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    Quei triangoli viola furono la condanna a morte
 per duemila testimoni di Geova
fonte: da Il Giornale di Vicenza  23 Gennaio 2001 
da : http://www.ilgiornaledivicenza.it/storico/20010123/cronaca/02ad.htm

Martedì 23 Gennaio 2001
Al Canneti si parlerà di Olocausto
Quei triangoli viola furono la condanna a morte per duemila testimoni di Geova
Venerdì 26 alle 20.30 l’auditorium "Canneti", in contrà Levà degli Angeli 11, ospiterà un incontro promosso dai Testimoni di Geova e patrocinato dal Comune. Il tema è "Triangoli viola, in memoria dell’Olocausto". La conferenza è stata indetta con un giorno di anticipo rispetto alla programmata "Giornata della memoria" in quanto non è stato possibile ottenere la sala per il 27 gennaio. In questo giorno di 56 anni fa, nel 1945, le truppe russe liberarono il lager di Auschwitz: ecco perché è stato scelto il 27 gennaio per ricordare l’immane tragedia dell’Olocausto. In Italia la commemorazione è nata ufficialmente con una legge del 20 luglio 2000. Dopo la presentazione dell’assessore alla cultura Mario Bagnara, si aprirà la manifestazione con la proiezione di una videocassetta della durata di circa mezz’ora, nella quale sono contenute esperienze dirette di testimoni di Geova anche loro, vittime dell’ideologia nazista e le analisi di storici di alcune importanti università europee e americane che hanno studiato queste vicende.
Tra gli interventi registrati ci sarà quello di Christine King, vicerettore della Staffordshire university; John Conway, docente di storia dell’università della Colombia Wewelsburg e Susannah Henschel [Nota di Triangolo Viola - Susannah Heschel], docente di scienze religiose della Case Western reserve university.
Dopo la proiezione ci sarà spazio per gli interventi degli ospiti. Pietro Morpurgo, ricercatore universitario, svilupperà il tema "I bambini e l’Olocausto". Poi Ezio Maria Simini, storico della Resistenza, analizzerà la questione: "Le deportazioni e i campi di sterminio nazisti"; dal canto suo la congregazione dei Testimoni di Geova approfondirà l’esperienza riguardante questa minoranza religiosa che, come quella ebraica, era costretta a portare addosso umilianti segni di riconoscimento: i triangoli viola, appunto.
Già nel 1933 i Testimoni di Geova avevano denunciato l’esistenza dei campi di concentramento nazisti con articoli apparsi sulla rivista "L’età dell’oro". Sono stati circa 10.000 i Testimoni di Geova internati in Germania durante il nazismo e circa 2000 hanno perso la vita nei campi di concentramento e sterminio, nei quali sono morti sei milioni di ebrei.
Federico Ballardin


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