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La DENUNCIA

In questa pagina sono riportate alcune citazioni di pubblicazioni diffuse dai testimoni di Geova che provano come sin dal 1933 coraggiosamente essi denunciarono la barbarie nazista


16 agosto 1933

“E’ stata realizzata a prezzo di indicibili sofferenze, come possono attestare le migliaia di cittadini onesti e patriottici che sono stati privati della casa e dell’impiego, le migliaia di oppositori politici che sono ora rinchiusi dietro il filo spinato dei campi di concentramento e condannati ai lavori forzati a motivo della loro opposizione, e le poche migliaia che si sono autoesiliatesi per sfuggire ai terrori del nuovo regime”

“The Golden Age”, 16 agosto 1933, p.734.   Per leggere tutto l'articolo clicca qui

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.19 di Matteo Pierro Editrice Actac.


2 gennaio 1935

“Può introdursi in qualunque abitazione privata, può far ricorso alla tortura, e non ci si può appellare contro le sue iniziative o le sue decisioni. Può operare arresti e incarcerare sulla scorta di semplici sospetti senza che le sue vittime ne sappiano le ragioni”

“The Golden Age”, 2 gennaio 1935, p.25.   Per leggere tutto l'articolo clicca qui

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.19 di Matteo Pierro Editrice Actac. 


15 dicembre 1937

 “Il gas viene impiegato in via sperimentale nel campo di concentramento di Dachau”

“Consolation”, 15 dicembre 1937, p.29. Per leggere tutto l'articolo clicca qui

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.19 di Matteo Pierro Editrice Actac. 


3 maggio 1939

“Come si può rimanere in silenzio di fronte agli orrori di un paese, come la Germania, in cui 40.000 persone innocenti vengono arrestate in un colpo solo; in cui 70 di loro sono state messe a morte in una sola notte in una sola prigione; in cui l’unico modo di sfuggire all’arresto è vagare o spostarsi, notte e giorno, da un posto all’altro in treno; in cui il proprio mobilio viene bruciato nelle pubbliche piazze; in cui la folla cerca di impedire a una donna di fuggire da un edificio in fiamme; in cui tutte le case, gli istituti, gli ospedali per gli anziani, i poveri e i bisognosi e tutti gli orfanotrofi vengono distrutti? 520 sinagoghe sono state date alle fiamme”

“Consolation”, 3 maggio 1939, p.25.  Per leggere tutto l'articolo clicca qui

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.20,21 di Matteo Pierro Editrice Actac. 


26 luglio 1939 

“Quanti sanno che nella Germania nazista esistono campi di concentramento per le donne?”. Riferiva poi le terribili vicende di una donna non testimone detenuta per un certo periodo nel campo di Lichtenburg, dove, su 1000 internate, 150 erano ebree e ben 300 Testimoni di Geova. “Le urla delle donne bastonate nelle loro celle erano agghiaccianti, e non le potrò mai cancellare dalla mia memoria”, diceva la donna come riportato nella rivista.

“Consolation”, 26 luglio 1939, p. 3,4.  Per leggere tutto l'articolo clicca qui  

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.21 di Matteo Pierro Editrice Actac. 


18 ottobre 1939

 “Il trattamento dei prigionieri non è identico in tutte le parti della Germania, e in effetti chi è in prigione è trattato meno crudelmente di chi si trova nei campi di concentramento. Ma il grido per i crimini commessi dai gangster nazisti con l’approvazione ufficiale dell’attuale governo tedesco giunge sino al cielo; e se solo una piccola parte di quei crimini fossero conosciuti e creduti dalle persone sincere del mondo, questa conoscenza spingerebbe indubbiamente tutti gli uomini buoni del mondo a considerare simili barbari con disgusto e disprezzo”

“Consolation”, 18 ottobre 1939, p.4.  Per leggere tutto l'articolo clicca qui  

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.21 di Matteo Pierro Editrice Actac. 


21 febbraio 1940

“Ci sono abbondanti prove che da Hitler in giù, ogni nazista si sente libero di assassinare chiunque desideri. Ma all’inizio dello scorso ottobre (1939) nei campi di concentramento si è assistito a una sorta di saga dell’assassinio, col dichiarato fine di liberarsi di tutte le personalità scomode, di terrorizzare i superstiti, e di fare spazio per nuove vittime”

“Consolation”, 21 febbraio 1940, p.25. Per leggere tutto l'articolo clicca qui  

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.22 di Matteo Pierro Editrice Actac. 


12 giugno 1940

“Quando la Germania iniziò la Blitzkrieg che avrebbe scatenato la seconda guerra mondiale, in Polonia c’erano 3.500.000 ebrei. Il Weltkampf di Monaco afferma che costoro devono essere distrutti, e se le notizie che raggiungono il mondo occidentale sono esatte la loro distruzione sembra in corso… Credereste che a Hrubieszhow a 400 ebrei portati a forza in una piazza è stato ordinato di correre il più possibile e che, mentre lo facevano, sono stati falciati dalle mitragliatrici; che in pieno inverno 1.200 sono stati costretti a guadare il fiume Bog e che nel tentativo hanno perso la vita; che a Konin 217 ebrei, caricati su un treno merci  a Lodz senza sapere la loro destinazione, sono stati chiusi a chiave dentro ai vagoni dove molti sono morti di freddo e di fame; che interi gruppi di ragazze ebree si sono suicidate per non andare a finire nei bordelli nazisti; che in 4 mesi 60.000 ebrei polacchi sono stati sterminati nei campi di concentramento; che 1.322 ebrei si sono suicidati a Varsavia, 625 a Lodz, 440 a Cracovia, e tantissimi altri in molte città polacche; che intere famiglie si sono suicidate; che le donne sono state costrette a scavare le fosse per i mariti e per i padri; che più di 5.000 anziani, donne e bambini sono stati buttati fuori dalle loro abitazioni a Katowice e trasferiti a forza nel nuovo ghetto di Lublino; che gli ebrei quando vengono trasferiti a forza da una città all’altra devono lasciarsi dietro tutti i loro effetti; che 80.000 ebrei sono stati uccisi nel bombardamento di Varsavia e 30.000 sono stati confinati nel nuovo ghetto di Lublino?”

“Consolation”, 12 giugno 1940, p.26,27. Per leggere tutto l'articolo clicca qui   

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.22,23 di Matteo Pierro Editrice Actac.


 27 ottobre 1943

“intere nazioni come greci, i polacchi e i serbi vengono sistematicamente sterminate”

“Consolation”, 27 ottobre 1943, p.15. Per leggere tutto l'articolo clicca qui  

Traduzione estratta dal libro “Fra martirio e resistenza” p.23 di Matteo Pierro Editrice Actac. 

 
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