il mondo non ha visto niente di simile dal tempo dell’Impero Romano. – John W. Love, nel Press di Cleveland.

Chiedere un aumento


    ● In Germania attualmente un individuo che chiede un aumento al suo datore di lavoro è punibile con tre mesi di prigione. La pena per chi organizza uno sciopero è l’esecuzione capitale. Partecipare ad uno sciopero può portare a dieci anni di prigione. E così, se c’è qualcosa di te che non piace ai funzionari del partito nazista, loro possono venire da te a qualunque ora del giorno o della notte, portarti via, senza che tu sappia dove, perché, né per quanto tempo. Una volta che sei stato messo in uno dei 52 campi di concentramento, potresti essere trattenuto lì per anni senza aver fatto nulla di male, senza un qualsiasi procedimento legale o giudiziario, senza nessuna accusa, e senza alcuna speranza di ricevere spiegazioni o di essere rilasciato.

Il Diavolo si prende cura dei suoi

    ● E’ ben noto che Hitler non si fa problemi nell’assassinare i suoi migliori amici se ha sospetti nei loro confronti. Questa è la vera ragione per cui al coraggioso Generale Von Fritsch è stato sparato alla schiena mentre era con l’armata tedesca in Polonia. Hitler temeva che Von Fritsch sarebbe diventato il capo di una nuova e dignitosa Germania. Solo poche settimane dopo l’eliminazione dell’uomo che era stato comandante capo dell’esercito tedesco, venne fatto l’ottavo attentato per assassinare Hitler, nella birreria di Monaco, ma egli sfuggì indenne per continuare la sua opera diabolica. Tutto questo mette in risalto la veracità del detto che il Diavolo si prende cura dei suoi. 

Omicidi nei campi di concentramento 

    ● Gli omicidi nei campi di concentramento tedeschi non vanno considerati come qualcosa di straordinario. Ci sono abbondanti prove che, da Hitler in giù, ogni nazista si sente libero di assassinare chiunque desideri. Ma nella prima parte di ottobre c’è stata nei campi di concentramento una speciale festa dell’assassinio, con l’obiettivo dichiarato di sbarazzarsi delle personalità scomode, di terrorizzare i sopravvissuti e di fare spazio per nuove vittime. In questo i nazisti stanno solo seguendo l’esempio posto dall’Inquisizione, “benedetta” da numerosi papi. 


12 giugno 1940  

ARTICOLO TRATTO DA “CONSOLAZIONE” DEL 12.6.1940 Pag. 26-27

La schiavitù dei polacchi


    I
l Feldmaresciallo Goering ha dichiarato che 1.000.000 di polacchi sono stati portati in Germania per lavorare i campi. In altre parole, uomini e donne sono stati sequestrati per le strade, nei negozi e nelle loro case e portati via con la forza come schiavi, esattamente come gli schiavi africani venivano reclutati dagli arabi razziatori di schiavi. Sono stati trasportati in Germania in carri bestiame, in condizioni barbare come quelle in cui i signori del “Mercato delle Indie Orientali” trasportavano i nativi della Nigeria ai campi di cotone di Georgia e Carolina un centinaio di anni fa. 

    È stato stimato che 3.000.000 polacchi congelarono o morirono di fame durante il terribile inverno del 1939-1940, come risultato del sistema di Hitler di mantenere il Patto di Pace tra Germania e Polonia di cui faceva parte e di cui era un garante. 
    
Si dice che entro cinque mesi dall’invasione della Polonia, un abitante su sette è morto di inedia o assideramento, ucciso in battaglia o fucilato da plotoni di esecuzione. Non è stata prestata alcuna attenzione per i diritti di proprietà dei cittadini polacchi. Giorno dopo giorno, strada dopo strada e paese dopo paese sono stati spogliati dei loro proprietari, mentre questi ultimi venivano caricati su treni e costretti a scendere altrove, dove il governo riteneva opportuno, e letteralmente a mani vuote. Per i 5.000.000 morti in cinque mesi in questo modo Adolf Hitler deve rispondere personalmente. 
    
    I Tedeschi hanno proibito di fraternizzare con i polacchi. Durante il terribile inverno del 1939-1940 meno di un quinto di questi poveri schiavi polacchi aveva un cappotto e migliaia di loro non avevano né biancheria intima né scarpe. I poveri polacchi tornati a casa sono nella maggior parte nelle stesse condizioni. Lavorano ai lavori forzati sotto la supervisione tedesca nella ricostruzione delle loro case in rovina e quando non sono al lavoro vengono tenuti nei campi di concentramento. 

    Potrebbe mai qualcosa giustificare il trattamento nazista dei prigionieri polacchi a Bydgoszcz? Nel freddo invernale più pungente sono stati costretti a stare sdraiati distesi con le facce sul pavimento di pietra ghiacciato e mentre venivano percossi fino all’incoscienza venivano continuamente minacciati di morte.

    Un comunicato di proprietà della Jewish Telegraphic Agency, Inc., pubblicato nel New York Post, dichiara che due capi della Gestapo, Wende e Botz, nello stesso giorno, il 2 novembre 1939, hanno presentato un avviso ufficiale a due capi della Comunità ebraica secondo cui avrebbero dovuto organizzare due bordelli separati, uno per gli ufficiali e uno per gli uomini, e rifornirli con ragazze ebree; questo nella città di Varsavia. Entrambi gli uomini ebrei dichiararono che avrebbero preferito morire piuttosto che acconsentire a queste richieste “ariane” e uno degli uomini, Dr. Hendryk Szoszkes, fuggì dal paese poco dopo che queste richieste furono fatte. Ora è a New York. 

“Devono essere annientati”

    C’erano 3.500.000 di ebrei in Polonia quando la Germania iniziò la sua Blitzkrieg che avrebbe scatenato la seconda guerra mondiale. Il Weltkampf di Monaco, in Germania, afferma che questi devono essere distrutti e se i rapporti che raggiungono l’Occidente sono esatti la loro distruzione sembra in corso. Si riporta, ad esempio, che il terribile viaggio in vagoni ferroviari della durata di tredici giorni (per una distanza totale di 200 miglia) in cui 2.000 ebrei sono stati riportati a Varsavia, nel cuore dell’inverno più freddo nell’ultimo secolo. Come risultato di quella gita ad uno dei più eminenti chirurghi di Varsavia, il dott. Levittoux, si è dovuto amputare entrambe le mani. La maggioranza degli altri uomini sui treni hanno avuto i piedi o le mani congelati, 211 sono morti per via e tutti quelli che sono sopravvissuti alla tremenda prova sembravano come pazzi quando arrivarono a destinazione.

    Credereste che a Hrubieszhow, in Polonia, 400 ebrei sono stati radunati nella piazza del mercato, quindi è stato loro ordinato di correre più veloce che potevano e, mentre lo facevano, sono stati tutti falciati dalle mitragliatrici; che nel cuore dell’inverno 1.200 sono stati costretti ad attraversare il fiume Bug e hanno perso la vita nel tentativo; che a Konin, in Polonia, a 1.340 ebrei sono stati concessi quindici minuti per lasciare la città; che a Kola 217 ebrei sono stati fustigati pubblicamente; che 1.700 ebrei sono stati caricati su treni merci a Lodz, non conoscendo la loro destinazione, sono stati chiusi a chiave dentro i vagoni, e molti di loro sono morti di freddo e di fame; che interi gruppi di ragazze ebree si sono suicidate per non andare a finire nei bordelli nazisti; che 60.000 ebrei polacchi sono stati sterminati nei campi di concentramento in quattro mesi; che 1.322 ebrei si sono suicidati a Varsavia, 625 a Lodz, 440 a Cracovia, e tantissimi in molte altre città polacche; che intere famiglie si sono suicidate una dietro l’altra; che le mogli sono state costrette a scavare le tombe per i loro mariti e i loro padri; che più di 5.000 anziani, donne e bambini sono stati buttati fuori dalle loro case a Katowice e trasferiti a forza nel nuovo ghetto vicino Lublino; che quando vengono portati via dalla città gli ebrei devono lasciarsi dietro ogni cosa; che 80.000 ebrei sono stati uccisi nel bombardamento di Varsavia e 30.000 sono stati confinati nel nuovo ghetto di Lublino?

    Gli ebrei di Lodz sono soggetti alla pena di morte se mancano di portare la larga striscia gialla sul braccio prescritta dalle leggi naziste, e anche se lasciano la loro abitazione tra le 5 del pomeriggio e le 8 del mattino. 

    Resoconti degli ufficiali di polizia tedeschi attestano che a Sieradz, nella Polonia tedesca, dieci ebrei, tra cui una donna, sono stati fustigati pubblicamente per non aver salutato i soldati dei reparti di assalto.

    Gli ebrei affermano che uno dei primi atti dei nazisti in Norvegia è stato di arrestare e imprigionare 3.500 ebrei rifugiati. Entro quattro ore dallo sbarco delle loro truppe in Norvegia, i tedeschi hanno chiesto il diritto di sorvegliare il fiume Danubio attraverso Romania, Yugoslavia, Bulgaria e Ungheria. 

La marcia da Chelm 

    La Jewish Telegraphic Agency parla della marcia degli ebrei, diretta dai nazisti, da Chelm, in Polonia, al confine russo. Ha avuto luogo il 30 novembre. Secondo il decreto, tutti gli uomini da 15 ai 60 anni dovevano radunarsi e marciare per un tragitto lungo trenta miglia sebbene il confine fosse lontano solo tre miglia. Ogni cinque minuti i nazisti ordinavano a quelli che erano stanchi di mettersi da parte. Quando lo facevano venivano uccisi. Dei 2.000 che iniziarono il viaggio solo 300 sopravvissero fino al confine. I corpi di 600 di questi uomini che marciavano furono trovati entro poche miglia.

    Ad Halberstadt, nella Germania centrale, tre persone furono condannate a periodi da uno a quattro mesi per aver mostrato cortesia agli schiavi polacchi. Un uomo aveva dato ad uno schiavo alcune sigarette (intendendo fare una gentilezza), uno aveva spedito una lettera ai familiari dello schiavo, e il terzo aveva dato allo schiavo del dolce e una maglia.

    Secondo un comunicato al News Chronicle di Londra, due polacchi uccisero due soldati tedeschi in una locanda a Wawer, vicino Varsavia, come risultato di una rissa tra ubriachi. Come vendetta i nazisti spararono a 60 contadini nei dintorni e impiccarono il locandiere. Quindi, per terminare l’opera, fermarono un treno, fecero scendere tutti i passeggeri e spararono ad una persona ogni cinque. 

    Quando l’armata tedesca invase la Polonia, l’Università di Cracovia, dove Copernico continuò i suoi studi, aveva 160 professori e scienziati nel suo staff. Fu loro ordinato di essere presenti ad una conferenza in cui uno scienziato tedesco avrebbe presentato le vedute tedesche. Cominciò nel modo più offensivo e gli studenti polacchi si alzarono per andarsene. Furono raccolti in vagoni e portati in Germania, dove furono rinchiusi nei campi di concentramento. Così è finita, attualmente, una delle più rispettate università del mondo. 

    Nei quattro mesi che questi professori dell’Università di Cracovia, in Polonia, furono nei campi di concentramento tedeschi dieci di loro morirono o furono assassinati. I rimanenti furono rilasciati ma non fu loro permesso di ritornare al loro lavoro.

    Un comunicato da Berlino afferma che nella Polonia tedesca tutti gli ebrei tra i 14 e i 60 anni prestano servizio per due anni ai lavori forzati. Viene loro ordinato di presentarsi in particolari luoghi di raduno con strumenti o attrezzatura manuale e con cibo per due giorni. 
Il terreno del nuovo ghetto polacco, costruito dai nazisti nella Polonia tedesca, è così povero che ci sono centinaia di villaggi in un’area in cui i contadini non possono produrre abbastanza per mantenere la propria famiglia, lasciando solo qualcosa per vendere in paese. In questa zona povera i nazisti hanno intenzione di scaricare 2.000.000 di ebrei da ogni parte della Grande Germania, dopo averli prima strappati di ogni possedimento. Questa grande zona diventa così uno dei più diabolici campi di concentramento di tutti i tempi, una prigione in cui tutte le persone sono schiavi indifesi, destinati alla fame e alla morte. 

    Nei diciotto giorni in cui la Polonia è stata in corso di distruzione sono stati uccisi 31.260 soldati ebrei. Questo renderebbe la perdita totale nell’esercito polacco attorno ai 300.000, visto che gli ebrei costituiscono circa un decimo della popolazione polacca. Potrebbe essere, comunque, che il numero di ebrei arruolati a difendere la Polonia sia proporzionalmente più grande, ma l’esempio è, nonostante questo, indicativo della terribile efferatezza dell’invasione tedesca.

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 27 ottobre 1943

ARTICOLO TRATTO DA “CONSOLAZIONE” DEL 27.10.1943 Pag. 15


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    Quindi rimane la domanda: Chi li governerà? Sarà la Germania? O la Germania stessa, la più grande nazione del continente, sarà divisa tra altri paesi? Se la Germania venisse lasciata intatta la sua popolazione di 80 milioni di abitanti la renderebbe il più forte paese europeo. Se venisse divisa tra altri stati, il suo popolo potrebbe contare far sollevare feroci agitatori contro gli usurpatori della propria nazionalità, facendo alla fine piombare il continente in un incubo ancora più indescrivibile.

    Dovrebbero alcuni popoli europei essere mescolati insieme in un sistema di “nuove” nazioni che facciano da stati “cuscinetto” tra Europa e Russia? Se fosse così allora saranno i vulcani balcanico e polacco-ucraino a fare esplodere di nuovo ogni cosa. 

Incapaci di governare

    Mentre attualmente intere nazioni come greci, polacchi e serbi vengono sistematica-mente sterminati; mentre la guerra civile è generale in Yugoslavia, Slovacchia, Bulgaria, Romania e nella Polonia rutena; mentre Romania e Bulgaria sono protette dalla gola di tutti gli altri solo dalla frusta di Hitler, facendo ritornare improvvisamente liberi tutti questi paesi dalla stretta del totalitarismo, riuscirà ognuno a ritornare alla forma di governo desiderata che desidera? Sarà tutto così semplice? Possono ungheresi, bulgari, greci, polacchi, slovacchi e altri, emersi di recente da fame, terrore, spostamenti, deportazioni, schiavitù, malattie, carestia, e immedia-tamente messi di fronte a prospettive di libertà, disoccupazione di massa, disfacimento dei sistemi tecnici, industriali e di trasporto di un intero continente, - ci si può aspettare che possano fare appello alla loro tenacia e prontezza di spirito per scegliere e formare un governo per loro stessi e mettersi in ordine in un nuovo mondo?

    In primo luogo i paesi dell’Europa orientale non saprebbero come governarsi. Leggete un libro come Agnello nero e Falcone grigio di Rebecca West e vedrete perché questi paesi, ungheresi, bulgari, greci, slovacchi e simili, non hanno mai avuto un’aristocrazia nazionale, una monarchia nazionale, tanto meno una democrazia nazionale; non hanno mai avuto una religione nazionale, tribunali nazionali, leggi nazionali, una cultura o letteratura nazionale o una classe media urbana. Fino agli anni più recenti molti di loro non avevano mai avuto quella che potrebbe essere chiamata una lingua nazionale. In altre parole, queste nazioni dell’intera Europa orientale non sono mai state nazioni reali a tutti gli effetti. Sono esistite semplicemente come varie regioni di contadini che erano state divise e ridivise tra imperi più grandi, come l’Impero austriaco degli Asburgo. Ed ora tutti questi paesi senza retaggio dovrebbero essere rifusi in un “nuovo” impero austriaco sotto Sua Maestà, Otto Asburgo?

    In ogni caso, sosteneva di recente l’autore di una rivista, ci sono due paesi in tutto questo infelice reame dell’Europa orientale con abbastanza esperienza di autogoverno nel passato da sperare di governarsi nel futuro, se ne avranno l’opportunità. Questi due sono la Cecoslovacchia e l’Ungheria. Ma a proposito dell’Ungheria, un ungherese autorevole e liberale si chiede personalmente che tipo di governo ci si può aspettare dal suo popolo, “un paese dove libertà civili così poche e limitate come quelle esistenti prima della prima guerra mondiale sono state soppresse trentacinque anni fa e non sono mai state più ripristinate!” – Il problema ungherese, di Rustem Vambery.

    Questa è comunque solo una panoramica superficiale delle condizioni che si presentano a tutti i “creatori del futuro” che si impegnano a rifare questo vecchio mondo, il lavoro che deve iniziare con la giustizia e la ricostruzione dell’Europa. Cosa può estinguere l’angoscia e l’odio della terra e portare pace di mente e di cuora al popolo di questo mondo torturato? La risposta tipica è quella che vediamo nel libro, altrimenti eccellente, di Mr. Motherwell, “La pace per cui lottiamo”:

    Mi sembra ancora che questa sarà la missione peculiare delle chiese.





(I seguenti testi sono stati tradotti per la Redazione Triangolo Viola da Massimo Sorichetti)

 
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