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ATTIVITÀ SOVVERSIVA ANTICOMUNISTA

Testimoni di Geova: Persecuzione di una minoranza religiosa nella DDR [Germania Orientale]

Kurier Eisenach 25/4/2001. n° 17, pag. 12

Di Michael Caspar

Per molti testimoni di Geova il regime nazista ha significato il campo di concentramento. Dei membri della comunità religiosa in Germania, che erano circa 25.000 nel 1933, 2.000 furono messi a morte. Dopo la guerra il sollievo non durò molto, poiché vennero in contrasto con le autorità comuniste della Germania Orientale. Lo storico di Dresda Gerald Hacke conta 50 vittime in 50 anni di regime DDR. Ha presentato adesso il libro formato tascabile "Testimoni di Geova nella DDR - Persecuzione e comportamento di una minoranza religiosa".
Nei primi anni del regime comunista le cose per loro promettevano bene: con il crollo del regime nazista molti tedeschi avevano perso il loro orientamento e per loro gli inflessibili testimoni di Geova significavano un modello. L'amministrazione sovietica concedeva loro di tenere le loro adunanze nelle scuole. Il risultato fu un incremento della comunità soprattutto nei distretti di Dresda e Karl-Marx-Stadt (Chemnitz). Nel 1948 il loro numero complessivo era di circa 14.900. 
Tuttavia, la situazione cessò di essere favorevole al più tardi con la fondazione della DDR. Al sorgere della guerra fredda, ognuno doveva prendere una posizione netta. I testimoni di Geova si rifiutavano di sostenere il nuovo stato. La loro religione richiede neutralità nei confronti di autorità politiche. Queste sono per loro espressione del satanico "sistema di cose", da quando Cristo instaurò il suo regno dei cieli nel 1914.
Il rifiuto dei testimoni di Geova di partecipare alle elezioni fu interpretato dalle autorità comuniste come voto di sfiducia al loro governo. Essendosi astenuti dai plebisciti comunisti per una "giusta pace", furono considerati "guerrafondai". Le autorità contestarono il loro stato di "vittime del fascismo". Chiunque si rifiutasse di cooperare allo sviluppo di uno stato democratico antifascista non avrebbe dovuto meritare questo titolo onorifico.
Nella paranoica concezione del mondo del cavilloso sistema stalinista i testimoni di Geova furono guardati con sempre maggior sospetto dai servizi segreti. La sede centrale dei testimoni di Geova si trova a Brooklyn/Nuova York. Dopo la guerra i testimoni di Geova utilizzavano i canali delle forze di occupazione americane per introdurre letteratura e per comunicare con la sede centrale americana. Quando il regime DDR mise loro sempre più bastoni nelle ruote, i testimoni di Geova organizzarono i loro congressi a Berlino Ovest.

Assalto alla filiale di Magdeburgo

Davanti a questo retroscena, i comunisti decisero di compiere un grande colpo di mano. Nell'agosto del 1950 agenti dei servizi segreti [STASI] assaltarono alle 4 di mattina la filiale dei testimoni di Geova a Magdeburgo. Sequestrato l'archivio contenente i nomi degli aderenti, arrestarono 1.000 persone nel volgere di poche ore. Il Ministro degli Interni Steinhoff comunicò la messa al bando della comunità religiosa con l'accusa di "attività pseudoreligiosa sovversiva e anticomunista al servizio dell'imperialismo americano". Fino al 1955 furono incarcerati - stando alle ricerche dell'autore del libro Hacke - oltre 2.700 testimoni di Geova per periodi più o meno lunghi di detenzione.
Tuttavia i testimoni di Geova avevano riconosciuto i segni del tempo e dal 1949 si prepararono ad affrontare una nuova attività illegale. Sorsero strutture cospirative. Corrieri portavano da Berlino Ovest letteratura religiosa. Una parte dei sorveglianti di circoscrizione, che di volta in volta servivano più congregazioni contenenti fino a 120 membri, finirono nella clandestinità. 
Invece di predicare di casa in casa, la predicazione avveniva sui mezzi pubblici di trasporto o nei parchi. Chi era sorpreso veniva punito con una forte multa. Per aiutare queste persone e i loro familiari, i testimoni di Geova della DDR misero a disposizione ogni anno un fondo comune di 500.000 marchi. Nel 1959 erano circa 18.000.

Indirizzi di copertura

Nel 1961 l'edificazione del Muro di Berlino precluse l'accesso al settore occidentale. Allora la comunità intensificò i movimenti fra le due zone per far giungere la letteratura ad indirizzi di copertura.
Per sbarazzarsi dei molesti testimoni di Geova, fu organizzato un apposito reparto presso la STASI (HA V, dal 1964 HA XX). Nel 1963 la STASI mise in atto l'operazione "Pantano" con l'obiettivo di arrestare e neutralizzare i funzionari della comunità religiosa. Nel novembre 1965 il Ministero della Sicurezza colpì il bersaglio. 15 funzionari furono arrestati. Tuttavia "l'opera di decapitazione" fallì, poiché poco tempo dopo subentrarono nuovi funzionari al posto degli arrestati.

Disgregazione

Hacke riferisce che d'allora la STASI desistette da attacchi aperti per concentrarsi su manovre di disgregazione della comunità. Dopo la firma del documento conclusivo della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa tenuta ad Helsinki il 1° agosto 1975 era inappropriato, per motivi di politica estera, arrestare persone per motivi religiosi. [Riferimento al paragrafo VII. Rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, inclusa la libertà di pensiero, coscienza, religione e convinzione] La STASI reclutò un notevole numero di collaboratori informali fra i testimoni di Geova, sfruttando abilmente interessi privati, ambizioni inappagate, ingenua credulità o desiderio di apprezzamento.
La STASI cercò inoltre di creare organizzazioni ostili alla comunità religiosa. Da essa si erano dissociati negli anni '20 e '30 dei gruppi che si opponevano alle direttive di accentramento imposte dal presidente della Società Torre di Guardia, Joseph Franklin Rutherford. La STASI sostenne la "Allgemeine Bibel-Lehrvereinigung" [Associazione universale di insegnamento biblico] fondata nel 1935 dal sorvegliante di filiale Paul Balzereit. Questa fu messa al bando nel 1950 insieme ai testimoni di Geova.
Nel 1958 la stessa poté riformarsi sotto la denominazione "Associazione di liberi cristiani". Dopo breve tempo se ne staccò la "Bund freier Christengemeinden" [Lega delle libere comunità cristiane]. Entrambi i gruppi erano finalizzati a indurre testimoni di Geova ad uscire dalla loro organizzazione. Non ebbero alcun successo. Il numero dei testimoni di Geova negli anni '70 e '80 si stabilizzò a 20.000.
Fu creata un'altra organizzazione, il gruppo di studio "Christliche Verantwortung" [Responsabilità cristiana] sotto la direttiva di Willy Müller, un uomo segnato nel fisico, membro della comunità dei testimoni di Geova dal 1946, reclutato dalla STASI nel 1959 come informatore segreto. Egli fondò nel 1965 il gruppo di studio che in seguito pubblicava regolarmente un rapporto informativo.
Tuttavia, neanche questo riuscì a creare divisioni fra i testimoni di Geova nella DDR (Nel 1967 contava fino a 30 aderenti). Mediante i suoi rapporti informativi (edizioni di 1.000 copie) raggiunse tuttavia molti ecclesiastici delle chiese tradizionali ed altre persone interessate.

Gerald Hacke: "Zeugen Jehovas in der DDR - Verfolgung und Verhalten einer religiösen Minderheit". [Testimoni di Geova nella DDR - Persecuzione e comportamento di una minoranza religiosa] Dresda, 2000, Rapporti e studi n° 24 del Hannah-Arendt-Institut für Totalitarismusforschung an der Technischen Universität Dresden.[Istituto per la ricerca sul totalitarismo all'Università Tecnica di Dresda].

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