Triangolo Viola - Il sito

Citazioni dal libro
di Fran
z Zürcher
"Crociata contro il Cristianesimo"
Persecuzione moderna dei Cristiani
Collezione di documenti
Europa- Verlag Z
ürich - New York 1938
Edizione Speciale

In questo libro, pubblicato dai testimoni di Geova nel 1938, vennero denunciate al mondo le azioni dei nazisti nei confronti dei testimoni e delle altre categorie internate nei campi di concentramento.

1938: Per attirare l'attenzione del grande pubblico sulla resistenza dei testimoni di Geova al terrore nazista, l'ufficio dei testimoni di Geova a Brooklyn approvò la pubblicazione del libro Kreuzzug gegen das Christentum (Crociata contro il cristianesimo) preparato da Franz Zürcher della Watch Tower di Berna, fornendo un rapporto particolareggiato sulla persecuzione dei testimoni di Geova nella Germania nazista. Riportava le esperienze di più di un centinaio di testimoni di entrambi i sessi ed era soprattutto una testimonianza del fatto che nella Germania nazista uomini e donne lottavano, soffrivano e morivano a motivo della loro fede. Questo libro venne pubblicato dalla casa editrice Europa di Zurigo, e fu esposto nelle librerie e nelle edicole. È stato tradotto anche in francese (1939)  e in polacco.

Il famoso scrittore Thomas Mann dichiarò in una lettera alla società Torre di Guardia: ". . . avete fatto il vostro dovere pubblicando apertamente questo libro, e mi sembra che non esista appello migliore alla coscienza del Mondo di questa     pubblicazione"


Brano tratto dal libro tedesco "Kreuzzug gegen das Christentum" (Crociata contro il cristianesimo), Zurigo e New York, 1938, pubblicato da Franz Zürcher (Watch Tower Society, Berna, Svizzera) in collaborazione con Europa Verlag (casa editrice Europa), pagine 154-168:


All'interno: [tradotti in italiano]
 

Pagine 154-168:
Rapimento di bambini - Non lo posso più sopportare - I genitori in prigione, i figli in orfanotrofio -Fuga all’estero come unica via d’uscita - Così vengono fatte a pezzi le famiglie!

Pagine 185-214 

11 Capitolo - Responsabilità dei capi

12 Capitolo - Proteste alla lega delle nazioni

 


Rapimento di bambini [154]

  Nell’ultimo periodo sentenze di tribunali in Germania hanno riconosciuto come passibili di pena le cosiddette dichiarazioni antinazionali anche se esse rimangono circoscritte nell’ambito della più ristretta cerchia familiare. Come cerca di fare la Gerarchia cattolica-romana con le sue confessioni auricolari, anche i suoi allievi politici, i nazisti, hanno reso la famiglia una micro-cellula politica attraverso un controllo dell’intima vita familiare.

  Sotto il sistema nazista i genitori hanno il diritto e il dovere di mettere al mondo figli e provvedere loro vitto e alloggio. Per quel che riguarda l’educazione, è stata lasciata loro una parte insignificante ed essi l’hanno eseguita come agenti nazisti; per la massima parte però non spetta loro alcun diritto di interferire nell’ammaestramento e nell’educazione.

  I Testimoni di Geova riconoscono come loro diritto quello di istruire i loro figli sul proposito dell’Altissimo e di educarli al rispetto delle norme di Dio. Non lasciano che i loro figli siano battezzati come cristiani appartenenti ad un’età in cui questi ancora hanno appena la capacità di pensare, e anche più tardi non li costringono in alcuna maniera. Esortano però i figli a “ricordare il Creatore nei giorni della giovinezza” (Ecclesiaste 12:1) considerando questo come un dovere naturale che hanno come genitori davanti a Dio e dal quale nessuna istituzione politica o statale li può esonerare. Questo nella Germania odierna sta recando indicibili sofferenze a loro e ai bambini educati nel timore di Dio.

  Perfino dall’atto ufficiale riprodotto di seguito risulta che in ogni caso si tratta di bambini particolarmente beneducati. E ciò nonostante, in forza della malvagità statuita per legge, vengono marchiati a fuoco come “moralmente trascurati”. 

  L’America ha i suoi “kidnapper”, rapitori di bambini in forma privata. In Germania ora questo viene eseguito ufficialmente. Questo disgregamento della vita familiare è una mossa del sistema nazionalsocialista che richiama fortemente il comunismo.

  Il significato stesso del cristianesimo è l’ubbidienza a Dio. Segue una delibera sull’educazione dell’infanzia abbandonata, che dichiara che il benessere spirituale dei bambini in questione sia in pericolo proprio perché vengono educati al vero cristianesimo, e dove viene detto ancora più  esplicitamente che chiunque non sia nazionalsocialista non ha assolutamente nessun diritto sull’educazione dei suoi figli.


“V 14824                                                   Delibera

   Nella causa riguardante la figlia minorenne della non coniugata …., di nome .…, nata il .…, alla madre viene revocato il diritto del mantenimento personale della figlia.

  L’esercizio del mantenimento personale viene trasmesso all’ufficio assistenza di minorenni che fungerà da tutore.

 

Motivazioni 

… Le assistenti sociali dell’ufficio assistenza di minorenni si sono mostrate concordi nel affermare come … dia impressione di essere particolarmente beneducata e anche come di lei si oda solo il meglio …. nella scuola come pure nell’istituto di educazione. Anche sotto l’aspetto politico o religioso non è stato notato in lei niente di particolare.

  L’assistente sociale dal carcere femminile dichiara che la madre si comporta bene in prigione, tuttavia non si discosta dalle sue credenze di Studentessa Biblica. Ella ha esplicitamente dichiarato di non essere contro lo Stato e che non influenzerà la piccola sotto questo aspetto. E’ però difficile prestare fiducia a questa asserzione perché da ultimo ella ha dichiarato di nuovo che la Bibbia e le sue leggi per lei stanno sempre sopra ogni altra cosa. Per di più alla domanda se volesse decidere per la Bibbia o per sua figlia, ella ha dichiarato che potrà decidere solo a seconda delle circostanze del caso.  

Quello che la madre ha dichiarato nel corso del suo interrogatorio del 9 febbraio 1937 all’ufficio tutorio si accorda perfettamente con quanto sopra; anche qui ella espone la sua idea fondamentale, cioè che si deve ubbidire a Dio più che allo Stato.

  Da tutto ciò appare in pericolo il bene spirituale di…. Sebbene entrambe le assistenti sociali dell’ufficio assistenza dell’ufficio assistenza di minorenni abbiano dichiarato che la figlia è educata molto bene, nello Stato odierno non può bastare solo questo ma, al contrario, si deve tenere altrettanto alla fidatezza politica. A mancare sotto questo aspetto è la madre, che non riesce a spogliarsi dei suoi ragionamenti che vengono sostenuti dall’Associazione degli “Zelanti Studenti Biblici”, Associazione che, per il modo incontrollabile in cui è diretta, per i suoi punti di vista e per le sue mire, deve essere considerata altamente pericolosa per lo Stato. Lo Stato nazionalsocialista può impiegare solo persone che si basano sui suoi punti di vista e non può ammettere che persone che si basano su un fondamento ad esso ostile educhino bambini tedeschi, e certamente neanche se sono i propri figli.

 

………….., li 7 marzo 1937

 

L’ufficio tutorio

f.to: …..

redatto:

…………..,  li 12 marzo 1937

L’ufficio dell’ufficio tutorio

p.p.  ……………. Assistente”


*** 

 

“Il Governatore del Reich in Sassonia

            - Governo Regionale -

Ministero per l’istruzione popolare B: 55 Sch.

                                                            Dresda-N, li 13.11.36

                                                                                                                       Casella Postale.

Ai Provveditorati distrettuali agli studi 1 e 2, V e B.

 

Sono in attesa fino al 20 novembre c.a. di una relazione in cui è stato chiesto agli insegnanti se hanno osservato che i bambini provenienti dai circoli degli Studenti Biblici, in seguito all’influenza della famiglia, assumono un punto di vista negativo verso lo Stato e oppongono resistenza passiva a tutti i tentativi per portarli su un'altra posizione.

 

La relazione non deve limitarsi solamente ad indicare il numero dei casi; deve piuttosto descrivere accuratamente come hanno avuto luogo.

 

E’ indispensabile presentare anche gli eventuali rapporti negativi.

 

    D’ordine:

f.to (nome illeggibile) 

  

“Non lo posso più sopportare …”

 

“A … il fratello … a causa della sua fede ai principi biblici aveva perso il suo lavoro come impiegato ed era già da molti mesi alternativamente in prigione ed in campo di concentramento. Mentre questa situazione si trascinava, la moglie del fratello è diventata gravemente malata di nervi. Il dolore è stato accresciuto ancora dalle esperienze di entrambi i loro figli, ragazzini di 7 e 13 anni. Un giorno entrambi i bambini non sono tornati da scuola. Il preside della scuola informò che i bambini erano stati “presi in custodia dallo Stato per venire educati nel corretto spirito nazionalsocialista!” Il ragazzino di sette anni era stato portato in ospedale nel reparto per i malati di scarlattina, dove oggi giace a letto malato di scarlattina; il bambino più grande è stato portato in un istituto. Nel frattempo il padre è stato nuovamente imprigionato. Il ragazzo più grande, allevato dai genitori nello spirito della Bibbia e sui propositi di Geova e istruito sui doveri di una creatura verso il Creatore onnipotente, si rifiuta con persistenza di dire “Heil Hitler” o di fare il saluto nazista. A causa di questo atteggiamento ricevette tali maltrattamenti al punto che abbandonò l’istituto di nascosto e tornò a casa. Pregò insistentemente la madre di impedire che vi fosse portato di nuovo. Aveva sul capo i segni dei peggiori maltrattamenti e percosse. Disse: “Nella Bibbia Geova promette di non imporre a nessuno un peso più grande di quello che possa sopportare. Io non lo posso più sopportare, mi toglierò la vita.” Dopo avergli dato alcuni buoni e incoraggianti consigli la madre dovette tuttavia riportarlo di nuovo in questo istituto. È, come menzionato sopra, una donna gravemente malata di nervi.”

 

Una madre ha scritto al ministro:

  “Signor Professor … Ministro della cultura di …

  Considero un mio dovere, Signor Ministro, di rivolgermi direttamente a Lei nella seguente questione:

    Sono madre di quattro bambini in età scolare. Mio marito ha speso le sue forze migliori combattendo nella guerra mondiale. Congedato dall’esercito per malattia ha effettuato il suo servizio presso le Ferrovie Tedesche fino all’anno 1927. Da allora si trova in un istituto in cui riceve cura e assistenza. In quanto a me, fino ad ora ho cercato di educare al meglio delle mie capacità e possibilità i miei figli come persone capaci e discrete. Il giudizio del rettorato e del corpo degli insegnanti sul carattere dei miei figli è un’eccellente testimonianza dei miei sforzi. Ora è sopraggiunta da qualche tempo una nuova faccenda. Viene chiesto ai bambini che durante le cerimonie scolastiche e all’inizio e alla fine delle vacanze scolastiche salutino la bandiera, cantino inni e dicano “Heil Hitler”. Come madre timorata di Dio è mio dovere non solo allevare i miei figli a diventare persone capaci e discrete, ma anche esortarli in primo luogo al timore e all’ubbidienza a Dio e alla sua Parola. In ubbidienza alla Parola di Dio ho insegnato ai miei figli che, riguardo al saluto “Heil Hitler”, sta scritto: “Non c’è salvezza (Heil) in nessun altro, poiché non c’è sotto il cielo nessun altro nome dato fra gli uomini mediante cui dobbiamo essere salvati, se non nel nome di Gesù Cristo” (Atti degli apostoli 4:12). “E gridano ad alta voce: “La salvezza (Heil) la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello!” (Rivelazione o Apocalisse  7:10). 

Mia figlia tredicenne … si è rifiutata recentemente di salutare la bandiera e di dire “Heil Hitler”. Questo ha spinto il Direttore della Scuola, il Signor Rettore …, a schiaffeggiarla così forte da farla cadere davanti alle sue compagne di scuola; inoltre ora è stata espulsa dalla scuola e hanno minacciato di portarla via da me e di metterla sotto un ufficio tutorio. Questo, Signor Ministro, può accadere solo con la Sua autorizzazione. Lei può rendere disgraziata la nostra famiglia. Lei può convalidare questo spietato provvedimento davanti a Dio e a tutto il mondo. Considero un mio dovere quello di metterla in guardia. Geova Dio, che io servo incessantemente, ripagherà equamente tutti i torti. Le comunico anche che mi sono rivolta con lo stesso giro di posta al Signor Cancelliere del Reich Adolf Hitler e al Signor Ministro dell’Educazione del Reich Rust.

 

Distinti saluti…”

’ufficio giudiziario ha emesso la seguente sentenza:

 

“Ufficio giudiziario …

Sentenza del …

  Nel processo sull’educazione dell’infanzia abbandonata riguardante …, nata a … il … ecc. viene respinta l’istanza dell’ufficio assistenza minorenni di …, che ordinava l’educazione dell’infanzia abbandonata, provvisoria e definitiva.

Motivazioni:

I genitori della … appartenevano prima all’Associazione degli Zelanti Studenti Biblici. Il padre della … si trova dal 1927 in un Istituto di cura e assistenza. La … frequentava il 7° anno scolastico e attualmente sarebbe nell’8° anno scolastico della scuola elementare. … si è rifiutata per motivi religiosi di salutare con le parole “Heil Hitler” e di prestare il saluto tedesco sollevando la mano destra. A prescindere da questo rifiuto del saluto tedesco, la sua condotta nella scuola è designata come irreprensibile; si mostra intellettualmente sopra la media e con il suo rendimento scolastico è la prima della classe. A scuola si distingue per la diligenza, l’attenzione e la solerzia. Possiede una ricca inventiva e un dono particolare verso i personaggi di immaginazione. Anche esteriormente appare simpatica alla massima misura. È vestita con particolare cura e dà un’impressione straordinariamente calma e gentile. 

Tuttavia sulla base di un decreto del Ministero della Cultura non siamo più autorizzati a lasciare che tali studenti frequentino la scuola in quanto costituiscono una minaccia per la disciplina scolastica e per la società pubblica, seessi e i loro genitori persistono ostinatamente nel rifiutarsi di fare il saluto tedesco. Questo vale sia nel caso di … che nel caso di sua madre. Tutti gli sforzi compiuti, anche dal tribunale, per persuaderle che la loro presa di posizione è insensata e non si può giustificare in nessun modo sulla base dei detti biblici da loro citati, sono risultati completamente inutili.

Il Ministero della Cultura ha disposto che in questi casi si debba far domanda per l’educazione dell’infanzia abbandonata. Fino ad oggi non è stata però riconosciuta al tribunale nessuna sentenza che disponga l’educazione per l’infanzia abbandonata su una base simile.  Dal commentario di Blaum, Riebzell e Stork sulle leggi per l’assistenza alla gioventù del Reich 3° edizione dell’anno 1926, citiamo la parte finale dell'annotazione n. 4: la presa di posizione religiosa o politica del padre non è una base per disporre l’educazione dell’infanzia abbandonata. Nel frattempo tuttavia il punto di vista della legislazione è fondamentalmente cambiato così che oggi secondo il parere del tribunale è sostenuta l’interpretazione secondo cui un bambino che respinge lo Stato in una misura tale da rifiutargli i riconoscimenti esteriori, di regola, nonostante le sue qualità morali, dev'essere segnato come “trascurato” e l’educazione che istighi un bambino ad un tale comportamento, va giudicata insufficiente. Rispetto a questa tendenza si fa riferimento alla decisione del tribunale del 14.6.37 nella causa riguardante…. In questo caso il tribunale ha disposto l’educazione dell’infanzia abbandonata per un bambino Studente Biblico che è totalmente irreprensibile  in senso morale.  A questo riguardo si fa riferimento alla perizia del consigliere sanitario Dott. … come ufficiale sanitario. Il tribunale ha disposto il controllo medico perché in questo caso sussistevano dubbi sull’educazione dell’infanzia abbandonata. L’impressione che ha ricevuto la corte tramite il particolareggiato interrogatorio viene attestata dalla perizia medico-legale. In questo caso siamo di fronte ad un caso totalmente insolito di fanatismo religioso di una bambina di 13 anni con una spiritualità e una moralità molto alte. Non è escluso che ci siano sintomi di una malattia schizofrenica su fondamento religioso.

L’ufficiale sanitario come anche il tribunale si è convinto che nel caso di …,  non si tratta di espressioni imparate a memoria con cui si esprime contro la manifestazione del saluto nazista bensì di una convinzione solida e interiore.  Malgrado ciò resta assolutamente nei limiti della buona educazione e modestia e non diviene presuntuosa quando parla di questi argomenti. La bambina mostra proprio una maturità spirituale notevolmente sopra la media dei bambini della sua età. L’ufficiale sanitario crede che forse può ancora essere possibile correggerla tramite la sistemazione in una famiglia adatta; il suo parere in questo senso resta pur sempre scettico. L’ufficio giudiziario ha raggiunto la conclusione che la bambina in questione non deve essere soggetta a nessun cambiamento della sua presa di posizione attraverso l’educazione dell’infanzia abbandonata. Il tribunale teme piuttosto che, vista l’anormale predisposizione di …, se fosse strappata alla madre potrebbe piuttosto provocare comportamenti persecutori da parte dei bambini e la sua predisposizione schizofrenica potrebbe rafforzarsi. Quindi in questo caso, vista la situazione particolare, non è né appropriato né ammissibile disporre l’educazione dell’infanzia abbandonata.

Secondo l’articolo 62 capoverso 2 della Legge per l’assistenza alla gioventù l’educazione dell’infanzia abbandonata non può essere disposta se non offre visibilmente nessuna speranza di riuscire. Qui sussiste questo caso.

Dato che la bambina è la prima della classe e ha già passato tutto il 7° anno scolastico (l’ottavo in molti luoghi non è stato ancora portato a termine) se non c’è bisogno può rimanere anche senza un’ulteriore formazione scolastica. 

 

Cancelliere dell’Ufficio giudiziario di … ecc.”

 

Il Signor Cancelliere dell’Ufficio giudiziario ha impiegato diverse locuzioni inesatte riguardo questa coraggiosa ragazzina ma forse solo per aiutarla. Perché il detto “con la volpe convien volpeggiare” è valido nella Germania “minorenne” specialmente per tutti quelli che lavorano in uffici o hanno alte cariche. Ha scritto: “La bambina mostra proprio una maturità spirituale notevolmente sopra la media dei bambini della sua età” e forse ha pensato: “Non solo dei bambini della sua età ma anche di tutti quei concittadini adulti che stanno sotto la tutela nazista.” Va molto peggio di questa ragazza quando si ha più di 13 anni e ci si permette di avere una simile maturità spirituale.

 

I genitori in prigione, i figli in orfanotrofio

 

“A … nel marzo 1936 due ragazzini dell’età di 12 e 13 anni sono stati strappati ai genitori perché a scuola si erano persistentemente rifiutati di dire “Heil Hitler” e di cantare l’inno nazionale quando veniva issata la bandiera. I genitori dei ragazzini sono Testimoni di Geova che insegnano ai loro figli le Sacre Scritture e li educano nello spirito cristiano. Nella scuola i ragazzini sono stati prima picchiati dal preside per punizione per costringerli a prestare il saluto e quando questo si rivelò inutile i genitori sono stati privati su istanza dell’autorità minorile dell’ufficio giudiziario del diritto di educare e allevare i figli. Entrambi i ragazzini si trovano attualmente in orfanotrofio. Il ricorso dei genitori al tribunale regionale di … è stato vano, anzi il tribunale regionale ha confermato la sentenza dell’ufficio giudiziario con la motivazione che i genitori sono fanatici Studenti Biblici e che, con le loro opinioni e il loro atteggiamento, avevano gravemente abusato del diritto di tutela personale dei figli. I genitori dei ragazzini sono stati condannati a due mesi di reclusione dal tribunale speciale perché secondo il comando biblico di Ebrei 10:25 si erano riuniti con altri compagni di fede a studiare la Bibbia.

  E dunque si parla di libertà di fede e di coscienza in Germania e viene definita una specie di ‘cristianesimo positivo’.”

 

Fuga all’estero come unica via d’uscita

“Il 6 aprile 1937 mio padre ricevette un mandato di comparizione dall’ufficio giudiziario di … con il seguente testo:

 

‘Patria potestà di … figlio di … 

Al padre:  

Con una mozione del 2 marzo 1937 il ministro della cultura e dell’insegnamento ci ha  comunicato che rifiuta di lasciare che Suo figlio partecipi alle manifestazioni scolastiche patriottiche e lo esorta a non prestare il saluto tedesco. Secondo l’atto presentato al tribunale dal provveditorato agli studi cittadino Lei, di fronte alla richiesta di fare luce sulla situazione e di indurre Suo figlio ad abbandonare una posizione che ha suscitato inquietudine anche nei compagni di scuola, ha replicato che Suo figlio dovrebbe decidere da solo. Con la presente Le viene fatto notare che il tribunale riconosce nel Suo comportamento una grave violazione dei Suoi obblighi di educatore secondo l’articolo 1627 e in special modo l'articolo 1631 del Codice Civile e quindi, secondo l’articolo 1666 del Codice Civile, con la presente viene istruito il provvedimento che Le revoca il diritto di occuparsi di Suo figlio e della sua educazione …’

   Pertanto, conformemente alla decisione del tribunale minorile, dovevo essere portato il 9 aprile 1937 nell’istituto di educazione di … (un istituto per minorenni che hanno una predisposizione alla criminalità, istituto che viene gestito da carcerieri).

  Per non essere rovinato fisicamente e moralmente in questo istituto non mi rimaneva altro da fare se non lasciare il posto da apprendista appena intrapreso e cercare aiuto e protezione all’estero.

  Quello che ho patito finora, miei amati, quasi non posso scriverlo. A scuola sono stato picchiato dai miei compagni; durante le gite, se vi andavo, dovevo camminare solo e non dovevo parlare neanche con gli altri miei compagni di scuola, per quello che ancora erano per me. In altre parole sono stato odiato e schernito come un cane rognoso. In tutto questo la mia unica consolazione era che il regno di Dio potesse venire presto.

  Il 22 gennaio c.a. sono stato espulso da scuola su disposizione del Ministro della Cultura e dell’Insegnamento. Non ho ricevuto nessun attestato di congedo, mi è stato rifiutato.”  

Così vengono fatte a pezzi le famiglie!

 

In molto di quello che viene disposto ed eseguito nel III Reich si può scorgere un'influenza demonica che trasforma ogni sentimento naturale in perversità. L’infamia umana da sola sarebbe semplicemente incapace, senza un’ispirazione demonica, di portare così in basso un paese così altamente civilizzato tanto che possono aver luogo avvenimenti come quello riportato di seguito: 

“Per decreto giudiziario entrambi i miei figli, una ragazzina di 15 anni e un ragazzino di 10, mi devono essere strappati via e portati in un istituto di educazione perché hanno scelto di far parte dell’organizzazione di Geova.

  A scuola mio figlio doveva imparare a memoria un inno nazionale e una poesia patriottica. Poiché le espressioni che contenevano non erano in armonia con i suoi principi, il ragazzo si è rifiutato di impararli a memoria. Più tardi l’insegnante lo fece portare da due ragazzi davanti al preside. Questo disse che doveva essere bastonato tanto da fargli sanguinare le dita finché non fossero diventate blu e si fossero gonfiate ‘tanto che non se lo possa più ficcare in c…!’ Inoltre lo minacciò che non avrebbe più rivisto vivo suo padre. Quindi gli chiese, al ragazzo di dieci anni, se avrebbe rifiutato anche il servizio militare. Questi rispose, come è scritto nella Bibbia: ‘Chi prende la spada perirà di spada’ …

  Appena mio figlio fu tornato a casa, arrivò li davanti anche una grossa auto della polizia e diversi funzionari esigettero impetuosamente di entrare. Io non aprii. Dopo un po’ la polizia andò dalla mia vicina e le chiese qualcosa di cui cui potesse accusarmi. Siccome non poté dichiarare nulla venne messa sotto torchio a lungo finché aggiunse che noi cantavamo insieme un cantico ogni mattina. Quindi la polizia se ne andò. Il mattino seguente la macchina venne di nuovo alle 11 e mezza. Poiché io non aprivo volontariamente la Gestapo chiamò: ‘Maledetto Studente Biblico, apri!’ Quindi forzarono la serratura ed irruppero nella mia abitazione. Con le pistole puntate/spianate i funzionari entrarono come una furia con in testa il funzionario di polizia giudiziaria … Questi mi piantò la pistola al petto e urlò: ‘I bambini, qui!’ Io avevo abbracciato forte i miei bambini e anche loro si erano aggrappati forte a me cercando protezione. Dalla paura che venissimo divisi a forza urlammo a più non posso invocando aiuto.

  Poiché la finestra era aperta, davanti alla casa si era raccolto un gruppo di persone. Gridai per la disperazione: ‘Ho dato alla luce i miei bambini con tanto dolore, non ve li darò, dovete prima uccidermi.’ Quindi persi i sensi, sopraffatta dall’eccitazione. Quando rinvenni, fui interrogata per tre ore con lo scopo di costringermi a fare dichiarazioni che dovevano incriminare mio marito. Più volte l’interrogatorio fu interrotto dai miei svenimenti. Nel frattempo il rumore della folla che era in strada aumentava sempre più e la Gestapo abbandonò il nostro appartamento senza aver concluso nulla.

  Adesso avrebbero dovuto portarmi via i bambini in segreto. Il … sono stata convocata dal tribunale speciale di … . In quel giorno i miei bambini si dovevano presentare al tutore stabilito su di loro, l’avvocato X di …. Avevo un brutto presentimento e andai da lui con entrambi i miei figli già un giorno prima. Lì mi fu comunicato che la mia figlia quindicenne doveva essere portata in un campo di lavoro e il mio figlio di dieci anni doveva essere mandato per la rieducazione presso una famiglia patriottica. Se non avessero ubbidito sarebbero andati entrambi in un istituto di educazione.

  Nella mia grande eccitazione e lottando per i miei figli dissi: ‘Mi dica, Signor Avvocato, viviamo già in Russia o siamo ancora in Germania?’ Egli mi disse: ‘Signora …, faccio finta di non aver sentito nulla, anch’io vengo da una famiglia religiosa, mio padre è parroco.’ Quindi replicai se non fosse possibile sistemare almeno mia figlia in qualche posto. Allora l’avvocato, egli stesso palesemente convinto di questa infamia e intimidito, disse: ‘Non ho intenzione di avere noie a causa sua; preferisco avere che fare con venti altri bambini piuttosto che con uno degli Studenti Biblici.’

  Quindi venne chiesto a mia figlia se volesse andare in un campo di lavoro, al che rispose negativamente. Allora sarebbe stata portata in un istituto di educazione, fu il giudizio dell’avvocato. Come stavamo per congedarci da lui, egli mi chiese dove io avrei lasciato i bambini l’indomani durante la mia udienza al tribunale. Dissi che io li avrei accompagnati a …, ma li portai a ….

  Il giorno in cui dovevo andare a malincuore a … era arrivato. Dovevo stare davanti alla corte a motivo della mia fede in Geova e nelle sue promesse. Per farmi forza ancora una volta per questa visita spiacevole e per poter aprire il mio cuore feci prima visita a mio marito in prigione. Come fu fatto venire, scoppiammo insieme a piangere. Non potevamo fare niente altro. Tutta la miseria e gli avvenimenti orribili degli ultimi giorni mi passarono davanti agli occhi: l’intera famiglia dilaniata, mio marito in prigione per tre anni, i miei figli strappati via da me! Ero completamente impotente e alla fine delle mie forze. Tuttavia mi sembravano come le parole di un angelo quando mio marito mi consolava parlandomi di Giobbe, descrivendomi le disgrazie di Giobbe e la sua ferma fede in Dio e come egli stesso dopo aver perso tutto non attribuì stoltamente questo a Dio. Quindi mi raccontò di come lui stesso, dopo aver superato a prova durante il suo interrogatorio e la sua udienza , fosse stato riccamente benedetto da Geova. Questo mi rianimò. Andai all’udienza a testa alta per apprendere lì ancora una volta con quale zelo i miei figli avevano affrontato i loro insegnanti e altri funzionari altolocati per Geova e per la loro fede nel suo Regno.

  Il verdetto di questo tribunale tedesco diceva che io venivo condannata a 8 mesi di prigione a causa dell’educazione non-nazista che avevo dato ai miei figli e perché avevo cantato con loro cantici alla lode di Geova. Per il momento sono stata ancora rimessa in libertà e che cosa è successo ai miei figli? Chissà - -“

  Un altro rapporto:

  “Per circa quattro settimane il mio figlio più grande (12 anni) è stato duramente picchiato a scuola dall’insegnante perché si rifiutava di rispondere “Heil Hitler” e di farsi iscrivere alla Gioventù Hitleriana. È da notare che è stato disposto ufficialmente dalla direzione della Gioventù Hitleriana che l’ingresso nella G.H. deve avvenire solo per libera scelta del ragazzo in questione; l’inserimento dei ragazzi quindi non può essere forzato. Tuttavia quello che succede in pratica si può apprendere da questa descrizione.

  Sono andata innanzitutto dalla dottoressa per farmi attestare come stessero le cose. Questo certificato mi è stato negato così come era già successo qualche tempo prima ad alcuni fratelli; in quei casi i medici si comportano in modo altrettanto sfavorevole, certamente solo per paura che il partito possa creare loro difficoltà. Allora sono andata dal preside della scuola e gli ho mostrato il corpo di mio figlio segnato dalle percosse. Lo stesso preside era  inorridito da questa malvagità, tuttavia non poteva aiutarmi. (Ognuno deve aver cura di se stesso e della sua posizione.) Io ho spiegato anche al direttore che l’insegnante non si accontentava di picchiare il ragazzo ma aveva incaricato perfino due compagni di scuola di mio figlio a continuare il suo lavoro, incarico che entrambi i compagni di scuola hanno eseguito prendendolo violentemente a calci.

  Alcuni giorni più tardi sono stata interrogata dalla Gestapo a motivo di questo episodio ma non allo scopo di aiutarmi bensì per dirmi che mio figlio, se d’ora in avanti lui o io non avessimo agito secondo i desideri della scuola, avrebbe dovuto essere educato dallo Stato stesso, cioè che mi sarebbe stato strappato via. E tutto è accaduto in assenza di mio marito che è in prigione per amore della verità. Le mogli senza aiuto vengono tormentate in questa maniera. Geova non ha impedito tutto questo e noi non vogliamo lamentarci, bensì rallegrarsi nelle nostre sofferenze sapendo che così avremo l’approvazione di Geova.”

  Uno Stato forte, “autoritario”! La sua forza sta nella brutalità con cui porta avanti il suo programma di culto della violenza e di asservimento mentale, soprattutto la sua lotta contro un’adorazione dell’Altissimo in spirito e verità, una lotta in cui uomini sinceri, madri indifese e bambini urlanti vengono immolati a migliaia a questo Molec nazionale. Ma Geova Dio ascolta le grida dei miseri e dei poveri e presto calpesterà i loro oppressori. [fine traduzione pagina 154-168]


XI CAPITOLO
RESPONSABILITA' DEI CAPI 
[
Pagina 185]

    Dicendo “nel mio partito nulla accade senza il mio volere”, Hitler si è addossato  anche la responsabilità delle persecuzioni dei cristiani da parte degli appartenenti al suo partito. Quanto ne fossero al corrente i capi di quel tempo è confermato dalle ricevute postali, riprodotte in questo libro, delle risoluzioni di protesta inviate sia a Roma che a Berlino.

          Qui sotto è riportata la lettera inviata a Hitler tramite un corriere straordinario. La lettera parla per sé:



 
“San Diego, California, 9 febbraio 1934,

 

Al Sig. Cancelliere del Reich Adolf Hitler,
Braunes Haus,
Monaco di Baviera.

 

Egregio Signor Cancelliere,
            Questa lettera è sia un cortese messaggio che un avvertimento su fatti della massima importanza per il Suo benessere. Lei constaterà che è nel Suo interesse leggere questa lettera attentamente.

            Da molti anni, uomini e donne buoni e leali hanno predicato in Germania le dottrine della Parola di Dio, accomunati nella loro attività sotto il controllo di associazioni note come Ernste Bibelforscher [Studenti Biblici] e Wachtturm Bibel-und Traktat-Gesellschaft [Società di Bibbie e Trattati Torre di Guardia]. Queste denominazioni indicano solo la società o corporazione che svolge la loro opera. Questi uomini e donne sono dedicati a Geova Dio e lo servono come suoi testimoni nell’insegnare la verità biblica al popolo. Essi si sforzano di fare del bene a tutte le persone e non recano danno a nessuno.

            Nel febbraio 1933 il Suo governo, senza giustificazione, ha usato mezzi violenti per costringere questi sinceri cristiani chiamati testimoni di Geova ad abbandonare [186] l’adorazione di Geova Dio nella maniera da Lui comandata. Sono stati sequestrati loro Bibbie, cantici, libri di studio biblico ed altra letteratura, come pure masserizie, cacciandoli via dai loro luoghi di adorazione e vietando loro le adunanze, lo studio della Sacra Scrittura, l’adorazione di Dio e la predicazione della verità alla gente.

            Il Suo governo ha inoltre, senza giusto motivo, sequestrato una grande quantità di libri, Bibbie, quadri, carta ed altro materiale per distruggerli col fuoco; tutto questo era proprietà delle suddette società. Molti testimoni di Geova leali e senza colpa sono stati gettati in prigione e maltrattati dai Suoi funzionari. Lei sarà una persona molto occupata e probabilmente molti di questi fatti non Le saranno stati fatti conoscere; ma questo non è dovuto a coloro che sono stati maltrattati ingiustamente e crudelmente.

            I nemici dei testimoni di Geova li hanno calunniati malvagiamente ed hanno diffuso su di loro empie menzogne per indurre il governo a danneggiarli. Affinché il governo fosse messo al corrente della vera entità dei fatti, il 25 giugno 1933 più di 7.000 testimoni di Geova si sono radunati a Berlino ed hanno pubblicato, in  questa occasione, una dichiarazione dei fatti inerenti alla loro attività religiosa in Germania, che è stata mandata a tutti gli alti funzionari del Suo governo e distribuita in milioni di copie a tutta la popolazione fino a che non è stata repressa violentemente dai Suoi funzionari. Questa dichiarazione, di cui è qui allegata una copia, ha chiesto al Suo governo di fare in modo che queste persone sincere, testimoni di Geova, ubbidiscano ai comandi di Geova Dio e lo adorino senza impedimenti, secondo il suo volere, proclamando a tutti il suo Regno, mediante il quale tutte le famiglie della terra dovranno essere benedette.

            Questa petizione non è stata accolta dal Suo governo e Lei ha rifiutato di concedere a questi testimoni di Geova [187] di servire Dio e di adorarlo secondo il volere dell’Altissimo.

            Questi devoti seguaci di Gesù Cristo, che sono testimoni di Geova, hanno a lungo atteso, soffrendo e sperando che Lei provvedesse a mettere fine a questo trattamento iniquo e che premettesse nuovamente a loro di continuare ad adorare e servire Dio senza impedimenti. Ma Lei non l’ha fatto. Negli ultimi dieci anni, l’ampia distribuzione di letteratura ha consentito sia ai capi che al popolo della Germania di essere informati della venuta del Regno di Dio e del giusto governo che il suo Re Gesù Cristo stabilirà sulla terra per la benedizione del popolo. A tutti è stato dato l’avvertimento che se si opporranno a Dio e al suo Regno, saranno distrutti ad Harmaghedon. Questo avvertimento è stato disdegnato dal Suo governo.

            Mi permetta di rammentarLe che Geova Dio mandò il suo servitore Mosè in Egitto onde comunicasse con Faraone per chiedergli di lasciare andare il suo popolo eletto affinché servisse Dio secondo il suo volere. Una testimonianza e un avvertimento che Faraone disdegnò opponendosi al Creatore, e la conseguenza fu che Geova Dio mise a morte tutti i primogeniti d’Egitto, annientando così la potenza dominante. (Vedere Esodo 12:29,30; 14:23-28) La Sacra Scrittura illustra chiaramente che quanto capitò all’Egitto verrà in scala più grande su tutto il mondo ed in particolare su coloro che combattono contro Geova e il suo Regno. Lei può opporsi  con successo a ogni persona, ma non può prevalere sull’Onnipotente.

            Faraone disse a Mosè: ‘Chi è Geova, che io debba ascoltare la sua voce?’ (Esodo 5:2) In seguito seppe a suo discapito chi è Geova. I suoi Testimoni hanno fatto tutto quanto è in loro potere per mostrare al Suo governo che desiderano adorare e servire soltanto il Creatore senza impedimenti e secondo il suo volere; ma i loro sforzi in tal senso non sono stati presi in considerazione e i Suoi funzionari hanno continuato a maltrattarli. [188] Nuovamente, a nome di tutti loro e come presidente della Società o organizzazione in cui essi operano e nel nome di Geova Dio e del suo unto Re, Cristo Gesù, La prego di ordinare a tutte le Sue autorità e funzionari del Suo governo di permettere ai testimoni di Geova (cioè l’Associazione Studenti Biblici e la Società di Bibbie e Trattati Torre di Guardia) di radunarsi pacificamente e di adorare Dio ed ubbidire ai suoi comandi senza impedimenti, proclamando al popolo le verità bibliche del Regno di Dio, per il quale tutti i cristiani hanno pregato sin dall’antichità e nel quale hanno riposto fede.

            Nel caso che entro il 24 marzo 1934 questo pressante desiderio non venga soddisfatto dal Suo governo per dare sollievo ai suddetti testimoni di Geova in Germania, il popolo di Dio comincerà a divulgare in altri paesi e in tutte le nazioni della terra le notizie sull’iniquo trattamento riservato ai cristiani in Germania; e dopo averne dato testimonianza, affideremo la nostra causa a Geova Dio e lasceremo che sia Lui a eseguire tramite Cristo Gesù il giudizio sui colpevoli nella sua rettitudine. Mi permetta di rammentarLe  che Geova avverte di non opprimere i suoi unti. (Salmo 105:15) Cristo Gesù siede adesso sul suo trono, e la grande battaglia del giorno di Dio l’Onnipotente è imminente. Questa sarà la più grande afflizione che ci sia mai stata; adesso c’è una sola via d’uscita: ‘E ora, o re, esercitate perspicacia; lasciatevi correggere, o giudici della terra. Servite Geova con timore e gioite con tremore. Baciate il figlio, affinché Egli non si adiri e voi non periate dalla via, poiché la sua ira divampa facilmente. Felici sono tutti quelli che si rifugiano in lui!’ (Salmo 2:10-12).

 

Con ossequi
WATCHTOWER BIBLE AND TRACT SOCIETY

Presidente       

 [189]

            Il 7 ottobre 1934 gruppi di testimoni di Geova da Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Olanda, Cecoslovacchia, Scandinavia ed altri paesi europei  spedirono molte migliaia di telegrammi dal contenuto uguale o simile al testo seguente:

 

“Governo di Hitler

Berlino, Germania.

            Il cattivo trattamento da Lei riservato ai testimoni di Geova indigna tutte le persone buone e disonora il nome di Dio. Desista dal perseguitare i testimoni di Geova , altrimenti Dio annienterà Lei e il Suo partito nazionale. 

                          Testimoni di Geova di …”

 

            I telegrammi provenienti da alcuni paesi furono in un primo tempo respinti dalle autorità delle poste di Berlino, con la motivazione data per telegrafo che, in base al § 26 della convenzione internazionale del traffico postale, quei telegrammi non potevano essere recapitati. Ma poco dopo telegrafarono : “Annulliamo il nostro primo telegramma. I vostri telegrammi sono stati recapitati più tardi al governo di Hitler”. Da questo si deduce che i telegrammi raggiunsero la loro destinazione. Poiché alcuni uffici postali rifiutarono di accettare i telegrammi, al posto loro furono spedite delle raccomandate.
 

            La St. Galler Volksstimme [giornale svizzero] del 17 ottobre 1934 pubblicò questa notizia:

             “Alle 9 di mattina del 7 ottobre 1934, 20.000 gruppi di Studenti Biblici da tutto il mondo hanno inviato al Cancelliere del Reich Adolf Hitler telegrammi col seguente contenuto: ‘Desista dal perseguitare i testimoni di Geova, altrimenti Dio annienterà Lei e il Suo partito’. Lo stesso giorno, poco dopo l’arrivo dei telegrammi a Berlino, tutti gli Studenti Biblici della Germania hanno compiuto la loro opera incuranti del divieto”.


XII CAPITOLO
PROTESTE ALLA LEGA DELLE NAZIONI
[197]

 

            La Lega delle Nazioni doveva stabilire pace e giustizia fra le nazioni. Fu esaltata come “la sola luce del mondo” e come “l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra”; tuttavia Abissinia, Spagna, Cina e altre nazioni hanno sperato invano nell’aiuto della Lega delle Nazioni.

            Cristiani dotati di perspicacia hanno anche imparato a non confidare negli uomini e nelle loro istituzioni, ma pienamente in Dio, in armonia con l’espressione ispirata contenuta in Salmo 146:3: “Non confidate nei nobili, né nel figlio dell’uomo terreno, a cui non appartiene alcuna salvezza!”

            Affinché la Lega delle Nazioni e le nazioni lì rappresentate non avessero alcuna scusante, ma totale responsabilità, sono state inoltrate a Ginevra quattro proteste, copie delle quali personalmente ai delegati lì convenuti, nonché ai rappresentanti della stampa, che ne ha pubblicata già qualcuna. Ne seguono alcuni stralci: 

Petizione alla Lega delle Nazioni

           Presentata all’Egr. Sig. Segretario Generale Avenol tramite il Giudice J.F. Rutherford, Nuova York (USA), e M.C. Harbeck, Berna (Svizzera), a nome dei testimoni di Geova della città di Danzica  e di tutto il mondo.

            Esposizione dei fatti con la controversia legale:

            Violazione della Costituzione di Danzica e dei diritti delle minoranze”.

            [Innanzitutto è stato esposto il punto di vista religioso dei testimoni di Geova, seguito dalla:]

 

PETIZIONE
Soppressione della libertà

           
Dall’inizio del 1935 la situazione ha subito un totale mutamento con crescente violenza. Sulla falsariga del Terzo Reich, [198] anche a Danzica i testimoni di Geova sono stati privati dei loro diritti e della possibilità di praticare la loro fede.

            Migliaia di cuori hanno sentito il richiamo della coscienza e l’angoscia quando già dall’inizio del potere nazista innumerevoli cristiani leali della Germania hanno sofferto pene indicibili, per avere voluto ubbidire più a Dio che agli uomini, in sintonia con le parole degli apostoli … (Atti 4:12, 17-20).

            A motivo di questa situazione è sacro dovere della nostra organizzazione mondiale assistere i nostri conservi di fede. La sottoscritta organizzazione ha perciò deliberato di presentare questa petizione all’Alto Consiglio della Lega delle Nazioni.

 Motivazione 

            Basata sul dato di fatto che  la Costituzione della libera città di Danzica, ai sensi dell’articolo 103 del Trattato di Versailles, è tutelata dalla Lega delle Nazioni e  che ai sensi dell’articolo 73, comma 1, della Costituzione della libera città tutti i cittadini della libera città hanno parità di diritti, in base ai quali:

            comma 2, non devono sussistere pregiudizi legali di diritto pubblico per le confessioni religiose,

            art. 79, a tutti è garantito il diritto di esprimere la propria opinione in forma verbale, scritta o di altro genere,

            art. 84, a tutti i cittadini è garantito il diritto di radunarsi pacificamente e  disarmati, senza preavviso e senza speciale permesso,

            art. 85, a tutti i cittadini è garantito il diritto di formare associazioni o società per scopi che non violino il codice penale,

            art. 96, garantita la completa libertà di confessione religiosa e di coscienza, senza impedimenti e con la tutela dello stato;

            art. 98, tutela di “proprietà, patrimonio e altri diritti delle confessioni e comunità religiose [199] dedite a culto, istruzione e beneficenza”.

            La sottoscritta organizzazione desidera richiamare l’attenzione specialmente sul fatto che ai sensi dell’art. 33 della Convenzione tra la Polonia e la libera città di Danzica del 9 novembre 1920, la libera città di Danzica si è  assunta l’obbligo di attenersi alle norme inerenti alle minoranze etniche, religiose e linguistiche, simili a quelle applicate dalla Polonia su suolo polacco, in ottemperanza al capitolo 1 del patto stipulato il 28 giugno 1919 tra Polonia e le principali potenze alleate. Idem  ai sensi dell’art. 2: (tutela della religione, esercizio pubblico e privato di ogni confessione religiosa e ideologia). Art. 7: (parità di diritti legali senza discriminazione religiosa). Art. 8: (diritto a parità di trattamento). Pertanto le minoranze esistenti nella libera città di Danzica, ai sensi dell’art. 12, comma 2 del summenzionato patto, sono sotto la tutela del Consiglio della Lega delle Nazioni, il quale è autorizzato a “prendere tutte le misure e a impartire  tutte le direttive che sembrino confacenti alla natura del caso”, nel caso di “violazione o minacciata violazione degli obblighi di tutela vigenti per le minoranze”.

            Chiediamo pertanto di accogliere questa petizione con la migliore disposizione d’animo e di volere adottare a suo riguardo le risoluzioni del Consiglio della Lega delle Nazioni, intese a promuovere un procedimento contro gli abusi denunciati.

            I seguenti fatti evidenziano la violazione degli obblighi internazionali suddetti da parte delle autorità di Danzica a discapito dei testimoni di Geova di Danzica.

 Sequestro 

            Il 28 e 29 marzo 1935, senza alcun preavviso, e su mandato del capo della polizia di Danzica, sono stati sequestrati libri, masserizie e proprietà della filiale della Watch Tower Bible and Tract Society, società costituita su base giuridica americana, sita in Jakobsneugasse 7, Danzica (Rapporto di polizia Tgb. N° III a I  7-35).

 

[200]
Scioglimento

            Alcuni mesi più avanti, il 6 luglio 1935, dopo che la stampa nazionalsocialista di Danzica ebbe calunniato i testimoni di Geova, bollandoli falsamente e senza la minima prova come “comunisti”, la locale Associazione dei testimoni di Geova è stata sciolta e messa al bando. (Prova liberatoria: ordinanza di polizia N° III a/I 187/35 e dichiarazione giurata dei Sigg. E. Niehuß e W. Ruhnau, allegati 1 e 2). 

Difesa legale

             Grazie all’energico intervento del console americano, Sig. Gallman, una parte della proprietà sequestrata alla Watch Tower Bible and Tract Society è stata restituita, ma  ogni attività religiosa è rimasta interdetta.

            D’altra parte, il locale rappresentate della Società, Sig. Niehuß, è stato espulso senza motivo.

            È stata adottata ogni azione di difesa legale (causa intentata presso il Tribunale  Amministrativo e il Tribunale Amministrativo Supremo), ma senza successo, non avendo voluto entrambi i tribunali trattare la causa per presunti motivi formali.

            Non ha avuto alcun successo nemmeno la petizione presentata il 23 febbraio 1936 dal locale gruppo dei testimoni di Geova tramite il suo portavoce, Sig. W. Ruhnau al Senato. Detta petizione mirava a ottenere una revisione delle precedenti disposizioni sul libero esercizio dell’attività religiosa, la revoca dell’espulsione del loro rappresentante, un riesame  equo e approfondito delle questioni dei testimoni di Geova, la restituzione dei beni sequestrati, la smentita delle notizie calunniose a mezzo stampa e radio (Allegato 3, copia dell’istanza presentata al Sig. Presidente del Senato il 23 febbraio 1936). 

Altre violazioni 

            Poco tempo dopo la summenzionata ordinanza emessa dal capo della polizia si verificarono altri fatti in cui è configurabile un’ulteriore e  [201] più grave violazione dei diritti costituzionali e delle norme della convenzione riguardanti la minoranza religiosa dei testimoni di Geova.

            In vista del grave pericolo mortale correlato ai fatti suesposti, in data 25 maggio 1936 è stata inoltrata al Sig. Lester, Alto Commissario della Lega delle Nazioni, una petizione sottoscritta da 670 cittadini di Danzica.

            Il Sig. Lester ha manifestato la sua prontezza ad esaminare il caso in via ufficiale (Lettera del Sig. Lester, datata 8 giugno 1936, allegato 4). 

Persecuzioni

            Anche i fatti relativi alle più terribili persecuzioni di uomini e donne cristiani, noti come testimoni di Geova, avvenuti in parte prima e in parte dopo lo scioglimento della suddetta organizzazione, sono stati portati a conoscenza dell’Alto Commissario della Lega delle Nazioni. Una copia dello stralcio di questo rapporto è qui unita come allegato 5.

            D’allora si è verificato un altro fatto nuovo, sul quale vorremmo richiamare la particolare attenzione dell’Alto Consiglio della Lega delle Nazioni:

Sequestri di persone da parte della Gestapo tedesca

            Il 25 settembre 1936 il Sig. Wilhelm Ruhnau, Adolf Hitlerstraße 809, Zoppot, mentre stava camminando per strada con sua moglie, fu arrestato dalla polizia di Danzica. Il Sig. Ruhnau è il firmatario della suddetta istanza inoltrata come allegato N° 3 al Sig. Presidente del Senato in data 23 febbraio 1936. A nessuno fu permesso di far visita al Sig. Ruhnau, nemmeno a sua moglie e a suo padre. Dopo settimane d’incertezza, infine la polizia ammise che Ruhnau era stato trattenuto per alcuni giorni in stato di detenzione nella prigione della polizia di Danzica. Il consigliere della polizia criminale Claß confermò l’arresto di Ruhnau su mandato della Polizia segreta di stato tedesca (Gestapo). Il verbale della polizia di Danzica contiene l’annotazione che Ruhnau è stato rilasciato il 29 settembre 1936. [202] Le autorità di polizia di Danzica si rifiutano invece di notificare dove si trova attualmente Ruhnau. 

            Il 29 ottobre il padre di Ruhnau ricevette da un amico la seguente lettera:

            “…Devo al caso se sono stato testimone oculare del fatto seguente:

            Il Suo Sig. figlio, Willy Ruhnau, che mi è ben noto come conferenziere presso l’aula della Petrischule, e che stimo altamente come persona rispettabile, fu costretto, dopo essere uscito dal presidio di polizia il giorno 29 settembre 1936, a salire su un’auto che lo portò via, presumibilmente, in Germania. Il funzionario di polizia criminale Kickbusch è perfettamente al corrente di questo fatto. Si rivolga subito al console polacco e alla Lega dei diritti umani per ottenere la sua liberazione.

Suo amico …” 

            La famiglia del sequestrato Ruhnau si rivolse subito dopo ad un amico di questo… in Polonia. Quest’ultimo, dopo avere ricevuta conferma che Ruhnau era caduto nelle mani della Gestapo tedesca… rivolse un’istanza al commissario generale di Danzica, chiedendogli di prendere provvedimenti per far liberare il suo amico. Tuttavia Ruhnau restò disperso, dando adito a temere che sia tuttora detenuto nelle prigioni della Gestapo, nelle quali si trovano anche migliaia di suoi conservi di fede, alcune  centinaia sottoposti a  maltrattamenti e altri ancora  torturati a morte.

            I fatti suddetti, narrati in modo veritiero, denunciano senza dubbio una stridente violazione della Costituzione della libera città di Danzica e delle norme vincolanti la tutela delle minoranze, che, come già detto, sono in vigore a Danzica.

            Un’associazione puramente cristiana e apolitica è diventata ancora vittima della tirannia anticristiana di Danzica. Cittadini di Danzica soffrono terribili persecuzioni a motivo della loro devozione a Dio e per il loro rifiuto di prostrarsi davanti all’idolo di un’eterodossia pagana. [203]

            Perciò, nel nome di Dio Onnipotente e di Gesù Cristo, che dette la sua vita per salvare l’umanità, e a nome dei cristiani innocenti che soffrono nel territorio della libera città di Danzica, chiediamo al Consiglio della Lega delle Nazioni di prendere in debita considerazione questa petizione e d’istruire il Senato della libera città di Danzica affinché  ponga fine alle violazioni dei diritti ed emani un decreto ingiuntivo per il risarcimento dei danni. In modo particolare preghiamo il Consiglio della Lega delle Nazioni di provvedere a che il cittadino di Danzica Willy Ruhnau sia liberato dalle prigioni della Gestapo in Germania e restituito alla sua famiglia a Danzica.

            Inoltre confidiamo in Geova Dio, affinché agisca a suo tempo e annienti tutti i malfattori dalla terra per liberare la povera creazione dolente, a eterna rivendicazione del suo eccelso Nome.

            Per i testimoni di Geova ossequiosamente firmiamo

                                                 J.F. Rutherford
    
                                           M.C. Harbeck

 

Allegato N° 5 alla presente petizione, stralcio:
Rpporto sulle persecuzioni di cristiani nella “Libera” Città di Danzica

            Il luogo di culto dei testimoni di Geova, sito in Jakobsneugasse 7, a Danzica, fu più volte bersaglio di turbe di nazisti parte dei quali in divisa, che sporcarono porte e finestre, attaccandovi manifesti, sfondarono alcune finestre, rubarono  targhette e sporcarono la facciata con la seguente scritta a caratteri cubitali con vernice rossa: “Tempio di cani semiti” …

            Anche l’insegna della Watch Tower Bible and Tract Society e dei Testimoni di Geova (Lettere dorate su vetro nero) fu rubata a fine di marzo 1935 dalla facciata che dà sulla Jakobsneugasse 7. [204]

            I fratelli S.e K., nonché i  nostri giovani aderenti O. e C. furono aggrediti e malmenati perché non hanno reso onore alle bandiere che sfilavano sulla strada. Le percosse erano così gravi da indurre alcune donne affacciate alle finestre a esprimere la loro indignazione sonoramente. Gli energumeni risposero loro: “Guardatevi, perché potremmo anche venire su da voi a darvi una lezione”. Questo accadde nelle prime ore del mattino di una domenica, mentre i nostri fratelli andavano a predicare. Sebbene sanguinanti per le percosse,  non si fecero tuttavia distogliere dal proseguire per il loro itinerario…

            Mentre distribuiva l’Età d’Oro una domenica di fine marzo 1935, P. fu aggredito da tre uomini delle S.A. [Squadre d’assalto] e percosso selvaggiamente. Fra i suoi assalitori furono identificati il muratore Albert Karsten e l’operaio Franz Mahlke, entrambi da Junkeracker. Il giorno seguente il giornale “Volksstimme” [Voce del popolo] presentò questo fatto di cronaca col titolo: “Le percosse erano appropriate”. (Non sappiamo chi aveva influenzato il giornale). Mentre il muratore A.K. aggrediva  P. con un grosso randello, P.cercò di proteggersi alzando un braccio, e su questo si spezzò il randello e un suo frammento schizzò nell’occhio dell’aggressore. Dopodiché i tre si dileguarono. In seguito venimmo a sapere che A.K. fu ricoverato in ospedale per aver perso un occhio.

            Più di 10 fratelli furono licenziati dal posto di lavoro per essersi rifiutati di rendere onore alla bandiera e di fare il saluto “Heil Hitler”. Questi licenziamenti ebbero effetti particolarmente pesanti sulle condizioni economiche di questi fratelli di una zona rurale, perché non avevano altre risorse economiche per sostenere le loro famiglie con molti figli …           

             Il 28 e 29 marzo 6 funzionari della polizia criminale fecero irruzione nel nostro luogo di culto sito in  Jakobsneugasse 7 e sequestrarono volantini, opuscoli e libri, riviste Età d’Oro e Torre di Guardia, tutto l’archivio contenente la corrispondenza, informazioni, statistiche e rapporti, atti giudiziari e documenti, questionari per discorsi incisi su dischi e trattati, dischi con musica e discorsi,  [205] quattro casse  contenenti diapositive del nostro Fotodramma della creazione, fotografie e altre cose inerenti ai giovani servitori di Geova, tutti gli schedari e schede dei territori coi relativi contenitori. Tutti i documenti dell’ufficio furono sequestrati con l’inequivocabile intenzione di bloccare la nostra futura attività.

            A fine marzo e nel mese d’aprile la polizia criminale dette una vera caccia alla nostra letteratura (del valore di migliaia di fiorini di Danzica). Furono eseguite circa 30 perquisizioni domiciliari, una nutrita serie di interrogatori,  tre arresti, due dei quali anche per estorcere confessioni sull’esistenza di altri depositi di letteratura. Fino ad oggi si trovano in mano alla polizia circa 30.000 volantini, circa 13.000 opuscoli, circa 1.000 libri, oltre a proprietà e documenti privati sequestrati a sorelle e fratelli polacchi …

            Il Signor … prima ancora della messa al bando dell’associazione religiosa fu arrestato per strada mentre era in predicazione. Nell’interrogatorio fu malmenato selvaggiamente dalla polizia politica di questo luogo. Senza che ne avesse dato motivo - essendo noto come persona pacifica – i poliziotti infierirono sul Signor … con sfollagente in maniera addirittura bestiale fino a che il malcapitato stramazzò a terra; mentre il suo corpo si contraeva nelle convulsioni, era schernito dagli sgherri con queste parole: “Adesso Geova sta parlando con lui e gli manda lo spirito santo”. Il suo arresto fu protratto due volte per dar modo ai segni delle percosse di svanire entro il tempo necessario di due settimane …

            Gli interrogatori della polizia politica alla stanza 84/85 del presidio ricalcano i metodi di tortura medioevali. Durante il loro decorso, gli aguzzini esclamano bestemmie che ogni persona rispettabile deve aborrire. In quel frangente i nostri collaboratori vengono malmenati nel modo più vile e con gli epiteti più lesivi della loro dignità. I funzionari di polizia, per lo più giovani, si permettono di dare del “tu” alle persone anziane. Una signora 54enne si è sentita dare della “vecchia vacca” [206] ed è stata perfino schiaffeggiata.  La Signora … 65enne, sotto interrogatorio, è stata apostrofata dallo stesso funzionario con gli epiteti “vecchia femmina” e  “pezzo di sterco”…

            La gravità delle torture a cui sono sottoposti i nostri collaboratori dalla polizia politica negli interrogatori è di tale entità che la Signorina … ha subito un collasso  nervoso e la Signora … , dopo essere stata sottoposta a visita medica, è stata dichiarata incapace di sostenere altri interrogatori … 

            [Ciò che segue è stato narrato da un testimone oculare del trattamento riservato ad un testimone di Geova nella prigione della polizia di Danzica dopo il suo arresto avvenuto durante il servizio di predicazione]:

            “… Nel pomeriggio dello stesso giorno [dopo gravi maltrattamenti già avvenuti nella mattina] ebbe luogo un altro interrogatorio. Nel frattempo i poliziotti  avevano fatto un’accurata perquisizione della sua casa e, trovativi dei libri, li avevano portati al presidio di polizia. Gli chiesero dove egli avesse preso quei libri ed egli rispose di averli presi nell’ufficio dei testimoni di Geova. Trovato un biglietto con 4 nomi dentro il suo taccuino, gli chiesero gli indirizzi, ma egli non  li poté dire perché li ignorava. Gli assestarono una botta così violenta sul fianco destro da farlo volare in mezzo alla stanza e subito dopo due grossi energumeni si misero a riempirlo di violentissime bastonate con i loro sfollagente. Il giorno prima il malcapitato aveva udito le terrificanti grida di dolore dei comunisti arrestati. Apparsa sul suo viso una smorfia di dolore, gli dissero: ‘Ti faremo cadere i denti’. Lo picchiarono così tanto da farlo cadere svenuto.

            Dopo si fecero portare un bicchiere d’acqua  e dissero: ‘Tutta la caraffa!’,  lo trascinarono per i capelli e gli versarono l’acqua nella bocca, sul petto e sulla schiena, dopodiché si misero a massaggiargli la schiena ferita dicendogli ironicamente: ‘Su, non è andata tanto male’. [207] Poco prima di questo maltrattamento il segretario della polizia criminale Tuchel e il noto Teuffel si erano allontanati. Era terribile vedere come quei funzionari di polizia dai modi bestiali fischiavano verso di lui. Quando si riprese gradualmente dallo svenimento, l’intero suo corpo tremava violentemente, e si sentì dire: ‘Ti è venuto il ballo di San Vito?’ ‘Adesso parla con Geova’ e ‘Adesso è sospinto dallo spirito santo’.

            Poi gli gridarono: ‘Chi ti ha percosso?’ Sapeva che per lui era meglio tacere. Lo ricondussero nella sua cella.

            La mattina del 18 giugno fu processato per direttissima. Il procedimento fu riportato parzialmente dalla stampa. Fu condannato a un’ammenda di 150 fiorini o in alternativa a 30 giorni di prigione. Mentre attendeva nello stanzone del corpo di guardia di essere  rilasciato, giunse per telefono la revoca della sua scarcerazione e fu quindi ricondotto nella sua cella. Qui la sua detenzione fu prolungata per tre periodi consecutivi di 8 giorni ciascuno, per dargli modo di guarire. Dopodiché gli si fece fare un bagno mentre un funzionario controllava ogni parte del suo corpo. Infine, il 9 luglio fu scarcerato”.

             Seguirono altri arresti e perquisizioni con condanne a pesanti ammende e detenzioni. Le autorità non si vergognavano nemmeno di arrestare per diversi giorni e di maltrattare perfino persone giovani, fra le quali in vari casi anche ragazze dai 16 ai 18 anni. 

***

             Il 29 dicembre 1936 fu presentata un’altra petizione, riguardante specialmente il sequestro di Ruhnau, all’Alto Commissario della libera città di Danzica  da … perché fosse  inoltrata al Consiglio della Lega delle Nazioni. Il 15 gennaio 1937 il Signor … presentò un’altra istanza, nella quale, fra l’altro, scrisse quanto segue:

            “… 1)  Secondo rapporti di cui sono venuto a conoscenza, il Sig. Ruhnau, sulla cui illegale consegna nelle mani della Gestapo tedesca verteva la mia ultima istanza, [208] è stato notato da  un suo conoscente nella prigione  di Marienwerder e in seguito anche in una prigione di Berlino. 

            2) Inoltre qui di seguito si denuncia un altro caso analogo di attività illegale da parte delle autorità di polizia di Danzica:

            Un cittadino di Danzica 46enne  è stato di recente condannato dal Tribunale speciale di Danzica a due mesi di prigione, per avere ubbidito ai comandi di Dio e adempiuto il suo dovere di cristiano testimone di Geova nel predicare il Vangelo di Gesù Cristo e la Buona Notizia del suo Regno.

            Dopo avere scontato quella condanna, il Sig. Claassen avrebbe dovuto essere scarcerato il 29 dicembre 1936. Testimoni oculari attestano che il Sig. Claassen quello stesso giorno fu prelevato dalla prigione non per essere liberato, ma per essere trasferito nel palazzo del presidio della polizia politica, dove scomparve per non essere più visto. Alcuni suoi amici hanno controllato per diversi giorni quell’edificio, ma non hanno più visto uscire il Sig. Claassen. Un suo parente recatosi al presidio di polizia, chiese ai funzionari cosa gli fosse capitato, e gli risposero che era stato scarcerato il 30 dicembre.

            Questa informazione risulta falsa e si teme che al Sig. Claassen sia toccata la stessa sorte del Sig. Ruhnau, che è stato illegalmente consegnato alla Gestapo tedesca, cosa che costituisce una violazione del terzo paragrafo dell’art. 76 della Costituzione di Danzica, in base al quale  nessun cittadino di Danzica può, ai fini di procedimenti o condanne giudiziarie, essere consegnato ad alcun governo straniero”. Sia nel caso del Sig. Ruhnau che nel caso del Sig. Claassen, le autorità di polizia di Danzica hanno dato informazioni mendaci. [209] Tutti e due gli uomini scomparvero. Gli amici e i parenti dei Sigg. Ruhnau e Claassen sono in grande apprensione per quello che potrebbe essere capitato ai due bravi uomini, che non si sono macchiati di alcun crimine e che sono noti alla cittadinanza di Danzica come  buoni e rispettabili cristiani. Non solo un gran numero di cittadini di Danzica, ma anche tutte le persone oneste del mondo mostrano profondo interesse a questi avvenimenti che devono essere rivelati all’opinione pubblica.

            Chiedo pertanto insistentemente all’Alto Commissario della Lega delle Nazioni di risolvere questo problema, informandone l’Alto Consiglio della Lega delle Nazioni affinché lo tratti all’inizio della sessione del 21 gennaio 1937.

            Ossequi                  (Firma)” 

            A queste proteste fece seguito, il 15 gennaio 1938, un’ulteriore istanza al Prof. Burckhardt, Alto Commissario della Lega delle Nazioni a Danzica, per informarlo che già nei primi giorni del nuovo anno erano stati fatti altri 50 arresti illegali con nuovi casi di brutali maltrattamenti.

            Queste invocazioni sono rimaste a lungo inascoltate negli aristocratici corridoi del bianco palazzo sulle rive del Lago di Ginevra. Le grida degli innocenti salgono tuttavia agli orecchi di Geova, com’è scritto: “Certamente si volgerà alla preghiera di quelli spogliati di ogni cosa, e non disprezzerà la loro preghiera…Poiché egli ha guardato dalla sua santa altezza, dai medesimi cieli Geova stesso ha guardato anche la terra, per udire i sospiri del prigioniero, per sciogliere quelli designati alla morte, affinché il nome di Geova sia dichiarato in Sion e la sua lode in Gerusalemme”. (Salmo 102:17,19-21)

            I veri cristiani credono nella promessa di Dio che vendicherà il sangue degli innocenti: “Poiché Geova ha un giorno di vendetta, un anno di retribuzioni per la causa di Sion”. (Isaia 34:8) [210]

            Già il comportamento dei testimoni di Geova nei fatti descritti indica chiaramente che queste persone rifiutano di vendicarsi con le loro mani, ma lasciano il giudizio nelle mani dell’Altissimo affinché nella futura battaglia di Harmaghedon esegua la condanna e la vendetta su tutti i suoi nemici e soprattutto anche sui persecutori dei cristiani.

 

[211]
CONCLUSIONE

Alle persone di buona volontà

            Le persone sincere, che amano la verità e la rettitudine e che apprezzano profondamente la libertà di adorazione e di coscienza, non riporranno questo libro nello scaffale senza avere preso a cuore l’appassionata esortazione a custodire questo prezioso patrimonio dell’umanità.

            Si sentiranno responsabilizzate da questo commovente rapporto sulle persecuzioni a volere un intervento a favore dei perseguitati. Che cosa possono fare? Possono contribuire a fare conoscere la verità.

            I nemici della verità, specialmente i rappresentanti dei persecutori dei cristiani, combatteranno questo libro; ma se risulta verace, resisterà ad ogni attacco.

            Gli autori del libro sono essi stessi fra i perseguitati ed hanno vissuto di persona gli avvenimenti qui narrati o ne sono stati testimoni oculari. Non si può rivelarne i nomi per non esporli alla ritorsione dei loro persecutori.

            Il rapporto non è finalizzato ad astiosa polemica o propaganda, ma deve contribuire soprattutto a rivendicare il Nome dell’Altissimo Geova. Deve aprire gli occhi di molte persone perché riconoscano l’influenza esercitata dalla spaventosa potenza delle tenebre, cioè il Diavolo, sulla parte politica e religiosa della cristianità. Deve anche far risplendere  la splendente luce del Vangelo di Gesù Cristo a conforto delle persone sincere e per annunciare la vittoria definitiva della verità e della giustizia. I lettori privi di pregiudizi riconosceranno nei fatti narrati il trionfo della fede, che vince il mondo, e di cui il poeta canta:

Una fede che davanti al nemico non arretra per timore
Una fede che, pur lacrimando l’occhio, non vacilla nel dolore
Una fede che, restando nel sentiero angusto, si manifesta ancora 
[212]
Anche se l’occhio debole si spegne della morte in angustiosa ora.
 

            Non solo parole, ma atti di fede  si sono qui rivelati con potenza e gloria, dando prova che sulla terra esistono persone, le quali, superando tutte le peggiori contrarietà, hanno conservato la loro rettitudine e fedeltà a Dio. In questo difficile tempo della fine osserviamo che due grandi forze si contrastano e  che giungeranno immediatamente a uno scontro decisivo. Dio vendicherà il sangue degli innocenti, com’è scritto: ”Il giusto si rallegrerà perché  ha guardato la vendetta. Bagnerà i suoi passi nel sangue del malvagio. E il genere umano dirà: ‘Sicuramente c’è frutto per il giusto. Sicuramente esiste un Dio che giudica sulla terra’”. (Salmo 58:10,11)

            Dobbiamo riconoscere che viene  fatta molta ingiustizia ai perseguitati, che hanno dato tutto se stessi per il dominio di Cristo e per il suo Regno di rettitudine e di pace e ne siamo  indignati a giusta ragione. Tuttavia, Cristo predisse che i suoi discepoli e seguaci “sarebbero entrati nel Regno di Dio attraverso molte tribolazioni”. Le persecuzioni narrate sono anche adempimenti di profezie divine per i nostri giorni.

            Il giorno della resa dei conti per la grave colpa di sangue di cui si è macchiata l’attuale generazione è imminente. Quindi, i perseguitati lasciano il giudizio nelle mani dell’Altissimo e non si vendicheranno da sé dei loro nemici. L’editore di questo libro non desidera dare l’impressione che si voglia con i fatti narrati destare compassione verso le vittime della persecuzione per scopi finanziari o di altro genere. Non è questo affatto lo scopo del libro, ma l’autore fa appello alla ragione e ai cuori delle persone di buona volontà di tutte le nazioni e li prega soltanto di prendere una decisione personale su da che parte stare nella grande lotta contro il cristianesimo. [213] Chi aborre dal più profondo del cuore le orribili persecuzioni dei cristiani, approverà anche la seguente risoluzione adottata recentemente da 30.000 testimoni di Geova a Columbus, Ohio, USA e poi pubblicata nell’opuscolo “Sicurezza” di J.F. Rutherford. Questo avviso delinea nello stesso tempo lo scopo di questo libro, la cui realizzazione è determinata dal personale consenso che il lettore dà, per suo beneficio, a questa risoluzione.

            La risoluzione, mandata in onda dalla radio intercontinentale il 16 settembre 1937 è qui sotto riportata:

Risoluzione

            Radunati in assemblea cristiana a Columbus, dichiariamo qui la nostra completa sottomissione a Geova Dio e al suo Regno retto da Cristo Gesù, che riconosciamo come  unica e vera speranza dell’umanità.

            Dichiariamo inoltre che il potere che spinge religionisti, dittatori, governanti e simili a giudicare sfavorevolmente e  a perseguitare genti e popoli a causa di razza, origine, colore della pelle o fede religiosa, proviene dallo spirito del Diavolo.

            Ogni essere umano sin dalla nascita ha l’incontestabile e inalienabile diritto alla piena libertà di pensiero, di parola e di adorare l’Iddio Onnipotente in armonia con i suoi comandamenti.

            Dichiariamo che le persecuzioni che hanno colpito i testimoni di Geova in Germania  a motivo della loro fede, devozione a Dio e predicazione del suo Regno di giustizia, sono estremamente inique e disumane.

            Dio comanda a tutti coloro che lo amano e lo servono di glorificare il suo nome e di annunciare al popolo il suo Regno che porterà le sue benedizioni. Perciò tutti i veri seguaci di Cristo Gesù dovranno ubbidire a Dio più che agli uomini, e continueranno ad annunciare la Buona Notizia dei suo Regno, anche a costo della loro stessa vita.

            [214]  La grande crisi mondiale è giunta; e le profezie di Dio che stanno adempiendosi, mostrano che la battaglia di Harmaghedon, la più grande tribolazione di tutti i tempi, è  molto vicina, e che tutti coloro che vogliono sopravvivere a questa tribolazione e continuare a vivere, devono trovare rifugio e protezione nella organizzazione teocratica di Dio sotto il governo di Cristo. Chi ubbidisce  ai comandi di Geova potrà vivere per sempre in salute, pace e felicità. 


Le due petizioni riportate in questo documento sono menzionate nel libro di Silvie Graffard e Léo Tristan a pag. 105.
I numeri contenuti fra parentesi quadre si riferiscono alle pagine del testo originale.

Fonte: Traduzione dal Tedesco realizzata per il sito Triangolo Viola.  La redazione Triangolo Viola ha nel suo archivio il testo in tedesco.   

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